Come ogni inizio di stagione Nba che si rispetti, anche quest’anno i GM delle trenta franchigie della massima lega cestistica americana hanno dovuto indicare in forma anonima chi, secondo la loro personale opinione, si aggiudicherà il premio di Mvp della regular season. Nel “GM Survey” sono spuntati 8 possibili vincitori, ovvero Giannis Antetokounmpo, i due Celtics Jaylen Brown e Jayson Tatum, Anthony Edwards, Nikola Jokić, Joel Embiid, Luka Dončić e Shai Gilgeous-Alexander. Nella passata annata è stato il Joker a vincere il premio, così come è successo in tre delle ultime quattro edizioni della Nba, fatta eccezione per il 2023, quando se lo portò a casa Joel Embiid. Chi se lo aggiudicherà quest’anno?
Shai Gilgeous-Alexander
Il 40% dei voti anonimi dei GM è andato a Shai, che dovrebbe giocarsi con Dončić (30%) il premio di Mvp, almeno sulla carta. I Thunder hanno ricominciato con tre vittorie in altrettante partite, battendo Denver, Chicago e Atlanta e dando subito un segnale a tutta l’Nba. Un segnale, più che positivo, dato anche da Shai, che ha spazzato via la resistenza degli avversari, mettendo a referto 28.7 punti, 8.7 rimbalzi e 6.3 assist di media nelle prime tre gare, con un massimo di 35 punti e la tripla doppia sfiorata nel successo, l’ultimo, contro Atlanta. Il playmaker canadese ha ripreso con le marce altissime ed è il reale candidato numero uno in questa speciale classifica.
Luka Dončić
Lo sloveno è l’altro favorito per uno dei riconoscimenti più importanti della Regular Season. Sono state due le gare giocate da Dončić nella prima settimana e il bottino dice una vittoria, maturata contro gli Spurs nel derby texano, e una sconfitta, contro i Suns di un incredibile Durant. In entrambi i match, “Luka Magic” non ha fatto mancare il proprio apporto, raggiungendo i 28 punti (conditi da 10 rimbalzi e 8 assist) contro San Antonio e soprattutto agguantando già il “quarantello” (40 punti, 10 rimbalzi e 4 assist) contro Phoenix, pur sconfitto. Per altro, lo stesso Kevin Durant, dopo un canestro dalla media, ha evidenziato in campo che Doncić è “too small”, un trash talking voluto e che sicuramente porterà lo stesso sloveno a vendicarsi quando ne avrà la possibilità. Dallas cerca nuovamente di ripetere la gloriosa annata 2023/24 e Dončić, in corsa come detto con Shai per l’Mvp, ha intenzione ancora di prendere per mano i suoi compagni.
Joel Embiid
In questo inizio di stagione Joel Embiid ha ricevuto diverse critiche e non ha ancora disputato una partita ufficiale, un avvio sicuramente da dimenticare. Pare che il centro camerunese abbia saltato le prime tre gare dei Sixers per infortunio (problema al ginocchio), anche se l’Nba sta indagando su un possibile “load management”, ovvero sul fatto che Embiid sia stato tenuto precauzionalmente a riposo nella sfida contro i Bucks, gara trasmessa in diretta nazionale – una “pratica” severamente vietata dalla National Basketball Association. Lo stesso Joel aveva rilasciato una dichiarazione in cui spiegava che, con tutta probabilità, non avrebbe potuto più giocare i “back to back” stagionali. Su di lui si è scagliato innanzitutto Kevin Garnett, ex stella dei Celtics, le cui parole sono risultate alquanto taglienti e critiche: “Questo fottuto lavoro richiede 82 partite. Non voglio sentire stronzate, non voglio sentire niente di tutto ciò”. A fargli eco è stato Charles Barkley, ex giocatore dei Suns e ora opinionista di TNT: “Embiid ha appena firmato per 3 anni. A 193 milioni di dollari per giocare a basket. Non siamo operai o infermieri, è pagato per giocare a pallacanestro, al massimo per 4 volte a settimana”. Non sappiamo come andrà la stagione di Embiid, ma sicuramente questo inizio non è promettente e soprattutto, ad ora, lo allontana da una possibile corsa all’Mvp, per quanto la stagione sia appena cominciata.
Nikola Jokić
Il dominatore degli ultimi anni ha già mostrato una pallacanestro celestiale, facendo registrare una tripla doppia nella prima uscita contro OKC (16 punti, 12 rimbalzi e 13 assist) e raggiungendo quota 41 punti segnati nella seconda contro i Clippers. Il meraviglioso inizio di annata da parte del Joker non è coinciso però con quello della squadra, costretta a cedere il passo sia ai Thunder (87-102) sia ai Clips (104-109). In un futuro duello per aggiudicarsi il premio di Mvp anche il record del proprio team conterà assai ed è per questo motivo che Jokić parte un gradino sotto rispetto a Shai e Dončić, ma la strada è ancora lunga e i Nuggets hanno ancora tempo per ritrovare la giusta via.
Tatum e Brown, il duo di Boston
Per questo primo appuntamento con il borsino dell’Mvp abbiamo deciso di inserire nello stesso paragrafo i due Celtics, Jayson Tatum e Jaylen Brown. Il duo più forte della lega, Irving-Doncic permettendo, ha guidato i Celtics ai primi tre successi in campionato (in altrettante gare): una squadra, Boston, che ha demolito i Knicks nell’opening night a suon di triple, 29 totali (pareggiato il record dei Bucks). Brown ha realizzato 24.7 punti di media, Tatum invece ha preso sul personale il basso minutaggio alle Olimpiadi e per ben due volte su tre ha segnato 37 punti (33 di media), con un eccellente 48.6% da oltre l’arco (17/35). Entrambi rimangono in corsa per il premio finale, in particolare Tatum, anche perché Boston è la favorita per questa stagione e chiuderà, con tutta probabilità, con un ottimo record al termine della RS.
Giannis Antetokounmpo
I Bucks stanno provando a ritrovare la propria identità e Giannis sta cercando di aiutare la sua Milwaukee ad essere nuovamente una squadra che punta al titolo. Fino ad ora, i Bucks hanno vinto solo una gara su tre, quella contro Phila al debutto, per poi capitolare contro Bulls e Nets, nonostante un Giannis più che positivo (28.3 punti, 12.3 rimbalzi e 6.3 assist di media). Il greco sa esattamente come si vince questo premio (già ottenuto nell’annata 2018-19 e in quella successiva, 2019-20), ma il suo team deve trovare ancora le misure per svoltare e provare a giocare una grande stagione.
Anthony Edwards
Che Minnesota sia una possibile contender lo si era capito, così come si è compreso a pieno il valore di Ant-Man, anche lui in corsa per il premio di Mvp. I T-Wolves hanno perso solamente all’esordio con i Lakers fin qui, sconfiggendo successivamente Kings e Raptors: Edwards ha fatto registrare 27 punti alla prima, 32 alla seconda e 24 alla terza, mostrando una maturità da vero leader, se mai ci fosse bisogno di ulteriori prove. Le sue possibilità di vincere l’ambito riconoscimento si attestano a meno del 7%, secondo il sondaggio dei GM, ma attenzione perché l’esterno di Minnesota ha tutte le carte in regola per aggiudicarsi questo premio.
L’outsider Anthony Davis
Nel GM Suvery di inizio stagione non figurava il nome di Anthony Davis, ma i Lakers hanno vinto tutte le prime tre partite disputate e, essendo stato il lungo giallo-viola grande protagonista in questo avvio di annata, abbiamo deciso di inserirlo come possibile outsider. Nei tre successi Davis è risultato letteralmente immarcabile: sempre sopra i 30 punti realizzati (36 contro Minnesota, 35 contro Phoenix e 31 contro Sacramento), ha lasciato solo le briciole agli avversari, tanto che la Crypto Arena ha intonato gli “Mvp Chants” ad un suo giro in lunetta. Certo, l’aiuto di Lebron è stato essenziale nel quarto periodo (16 punti nei primi 4’) nella vittoria ai danni di Sacramento, ma AD è sicuramente l’uomo in più di questi Lakers e chissà che può prepotentemente inserirsi nella lotta per l’Mvp.