Era la partita che tutti attendevano quella andata in scena domenica sera tra OKC e Denver, più nello specifico tra il canadese e il serbo, ovvero tra i due veri contendenti al titolo di Mvp della Regular Season: le aspettative non sono state deluse e, dopo aver battagliato per tutta la gara, ad uscirne vincitore è stato Gilgeous-Alexander, attualmente al primo posto in questa speciale classifica.
L’istantanea del duello nel duello è arrivata a fine secondo periodo, quando Jokićè riuscito a stoppare Shai, anche se poi lo stesso canadese è riuscito a rifarsi con un 2+1 in faccia al Joker un paio di azioni dopo. Onestamente, è difficile capire chi dei due meriti di più l’Mvp, per quanto ora Gilgeous-Alexander sia in vantaggio rispetto al collega. Nella notte tra lunedì e martedì avverrà il remake, in programma sempre al Paycom Center all’1.00 di notte, un’altra occasione per veder battagliare questi due fenomeni.
Shai Gilgeous-Alexander
I Thunder hanno vinto agilmente la sfida contro i Nuggets, imponendosi nell’ultimo quarto con un parziale devastante di 41-20, che, di fatto, non ha ammesso repliche. In tutto questo, Shai è risultato “clutch” nei momenti chiave: sono suoi i 7 punti consecutivi con cui ha messo in ghiaccio la gara a 2’ dalla fine, lui che ha chiuso con l’ennesimo “quarantello” stagionale. 40 punti, 8 rimbalzi, 5 assist e 3 stoppate sono stati i suoi numeri, a cui possiamo aggiungere il 15/32 totale al tiro: dati che gli permettono di rimanere al primo posto nella corsa all’Mvp, anche grazie al record di squadra (53-11, primo posto ad Ovest) e al successo proprio di domenica sera ai danni di Denver. L’unico dato statistico in cui non ha brillato è quello del tiro da oltre l’arco. Shai ha concluso con un non eccellente 2/11, per quanto abbia messo a segno la tripla della staffa, in un finale di gara tutto in favore di OKC.
Il playmaker dei Thunder ha commentato così nel post-partita: “Mi piacciono gli Mvp, mi piacciono gli All-Stars, i riconoscimenti, ma niente di tutto questo importa se non vinci”. Un segnale chiaro lanciato da Shai, il quale non disprezza un eventuale premio di Mvp (e come dargli torto), anche se preferirebbe anche ottenere un anello per concludere il lavoro nel migliore dei modi. Per altro, Oklahoma ha agguantato la settima sinfonia consecutiva (nove nelle ultime dieci) e il canadese, nelle ultime cinque gare, non è mai sceso sotto i 31 punti realizzati, con il massimo arrivato contro la coriacea difesa dei Rockets (51 punti).
Nikola Jokić
Anche Jokićnon è risultato efficace nel tiro dalla lunga (2/10), ma ha dimostrato ancora una volta come stia giocando una pallacanestro celestiale. Il Joker ha fatto registrare 24 punti, 13 rimbalzi, 9 assist e 3 stoppate, ad un soffio dall’ennesima tripla-doppia stagionale: il centro serbo ha trascinato la squadra ad un inizio importante (14 punti nel solo primo quarto, 12 però per Shai), poi l’ha tenuta a galla, ma nel finale, come detto, OKC ha preso il sopravvento, facendo capire di avere un team più profondo e con più scelte a disposizione di coach Daigneault (specie se si considera l’uscita dal campo prematura di Aaron Gordon per un problema al polpaccio).
Jokić, dunque, non è da meno rispetto al playmaker dei Thunder, basti pensare alla storica tripla-doppia messa a referto nel match vinto sabato 8 marzo al supplementare contro i Suns: 31 punti, 21 rimbalzi e 22 assist, il primo giocatore con una gara da 30/20/20 e il maggior numero di assist in una singola partita per un centro. La sfida con Shai è ancora aperta e stanotte (ore 1.00) si disputerà il remake, sempre al Paycom Center di Oklahoma, e il Joker, se dovesse perdere nuovamente, potrebbe dire addio al titolo di Mvp.