Questa sera al Paladozza andrà in scena il remake della serie scudetto che a giugno ha premiato le V nere sull’Olimpia Milano.
Oggi però la Finalissima di Supercoppa si gioca chiaramente in gara secca: dentro o fuori. Chi alzerà il primo trofeo stagionale? Facciamo un breve passo indietro e vediamo come sono arrivate al match clou di questa sera le due formazioni.
Semifinali combattute
Le semifinali hanno avuto senz’altro un punto in comune: sia Olimpia che Virtus hanno fatto una fatica del diavolo per agguantare l’atto conclusivo. Gli emiliani si impongono contro Venezia 72-71 in una partita lottata fino all’ultimo secondo, con una gran prestazione di Teodosic e Hervey.
I lombardi invece battono Happy Casa Brindisi 72-67, rischiando di subire la clamorosa rimonta dei pugliesi. Preziosissime le prove di Hines a rimbalzo e di Melli in difesa che portano l’Olimpia a giocarsi la settima finale di Supercoppa in otto anni.
Così Coach Ettore Messina ha commentato la vittoria dell’Olimpia che ha qualificato la squadra alla finale di Supercoppa di martedì 21, alle ore 21:00: “Abbiamo giocato due quarti molto buoni e un grande quarto periodo dopo esserci completamente disuniti nel terzo, quando ci siano innervositi a causa degli errori al tiro. Lì abbiamo perso fluidità, ma siano stati capaci di ricollegarci mentalmente, soprattutto in difesa tenendoli a soli 11 punti, e facendo le piccole cose giuste, rimbalzi, tiri liberi ad esempio. Sono contento, perché le squadre buone sono quelle che vincono quando le partite si complicano come si era complicata quella di stasera”.
Sergio Scariolo invece, tecnico della Virtus che sabato sera ha perso il pivot titolare, Ekpe Udoh (per l’ex Clippers, Bucks e Fenerbahce lo stop sarà di almeno 6 mesi), può essere soddisfatto. Stasera ritroverà l’amico e rivale di sempre, Ettore Messina.
“Penso sia stata una partita divertente, interessante, con cose da rimarcare. Alcune belle cose, altre un po’ meno contro una grande squadra che gioca a memoria, forgiata dallo staff di Walter De Raffaele“. Guarda avanti Scariolo e non dà eccessiva importanza alla finale. “Questo è un bel torneo, ma è ancora precampionato, siamo a settembre. Non possiamo, come si dice in Spagna, pretendere il pane oggi per avere fame domani. Dobbiamo crescere e stiamo lavorando per questo“.
Scariolo vs Messina, Bologna vs Milano
Stasera continuerà il processo di crescita. Che riguarda anche lui lontano da anni dall’Italia. E, nella Nba, con un ruolo diverso da quello di capo allenatore. Si tiene stretta la finale e un Hervey che continua a migliorare.
La stessa finale di Supercoppa della passata stagione. Le stesse protagoniste della finale scudetto di pochi mesi fa, vinta clamorosamente dalla Virtus con un imprevedibile cappotto (4-0).
Ma questa sera si ricomincia di nuovo da capo ed entrambe le formazioni sono pronte a scrivere un nuovo capitolo della loro storia, corredandolo magari con un nuovo trofeo.
Ecco quindi quali sono le differenze da un anno all’altro secondo coach Messina: “Ci arriviamo in modo molto diverso. Allora, avevamo fatto otto partite mentre quest’anno abbiamo avuto una fase di rodaggio complessa. Anche quella di ieri è stata una partita fisica, da playoff. E’ stata una prestagione più vera rispetto a quella di un anno fa in cui tutto andava bene. Poi sappiamo che qualcuno è più indietro di altri, e che la gara di questa sera sarà estremamente ostica”.
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