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L’EA7 Emporio Armani si è aggiudicata il 31° scudetto della propria storia, battendo la Virtus nella serie delle Finals 3-1. Un successo costruito ai playoff, nei quali la squadra di Ettore Messina ha sbagliato solo la prima partita, in casa con Trento, per poi diventare un rullo compressore che non ha lasciato scampo agli avversari.

E’ il 3° successo consecutivo dell’era Messina, che con questo sigillo si ancora sempre più alla panchina biancorossa, aggiungendo l’ennesimo riconoscimento a una carriera titolatissima. E’ il 1° invece per Nikola Mirotic, che dopo una stagione altalenante nella quale ha subito spesso diverse critiche, ha sfoderato nell’ultima e decisiva gara una prestazione monstre da 30 punti, firmando un successo che lo ha (forse) avvicinato un po’ più a quei tifosi che durante l’anno non l’hanno sempre apprezzato.

E’ il 4° (3° di fila) di capitan Melli, che ha dimostrato come il tabellino non sia tutto nel basket, uscendo da trionfatore assoluto e del quale sarà interessante capire il futuro. L’offerta sostanziosa del Partizan è sul piatto e l’annata per lui a Milano non è stata delle più semplici, ma questa ennesima vittoria tra i confini nazionali potrebbe averlo convinto a restare per continuare a coltivare il sogno di vincere l’Eurolega.

Un successo che va poi condiviso anche con i vari Napier (determinante in queste Finals), Hall, Flaccadori (miglior 6° uomo dei playoff), Tonut, Voigtmann, Hines (vicino al ritiro) e Shields, che ad oggi resta il giocatore di punta del roster biancorosso.