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A 41 anni suonati, il playmaker brasiliano ha ancora tanta voglia di giocare e dunque ha fatto sapere, nel prepartita di gara 2 contro il Barcellona (playoff di Liga ACB), che rinnoverà con tutta probabilità il suo contratto con Lenovo Tenerife. Ancora un’altra stagione (l’ultima?) per provare a chiudere nel migliore dei modi la sua clamorosa carriera.

Brasile ed Europa

Il suo percorso cestistico parte dal Brasile, dove Huertas veste le maglie di San Paolo e Pinheiros, poi arriva la chiamata della Joventut Badalona e la sua carriera spicca il volo. Dal 2004 al 2008 è sotto contratto con la Joventut, è undrafted nel 2005 e nel 2007 è in prestito a Bilbao. Huertas si fa notare e, dopo una stagione infelice in Italia alla Fortitudo Bologna (annata 2008/09, chiusa con la retrocessione in Lega Due), si sposta nuovamente in Spagna, al Baskonia. Quell’anno vincerà lo scudetto, superando in finale il Barcellona, squadra con cui poi troverà un accordo nel 2011 e con cui disputerà ben quattro annate, prima del trasferimento a Los Angeles, sponda Lakers, nel 2015. A 32 anni diventa rookie nella lega cestistica più importante al mondo, per poi fare ritorno in Europa prima al Baskonia e poi a Tenerife.

Il suo palmares a livello di club è impressionante. Tre sono i campionati spagnoli vinti dall’asso brasiliano, uno con il Baskonia (2009/10) e due con il Barcellona (2011/12 e 2013/14); una l’Eurocup portata a casa nel 2005/06 con la maglia di Badalona e una la Basketball Champions League (stagione 2021-22 proprio con Tenerife, in cui si guadagna anche il titolo di Mvp delle Final Four). Volete saperne di più? In totale ha disputato ben 228 gare di Eurolega con le maglie di Badalona, Baskonia e Barcellona, raggiungendo per ben tre volte la Final Four con la maglia dei blaugrana e ottenendo “solo” due terzi posti e un quarto posto. Nell’ultima stagione disputata in EL, con il Baskonia nel 2018/19, ha messo a referto 7.7 punti e 4.7 assist di media. E non bisogna nemmeno dimenticare la nazionale verde-oro: Huertas ha partecipato con la maglia del Brasile a 5 edizioni dei mondiali (2006, 2010, 2014, 2019, 2023) e a 2 olimpiadi (2012 e 2016), guidando il suo team sempre da vero leader.

Save the best for last

Abbiamo omesso volutamente l’ultimo premio, in ordine temporale, vinto dal playmaker classe 1984, ovvero l’Mvp della Basketball Champions League 2023/24 alla veneranda età di 40 anni (quasi 41, compiuti il 25 maggio scorso). Un’annata da incorniciare per Tenerife, giunta nuovamente alle Final Four proprio grazie all’estro di Huertas, capace di far registrare 16.4 punti, 3.2 rimbalzi e 7.9 assist di media nelle 17 gare di BCL. Nominato, neanche a dirlo, nel miglior quintetto della competizione (insieme a Ragland del Peristeri, Perry del Maccabi, Kravish di Malaga e Wiley del Tofas), Marcelinho ha impressionato anche in semifinale, in cui ha segnato ben 27 punti (19/15 da due, 7/7 ai liberi) trascinando, insieme a Kyle Guy (34 punti), Tenerife alla vittoria sul Peristeri (97-93) e, di conseguenza, alla finale. L’esito è stato amaro, dato che nella gara per il titolo il Lenovo è stato costretto a cedere a Malaga (75-80), ma il play brasiliano ha comunque sfiorato la doppia doppia (14 punti e 9 assist) e non ha mai mollato fino alla fine. 

In semifinale e, più in generale, per tutta la stagione, ha dato sfoggio all’intero arsenale offensivo di cui dispone: il famoso tiro in corsa su una gamba, diventato ormai marchio di fabbrica; il pick and roll d’annata con Shermadini, altra conoscenza del campionato italiano e stella georgiana; il palleggio arresto e tiro da due punti dopo il blocco, senza dimenticare gli alley oop serviti ai compagni e gli assist no look. Per altro, in questa edizione della BCL è riuscito a raggiungere i 30 punti realizzati in due partite consecutive, ovvero tra il round of 16 e i quarti di finale, rispettivamente contro il Peristeri (ancora loro) e contro il Tofas. Non un giocatore atletico, ma con un quoziente cestistico di altissimo livello. Insomma, come il buon vino, Marcelinho più “invecchia” e più migliora.

E ora? Quel che sembra certo è che il playmaker brasiliano disputerà almeno un’altra stagione con Tenerife. “Il club ed io abbiamo già un accordo” – ha detto Huertas – “per cui non c’è grande sorpresa. Niente da aggiungere, voglio ancora giocare”. Parole chiare, senza fronzoli. Marcelinho vuole proseguire la sua carriera, almeno per un altro anno, e noi non vediamo l’ora di vederlo nuovamente all’opera.