L’Olimpia Milano batte Pesaro in finale e si aggiudica la settima Coppa Italia della sua gloriosa storia: non c’è mai stata partita, bravi gli uomini di coach Messina. MVP Datome
Milano batte Pesaro 87-59 e vince, in maniera più che meritata, la settima Coppa Italia della propria storia: dal punteggio si evince come non ci sia mai stata partita al Mediolanum Forum. A fare la differenza è stata soprattutto la tenuta difensiva delle scarpette rosse, capaci di annullare l’attacco avversario a partire da Justin Robinson, autore di 50 punti nelle prime due partite che invece ha chiuso con appena 4 punti in 32′ di match. Milano parte subito forte e chiude il primo quarto avanti 21-15 ma è nel secondo che piazza l’allungo decisivo grazie ad un Datome in grande spolvero che piazza prima un canestro in post alto, poi con due liberi e infine una tripla che segna un margine di 13 punti che porta Repesa al time out immediato. Pesaro però non c’è più e gradualmente esce dal campo: Milano piazza un parziale di 13-0 e scappa sul 34-15 e poi il vantaggio arriva anche a toccare i 22 punti grazie alla tripla di Delaney. Pesaro poi risale a -16 ma Shields e Punter segnano dall’arco portando il divario a 27 punti, sul 48-21 all’intervallo.
Gli appena 6 punti segnati da Pesaro nei 10′ del secondo quarto sono la cartina tornasole di un momento poco felice dal campo per i pesaresi ma anche dell’ottima tenuta difensiva della squadra di coach Messina. Milano non intende abbassare la guardia e addirittura allunga ancora perché Shields segna con continuità dalla media e LeDay completa un importante gioco da tre punti che porta il vantaggio oltre quota 30. Nel terzo quarto è protagonista anche Biligha che mette a referto sette punti mentre Datome – alla fine sarà MVP del match con 15 punti – continua ad avere la mano calda e segna da tre sulla sirena per il momentaneo 74-36. Il quarto finale è solo passarella, Milano cala leggermente l’attenzione e il vantaggio scende di poco anche perché Delfino e Filloy segnano due triple consecutive ma Moretti, ancora da tre, riporta il vantaggio a quota 30 (83-53) prima della sirena che sancisce il successo di Milano. 87-59 in finale, 96-65 su Venezia in semifinale e 80-52 su Reggio Emilia ai quarti: l’Olimpia è di un altro livello e lo ha dimostrato anche in Coppa Italia, come se ce ne fosse ancora il bisogno.