Il dirigente varesino per la prima volta entra nel mondo della palla a spicchi dopo esperienze nell’hockey e nel calcio
Per i suoi sessant’anni si è regalato un incarico di prestigio, però forse nel momento storico più complicato. Umberto Gandini, nato a Varese l’11 aprile del 1960 è da un paio di settimane al timone della Lega Basket Serie A, incarico che ha assunto dopo essersi messo in evidenza in altre discipline sportive.
Laureato in giurisprudenza il suo esordio come dirigente avviene nell’hockey su ghiaccio, disciplina che ha praticato come valido giocatore nelle fila dei Mastini Varese, club che ha seguito da dietro la scrivania divenendone dirigente. Diventa anche apprezzato commentatore televisivo delle partite di hockey al punto che nel 1989 e chiamato da Silvio Berlusconi alla Fininvest dove collabora con le emittenti televisive e dove matura una grande esperienza soprattutto nel tema dell’acquisizione dei diritti sportivi. Nel 1993 è dallo stesso imprenditore brianzolo incaricato di seguire l’organizzazione sportiva dell’Associazione Calcio Milan. Tra il 1998 e il 2001, in seno al club rossonero ricopre l’incarico di Team Manager. Parallelamente, Umberto Gandini si mette in evidenza anche a livello europeo: nel 2000 è tra i principali fautori della European Club Association ricoprendo la carica di vicepresidente sino al 2010. Nel 2016 Umberto Gandini volta pagina: dopo una pluriennale militanza, lascia il Milan e approda alla Roma dell’imprenditore americano James Pallotta. Sarà amministratore delegato sino al 2018. Nello stesso periodo collabora con comitato strategico per il calcio professionistico istituito dalla Uefa e col Football Stakeholders Committee della Fifa. Per la prima volta nel mondo della palla a spicchi, Umberto Gandini si trova a dover gestire una delle stagioni più complicate della storia recente: la sospensione dell’attività a causa dell’emergenza per il Corona virus e il lungo elenco di partite da recuperare a fronte di una stagione che, per gli impegni internazionali, deve rispettare scadenze temporali ben precise, imporrà che il calendario venga riscritto. A Gandini e ai suoi collaboratori il compito di rispettare (ed accontentare) gli interessi di tutte le parti in gioco.