All’indomani della prova di forza dei Campioni d’Italia della Virtus Bologna che all’Unipol Arena hanno battuto l’Olimpia Milano, conquistando il primo trofeo dell’anno, la Supercoppa Discovery+, i veri colori della stagione 2021/2022, si stanno per accendere, visto che tra qualche giorno comincerà il campionato LBA Serie A.
Si parte col botto, Milano comincia a Napoli
Il torneo inizierà nella serata di sabato 25 settembre, quando è in programma lo sfizioso anticipo della prima giornata tra Gevi Napoli e A/X Armani Exchange Milano.
La stagione parte con molte incognite, innanzitutto quelle di carattere organizzativo, visto che proprio dal basket che è arrivato il grido più accorato volto a sensibilizzare le istituzione, talvolta fin troppo miopi rispetto alla problematica dell’apertura al pubblico dei palazzetti.
Poi ci sono i dubbi che fanno capo ad una questione squisitamente tecnica, che è quella che, stringi stringi, interessa maggiormente tifosi e addetti ai lavori.
Lotta a due tra Bologna e Milano?
Il clamoroso epilogo della stagione precedente, che ha visto la Virtus Bologna dominare senza mezzi termini la finale del campionato di Serie A contro una Armani giunta al traguardo senza benzina, è il punto dal quale siamo obbligati a ripartire, anche perché la Supercoppa, seppur con tutti i “se” e i “ma” del caso, ha confermato lo stesso e identico trend della season chiusasi col trionfo delle V Nere.
Sono in tanti a vedere la squadra di Bologna un gradino sopra quella di Milano. La Virtus ha lavorato tantissimo durante la off season, sia in entrata che in uscita.
Interessante l’innesto di Michele Ruzzier, che, arrivato da Varese, permetterà ai senatori Teodosic e Belinelli di rifiatare senza perdere infinita qualità. Il vero colpo dell’estate, è però l’arrivo di Nico Mannion dai Warriors, che formerà in cabina di regia, una coppia tutta italiana, nel senso di nazionale, con Pajola.
Il rinnovo di Teodosic, che rimarrà a Bologna per almeno altre due stagioni, è decisamente la perla che serviva maggiormente al neo allenatore Scariolo. Kevin Hervey ha preso il posto del partente, e amatissimo dai tifosi, Pippo Ricci.
Bruttissima la tegola che è invece caduta in testa a Scariolo per il reparto lunghi. Durante la Supercoppa si è fatto male il nuovo acquisto Ekpe Udoh, altro tassello su cui avrebbe dovuto girare la corazzata Virtus. Reduce da due stagioni in Cina, il lungo statunitense è stato preso dalla Virtus per sopperire alla partenza di Gamble, ma pare che la sua assenza perdurerà per buona parte della stagione.
Anche Vince Hunter è partito, tagliato per le note vicende della positività alla Carboxy THC, al posto del quale è stato preso il francese Mouhammadou Jaiteh, che a questo punto diventerà, insieme a Tessitori, uno dei due giocatori chiave della stagione bianconera.
Anche Milano ha cambiato parecchio, visto che sono partiti giocatori fondamentali della scorsa stagione come Zach LeDay e Kevin Punter.
Nel reparto guardie, oltre alla partenza di Punter, hanno salutato anche Cinciarini, Moretti e Roll, sostituiti da tre innesti che alzano senza dubbio l’asticella, Devon Hall, Jerian Grant e Troy Daniels.
La continuità rispetto alla passata stagione è garantita dalla permanenza di Sergio Rodriguez, Malcolm Delaney e Riccardo Moraschini.
Il reparto dei piccoli è senza dubbio quello a cui Messina farà maggior riferimento per provare a ripetere il cammino in Eurolega fermatosi sul più bello di fronte al Barcellona. Nel reparto Ali le partenze di Micov, LeDay e Brooks, preoccupano in maniera minore, visto che la batteria sarà formata quest’anno da gente come Nicolò Melli, Kostantinos Mitoglou, il già citato Ricci in arrivo dalla Virtus, Shavon Shields, Gigi Datome e Davide Alviti.
Questa è tutta gente che, amalgamata nel modo migliore dalle sapienti mani di Ettore Messina, garantisce un upgrade non indifferente rispetto alla scorsa stagione. Tarczewski, Hines e Biligha sono invece i tre centri che sono stati tutti confermati rispetto alla passata stagione, il reparto dove Milano ha operato di meno.
Venezia, Brindisi e le dirette inseguitrici
A Venezia si punta al solito campionato solidissimo, atto a centrare i playoff con una certa tranquillità e togliersi qualche soddisfazione durante l’anno, presentandosi, magari, nel punto focale della stagione, con tutti gli uomini a posto per provare ad arrivare il più in fondo possibile. L’Umana Reyer non ha cambiato tantissimo, ma questo non deve essere per forza un difetto.
I ragazzi di Coach De Raffaele, coi vari Tonut, De Nicolao, Cerella e Daye, saranno un problema per tutti. E con Michele Vitali e Jeff Brooks in più.
Brindisi ha già dimostrato in Supercoppa di avere le carte in regola per confermare le positive stagioni precedenti, quella chiusasi in primavera inoltrata, in particolare, quando la Happy Casa ha terminato le regular season in seconda piazza, per poi arrendersi solo in semifinale ai playoff.
Sono sembrate pesanti le cessioni di gente come Thompson ed Harrison, ma Carter, Adrian e Josh Perkins sembrano già aver raggiunto quella chimica di squadra che serve per rimanere lassù in alto. La permanenza dell’altro Perkins, Nick, fa ben sperare in casa pugliese.
Treviso si è riaffacciata al basket che conta con una stagione davvero sorprendente che l’ha riportata a riavvicinarsi ai fasti di un tempo. Menetti è la vera anima di questa squadra che ha sostanzialmente confermato la solidità del roster della passata stagione, con l’incognita della Champions League per la quale, probabilmente, servirebbe una rotazione più profonda. Vi sono da tenere d’occhio un paio di giocatori che potrebbero regalare tante gioie alla squadra della Marca. A parte l’attesissimo Bortolani, piace tantissimo il neo acquisto Tomas Dimsa.
Un ritorno al passato, invece, per il Banco di Sardegna di Sassari, che ritrova tra le propria fila l’amatissimo e mai dimenticato David Logan e in panchina Demis Cavina, già allenatore di Sassari dal 2007 al 2009.
Una rivoluzione in casa Dinamo, che deve sperare di arginare le crepe dell’addio traumatico a coach Pozzecco, volato a Milano per fare da secondo a Messina. Probabilmente la squadra con le maggiori incognite, tra quelle che proveranno a centrare l’obiettivo playoff.
Per un posto al sole le tre “T” Tortona, Trieste e Trento
Tra le squadre che non ambiscono alla conquista dello scudetto, proveranno a dare filo da torcere a tutte le altre, la neo promossa Tortona, con Trieste e Trento.
Se per la prima vale il discorso di un entusiasmo che cresce rispetto a un progetto serio e ponderato, per le altre due occorre fare un discorso più analitico.
Trento ha perso un po’ di smalto rispetto agli anni migliori in cui sembrava destinata a lottare per il titolo, mentre Trieste, dopo la buona stagione disputata nel 2020/21, è chiamata alla conferma col nuovo coach Ciani, l’anno scorso assistente di Dalmasson.
Il resto della compagnia vede Brescia e Cremona un gradino sopra le altre, segnatamente l’altra parte di Bologna, la Fortitudo, Varese, Napoli e Pesaro, che presumibilmente sgomiteranno per evitare la retrocessione, sorprese permettendo.