Nell’infinita corsa alla salvezza della Carpegna Prosciutto Pesaro, che finirà solo all’ultima giornata con il grosso rischio che l’impegno fin qui profuso non basti, c’è un giocatore che sta mettendo insieme numeri che lo rendono particolarmente protagonista: Andrea Cinciarini.
Arrivato a stagione in corso, dopo aver iniziato e ben presto concluso l’avventura a Saragozza, il Cincia è tornato “a casa” con l’obiettivo di aiutare la squadra – che nel frattempo ha cambiato allenatore – in quella che è diventata una disperata rincorsa alla permanenza in massima serie.
Nel successo casalingo sulla già salva e tranquilla Cremona, Cinciarini ha attentato alla tripla doppia, risultato trascinatore della squadra, che in lui ha trovato la guida che le è mancata a inizio stagione.
La prestazione
14 punti con 1/2 da due e 3/5 da tre, 11 rimbalzi, 7 assist per 30 di valutazione, la più alta della sua stagione in maglia VL.
Una prestazione con 2 record stagionali: gli 11 rimbalzi (12 il suo career high) e i 3 tiri da tre realizzati (5 il massimo). Numeri che confermano quanto il giocatore di nascita cattolichina, a 37 anni, abbia ancora i crismi per poter guidare da playmaker una squadra in Serie A, con buona pace di chi lo additava di essere ormai sulla strada del tramonto.
Nelle 18 gare giocate in questa stagione con la maglia della Carpegna Prosciutto, Andrea Cinciarini ha viaggiato a 9.8 punti di media col 51.1% da due, 5.4 rimbalzi e 6.4 rimbalzi e 16.6 di valutazione, tenendo una costanza che l’ha portato per 10 volte ad andare in doppia cifra di punteggio, nonostante le “sole” 6 vittorie raggiunte.
Serve un miracolo
La prossima giornata determinerà le sorti della squadra (e della società) che ha bisogno di un mezzo miracolo per mantenere la categoria. Pesaro dovrà vincere a Venezia (già certa del 4° posto), ma soprattutto sperare in una sconfitta di Treviso in casa con Tortona (già matematicamente ai playoff), eventualità che sembra ad oggi improbabile dopo il successo della Nutribullet a Varese.
Le possibilità di salvezza di Pesaro pertanto non sono solamente in mano a Cinciarini e compagni, ma il condottiero e figliol prodigo della VL è pronto a un’altra giornata trincea, in prima linea per portare il vessillo della propria squadra e provare fino in fondo a raggiungere l’obiettivo stagionale, ben sapendo che le probabilità di retrocedere sono molto alte. Pesaro si è affidata a lui sapendo di poter trovare esperienza e affidabilità, trovando anche numeri (forse) inattesi e leadership, che hanno rimesso probabilmente Cinciarini nelle liste degli italiani di cui anche una squadra di media classifica può avere bisogno.
La speranza della VL è appesa un filo e questo è tenuto dalle solide mani del Cincia, pronto all’ultima battaglia della stagione, quella decisiva e definitiva.