Una sola squadra al comando, in Italia come in Europa.
Nonostante le fatiche del back-to-back in Eurolega e il profondo turnover – e beato Messina che può permettersi di lasciar fuori gente come Hines e Shields – l’Olimpia Milano strapazza la povera Sassari e prosegue la sua marcia a punteggio pieno in Serie A, con sei vittorie in altrettante giornate e una differenza canestri di 99 (cioè, una media di 16,5 punti di distacco per ciascuna di queste vittorie).
La gara non ha avuto storia sin dall’inizio, anche se la spallata definitiva è arrivata in un terzo periodo in cui la squadra di Demis Cavina è riuscita a segnare la miseria di sei punti totali. 79-50 il punteggio finale per i biancorossi, dominatori assoluti con Mitoglou (16 punti e 13 rimbalzi) e Daniels (16 punti, 4/8 da tre) sugli scudi.
Milano in controllo
L’ex Lakers, che già contro la Stella Rossa, giovedì sera, aveva dato chiari segni di quello che è il suo enorme potenziale, può ormai considerarsi a tutti gli effetti una freccia in più nell’enorme faretra a disposizione di Ettore Messina. E buoni segnali, finalmente, anche da Jerian Grant (10 punti, 2 rimbalzi e 2 assist), finora oggetto misterioso nell’ingranaggio perfetto che sembra essere questa Olimpia.
Soddisfatto coach Messina, che si gode non soltanto vittoria e primato, ma anche una oculata gestione delle energie in vista della supersfida di giovedì contro il Barcellona in Eurolega: “È stato bello vincere davanti alla Nazionale dei ragazzi con sindrome di down che ha conquistato l’oro europeo. Li abbiamo incontrati prima della partita e sono stati una fonte di ispirazione importante. Poi devo dire che Coach Pozzecco ha preparato benissimo questa partita, insieme agli altri assistenti certo, ma lui ci ha dato quelle piccole cose che si sono viste e hanno aiutato la nostra gara, che abbiamo affrontato senza Shields, che era un po’ affaticato, e Hines che aveva giocato due gare intense, oltre a Delaney. Abbiamo giocato una bella partita e siamo riusciti ancora a limitare il minutaggio di alcuni giocatori grazie al contributo degli altri, come Biligha ad esempio, o anche lo stesso Datome che non si sentiva bene, era in dubbio, ma ci ha dato molto. È importante perché in campionato siamo riusciti a farlo sempre, vincendo anche partite importanti come quella con Venezia o oggi con Sassari. Vedo anche che Mitoglou ha fatto 30 di valutazione: ovviamente è stato il migliore in campo”.
Importante prova di Grant. Dopo tante critiche, finalmente una prestazione convincente: “Ha fatto una buona partita, ha difeso sull’uomo più importante di Sassari, dividendosi questa responsabilità, ed era vitale perché David Logan è uno che se entra in ritmo può farti molto male. Deve fare così, piano piano entrare in ritmo, partendo dalla difesa”, la chiosa di Messina.
Male la Fortitudo
Cade la Fortitudo Bologna, spazzata via da Brescia (97-81).
Oltre alla sconfitta, anche una brutta notizia: l’arrivo di Keith Langford, uno dei migliori attaccanti visti in Italia nel decennio scorso, sembra essere saltato a causa di un infortunio patito dal texano.
Coach Martino è deluso: “Chiediamo scusa ai tifosi per una prestazione modesta, per dirlo in maniera carina”. Bel successo esterno di Trento sul campo di Pesaro (79-75) mentre Treviso fa sua la sfida casalinga contro Varese (96-78).
Pesante scivolone interno di Reggio Emilia che si arrende a Cremona (64-58). L’assenza di Cinciarini, positivo al Covid-19, si è sentita in casa Reggio Emilia: “Siamo stati insufficienti in attacco, abbiamo avuto poco ritmo”, il commento di coach Caja.
[Credits Foto: Getty Images]