A inizio stagione, con un avvio difficile per chimica di squadra e risultati ottenuti sul campo, il Banco di Sardegna Sassari sembrava destinato alla smobilitazione. Invece, piazzando l’upset sulla Germani Brescia al primo turno dei playoff, è tornato in semifinale per la quinta volta negli ultimi 11 anni.
Nel 3-1 finale su Brescia, la Dinamo ha mostrato una grande compattezza di squadra e d’intenti. Il gruppo, rivitalizzato dall’arrivo di coach Piero Bucchi sulla panchina e dall’ottimo lavoro operato in corsa sul mercato, è tornato solido, brillante e pericolosissimo, capace di reincarnare le vesti di grandissima outsider.
Jason Burnell, leader silenzioso della Dinamo
Il protagonista della serie dei quarti di finale è stato, con un pizzico di sorpresa, il giocatore forse in maggior difficoltà durante la stagione nel riadattarsi alla squadra nell’era post-Gianmarco Pozzecco: Jason Burnell.
L’ala statunitense ha brillato in ognuna delle quattro partite disputate contro la Germani, meritandosi il premio di MVP del tabellone dei quarti di finale con cifre di assoluto rispetto: 15.8 punti, 5.3 rimbalzi, 2.5 assist per 19.8 di valutazione media a gara.
Burnell non avrà la classe eterna di David Logan, la forza fisica di Miro Bilan, la meccanica di tiro di Eimantas Bendzius o l’estro di Gerald Robinson, per citare i punti-cardine della squadra. Ma, in campo, è un all-around totale, capace di contribuire in ogni fase del gioco e categoria statistica. Le sue percentuali al tiro, in particolare, sono state fantastiche: il 22/27 da due, pari all’82%, è un dato che fa strabuzzare gli occhi. Così come il perfetto, e freddissimo, 10/10 dalla lunetta.
Protagonista in ogni partita, decisivo in gara-3
Come detto, Burnell è stato protagonista in ogni partita.
Anche in gara-1, l’unica persa dalla sua Dinamo, ha comunque contribuito con ottime cifre. Gara-2 è stata la sua miglior prestazione a livello di valutazione (23), all’interno di una serata in cui si è rivelato essere vero MVP silenzioso della squadra.
Nella partita successiva si è ripetuto, migliorando ancora l’efficacia al tiro (5/5 da due, 2/2 in lunetta e prima tripla a bersaglio dell’intera serie) e realizzando il canestro della vittoria nel finale.
In gara-4, quella decisiva, è stato ottima spalla di Miro Bilan con la sua seconda miglior prova offensiva della stagione: i 21 punti segnati si infilano soltanto alle spalle della serata da 22 toccata lo scorso 14 novembre nella sconfitta esterna contro Tortona.