Il match in programma domenica 2 marzo alle 12 alla Fruit Village Arena di Napoli ha tutta l’aria di essere una gara che si porterà dietro una bella fetta di salvezza per una delle due squadre. E in questo momento quella più indiziata ad avere la meglio è sicuramente la formazione di casa.
Come sta Napoli
La squadra di Valli ha vinto 3 delle ultime 4 partite e, delle formazioni che lottano per salvarsi, è sicuramente quella più in forma, anche se la classifica dice ancora penultimo posto. Inoltre c’è anche il fattore campo, che potrebbe aiutare la formazione azzurra, la quale in casa sua ha vinto le ultime 4 gare consecutive.
Il gruppo sembra aver avuto una bella sterzata con l’arrivo del tecnico italiano e alcuni giocatori che hanno notevolmente alzato il tasso tecnico della squadra: Pullen, Zubcic e poi Egbunu, elementi di esperienza comprovata nel nostro campionato che conosco bene l’ambiente (i primi 2 erano presenti l’anno passato, quando Napoli vinse la storica Coppa Italia e disputò una stagione da playoff). La loro leadership, insieme a un ritrovato Kevin Pangos – arrivato in estate per essere il punto di riferimento offensivo della squadra – mettono ad oggi Napoli tra le candidate principali alla permanenza nella massima serie, rispetto alle concorrenti alla lotta salvezza.
Come sta Pistoia
Dall’altra parte invece c’è una Pistoia che, oltre ad essere ultima con 2 punti in meno rispetto a chi le sta davanti (attualmente Napoli e Cremona), ha anche una situazione societaria assai complessa. La situazione del presidente Rowan è tutt’altro che chiara e solida e lo scorso 25 febbraio il centro Karlis Silins, uno dei migliori giocatori della squadra, ha rescisso il contratto che lo legava per la stagione al club toscano.
Un clima rovente, che è così più o meno da inizio stagione, con i problemi che sono nati fin dalla risoluzione del contratto di Dante Calabria, arrivato per allenare ma trovatosi a vedere il suo presidente (Ron Rowan) decidere chi dovesse andare in campo (il figlio). La storia non è cambiata, se non in peggio. Di questi giorni, oltre alla notizia dell’addio a Silins, i media locali e nazionali hanno anche registrato le dimissioni dall’incarico di Responsabile delle Relazioni Esterne di Dario Baldassarri, che con un lungo post su Facebook non le ha mandate a dire agli attuali proprietari della società, a sua detta non realmente interessati alla squadra della città, tacciandoli di non aver voluto costruire un rapporto con la stessa, cosa fondamentale in una realtà di provincia con una forte identità locale, che ha sempre contato molto sulla veracità dei propri tifosi, oggi attoniti davanti allo sfascio della loro passione.
Tutto questo, evidentemente, potrebbe ripercuotersi in campo, dove l’allenatore e la squadra dovranno andare cercando di tenere fuori dalle loro teste tutto ciò che sta accadendo attorno a loro. Assai difficile. La salvezza di Pistoia, in campo, è nelle mani di Christon, Kemp, Forrest e dello stesso figlio del presidente Maverick Rowan, ma ciò potrebbe non bastare se la situazione societaria non dovesse trovare l’equilibrio giusto per poter proseguire.
Cosa aspettarsi
Ci aspettiamo una partita nella quale Napoli cercherà di sfruttare il fattore campo e i suoi uomini più in palla, ma occhio a dare per battuta Pistoia, perché nelle situazioni più complesse è spesso capitato che le squadre, i giocatori, trovassero energie insospettabili, riuscendo a sfoderare prestazioni sorprendenti. E’ ciò che ovviamente si augurano i tifosi dell’Estra, aggrappati a chi, come capitan Della Rosa, tiene fortemente alla maglia e quei colori.