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Il posticipo tra le due ex capolista Bologna e Brescia ha chiuso la 26a giornata della massima serie, lasciando in eredità un quintetto che vede due squadre assolute protagoniste: Napoli e Milano. Dei cinque giocatori presenti infatti, ne troviamo due della formazione partenopea (Pullen e Green) e due di quelle meneghina (LeDay e Mirotic). A questi quattro si aggiunge il centro di Trapani (Horton), rimasta capolista e sempre più pronta per i suoi primi storici playoff.

Playmaker: Jacob Pullen

Non bastano le super prove dei suoi piccoli a Napoli per vincere sul campo di Varese. La squadra di Galli resta ancora invischiata nella lotta per non retrocedere, ben sapendo di avere nel roster dei giocatori di assoluto valore. Il primo è Pullen, che nei 23′ giocati al Palasport Lino Oldrini realizza 23 punti (3/9 da due, 5/6 da tre, 2/2 in lunetta), con 2 rimbalzi, 2 falli subiti, 3 recuperi e 4 assist per un complessivo 25 di valutazione, la migliore tra i playmaker della giornata in LBA. La sesta prestazione personale oltre i 20 punti segnati, in 15 partite disputate, l’undicesima in doppia cifra (ultime 7 di fila). Pullen è tornato a Napoli per salvare la squadra: ad ora ce la sta facendo, ma la conquista della permanenza in massima serie non è ancora certa.

Guardia: Erick Green

Altro giocatore arrivato in corsa nella formazione partenopea che, al pari di Pullen, ha dato una grossa mano per uscire dalle sabbie mobili delle ultimissime posizioni. Green chiude la gara contro Varese con 24 punti (5/6 da due, 4/7 da tre, 2/3 in lunetta), 2 falli subiti, 4 rimbalzi, un recupero, 5 assist e 29 di valutazione. Arrivato a novembre, l’esterno americano ha messo insieme 11 gare in doppia cifra, segnando oltre 20 punti in 6 occasioni. Insieme a Pullen e Zubcic è il giocatore che ha cambiato la stagione della formazione azzurra, che a 4 giornate dalla fine della regular season sarebbe salva, con 4 punti di margine sulla penultima, ma la matematica ancora tiene aperte le speranze di Scafati (12) e Pistoia (10), anche se la formazione toscana sembra obiettivamente avere meno chances di raggiungere l’agognato traguardo.

Ala piccola: Zach LeDay

Milano batte Pistoia con una prova sensazionale dei suoi leader. Il primo a entrare nel miglior quintetto settimanale per valutazione è LeDay, che chiude con 31, mettendo insieme 24 punti con 5/6 da due, 3/5 da tre e 5/6 ai liberi. A questo aggiunge 5 falli subiti, 5 rimbalzi, 2 recuperi e 3 assist. Ennesima prova completa del giocatore che più di tutti è stato costante in questa stagione per l’Olimpia, in Italia e in Europa. Chiusa la lunga parentesi europea – con un triste epilogo – ora Zach si candiderà per finire l’anno da MVP della stagione regolare e, magari, anche dei playoff.

Ala grande: Nikola Mirotic

Non vuole essere da meno Nikola Mirotic, che pareggia quota 31 per quanto riguarda la valutazione ottenuta nel match contro l’Estra Pistoia. L’ala montenegrina firma una prova da 18 punti (1/2 da due, 3/7 da tre, 7/8 in lunetta), 9 rimbalzi, 4 assist, un recupero e 6 falli subiti. Così come detto per il compagno, anche lui si candida per essere l’MVP del finale di stagione; sicuramente dei playoff come fu l’anno scorso (con la vittoria dello scudetto). Forse un po’ meno costante a livello di prestazioni durante la stagione regolare LBA rispetto a LeDay – anche per via di qualche acciacco – ma comunque Mirotic ha siglato ben 16 partite in doppia cifra su 20 giocate, andando oltre i 20 punti realizzati in 5 occasioni e raggiungendo in questo caso la terza prova oltre i 30 di valutazione. Giocatore dal talento abbacinante, che occupa il nono posto nella classifica dei migliori marcatori della competizione (primo di Milano in questa graduatoria), ha nelle mani buona parte delle sorti finali dell’EA7 in questa stagione.

Pivot: Chris Horton

Il centro del nostro quintetto è, non per la prima volta, Chris Horton. Punto di riferimento in pitturato di Trapani, il lungo americano ha avuto un andamento un po’ altalenante in questa stagione, ma il suo contributo alla causa della Shark non è mai mancato, a livello di produzione di punti e di rimbalzi catturati. Nella bella vittoria dei suoi su Treviso, chiude con 21 punti (10/14 da due, 1/1 ai liberi), un fallo subito, 6 rimbalzi, 4 assist per 25 di valutazione. E’ solo la sua seconda partita stagionale oltre i 20 segnati, ma mai finora in campionato aveva tentato 14 tiri da due, dimostrazione di quanto sia stato coinvolto in questa situazione. I 10 canestri realizzati dentro l’area dei tre punti confermano le buone percentuali in LBA: 68.1%, che ne fanno il secondo migliore in questa statistica nell’intero torneo, dietro solo a Toté (69.6%).