Con il ritiro da parte dei Memphis Grizzlies della maglia numero 33, che fu sulle spalle di Marc Gasol, i fratelli spagnoli sono diventati i primi giocatori della storia a vedere entrambe le loro maglie (i loro numeri) rese immortali.
Quello di Marc è quarto numero ritirato dalla franchigia del Tennessee, dopo Tony Allen (9), Zach Randolph (50) e il telecronista Don Poier (si, perché non solo i giocatori vengono celebrati in NBA, ma anche tutti colori che, in qualche modo, rendono lo sport memorabile).
Un evento che avviene a un anno dalla celebrazione di suo fratello Pau, che ha visto il suo numero 16 ritirato dai Los Angeles Lakers, quasi a chiudere un cerchio che lascerà per sempre i fratelli Gasol nell’Olimpo del basket americano, primi (e probabilmente unici) fratelli a ottenere questo tipo di onorificenza.
I numeri di Marc a Memphis
Quando si ritira una maglia il motivo sta nella storia che un giocatore ha scritto in quella squadra e Marc qualcosina a Memphis è riuscita a dirla. Dal 2008 al 2019, in ben 11 stagioni consecutive, Marc Gasol è stato il centro di riferimento della squadra, segnando un periodo indelebile nella crescita della stessa franchigia, che mai come in quegli anni si è tolta soddisfazioni, pur non riuscendo a raggiungere il titolo, neanche della conference.
Per Marc 3 nomination All-Star, 6 partecipazioni ai Playoff NBA, le Western Conference Finals raggiunte nel 2012-13, il premio di miglior difensore dell’anno nel 2013, l’inserimento nel secondo quintetto rookie nel 2009, nel secondo quintetto nel 2013 e nel primo nel 2015.
Numeri che certificano una carriera che ha avuto il suo apice NBA nel 2019, con la vittoria del titolo insieme ai Toronto Raptors. Punto più alto di una vita cestistica costellata di grandissimi successi soprattutto con la Nazionale spagnola: 2 argenti olimpici, 2 ori mondiali, 2 ori, un argento e 2 bronzi europei.
I Lakers snodo per entrambi
Prima di rientrare a Girona, dove ha chiuso la carriera nel 2023, Marc Gasol è stato messo sotto contratto dai Los Angeles Lakers, squadra che ha visto protagonista per anni il fratello Pau, senza che i due abbiano mai realmente sfiorato la possibilità di giocare insieme. Eppure la storia, inizialmente, sembrava far pensare a quello.
Nel 2007 infatti, anno in cui fu scelto al draft, Marc venne selezionato proprio dai californiani, pur restando in patria fino all’anno successivo. A quel punto però, quando finalmente arrivò il momento di andare oltre l’Oceano Atlantico, i suoi diritti erano stati ceduti ai Memphis Grizzlies, dove esordì nella stagione 2008-09, stessa squadra in cui aveva esordito il fratello Pau, passato curiosamente ai Lakers proprio nel 2008.
Un curioso incrocio che cambiò la storia di entrambi e delle rispettive franchigie, non lasciandoci mai la possibilità di poterli ammirare insieme in una squadra NBA. Nel 2020 Marc venne nuovamente messo sotto contratto dai Lakers, giocando 52 partite, senza però ritrovare Pau, che aveva ormai lasciato LA nel 2014 e in quella stagione (l’ultima della sua carriera) tornò a svernare nell’amata Barcellona.
Un cerchio che non si è mai chiuso sul campo ma che virtualmente si riunisce al di fuori di esso, dove entrambi verranno ricordati come punti di riferimento rispettivamente di Memphis Grizzlies e Los Angeles Lakers e resteranno indelebilmente noti come i primi fratelli cestisti a vedersi ritirare il numero di maglia da franchigie NBA.