Ormai ci siamo, dopo una stagione letteralmente infinita e sconvolta nelle sue fondamenta europee dal conflitto in Ucraina, la Serie A di basket è arrivata al suo atto conclusivo, con la sfida che vede di fronte i campioni in carica della Virtus Segafredo Bologna e l’Olimpia Milano.
Entrambi i poster hanno affrontato sfide durissime ma ne sono uscite come le due migliori squadre della Lega. La Virtus Bologna è arrivata prima in Regular Season con un record di 26-4 e il miglior attacco del campionato. Milano è arrivata seconda, ma invece con la miglior difesa e la miglior differenza punti.
I playoff poi sono stati una lotta intensa ma durante i quasi sia Bologna che Milano hanno saputo dare il meglio di se, trovando le energie rimaste e sfruttando i priori punti di forza (l’attacco di Bologna e la lunghezza del roster per Armani). Gli emiliani si sono sbarazzati di Pesaro ai quarti (82-76, 70-51, 75-55), per poi dominare Tortona in semifinale (77-73, 91-70, 77-69). Milano invece prima ha demolito la Reggiana (91-82, 91-65, 89-59) e poi ha affrontato la Dinamo Sassari (88-71, 91-82, 87-69).
La formazione di Sergio Scariolo conquista la 16esima vittoria in fila in post season, la 14° finale raggiunta nell’era playoff. Nell’ultima uscita contro Tortona, la Virtus ha fatto vedere di avere alcuni uomini davvero in super forma, come dimostrano i 17 punti e 9 rimbalzi di Jaiteh, i 15 di Teodosic e i 14 di Toko Shengelia. Ora però sarà molto differente arrivare contro l’Armani al meglio delle sette, ma è l’unica strada percorribile per riuscire a riconfermarsi Campioni d’Italia.
Nell’ultima uscita contro Sassari invece, per Milano hanno brillato Tommaso Baldasso (autore di 17 punti, il suo correr high) e Nick Melli, ma è la grande gestione delle rotazioni che sta facendo la differenza per l’Olimpia in questi playoff. Tantissime soluzioni in grado di compensare anche gli imprevisti più duri, come per esempio l’infortunio della stesso Melli a inizio playoff, o anche quello di Delaney.
Un dato importantissimo però va considerato parlando di questa finale LBA. L’Armani Exchange Milano ha vinto a una media di 89.5 punti a partita nel 6-0 grazie al quale ha passato i primi due turni della post-season, passando dall’essere la miglior retroguardia all’attacco più prolifico del campionato (88, 91, 87 sono i parziali delle gare dell’ultima serie con Sassari).
Impressionante questa trasformazione per Milano, se si considera che per tutta la stagione ha avuto problemi a livello fisico in avanti, come dimostra il quartultimo posto in Europea per punti segnati (74.0 punti a gara in Europa). Al contrario, la Virtus ha battuto Pesaro prima e Tortona poi con la forza difensiva, giocando davvero benissimo nella propria metà campo ma calando la propria media realizzata da 88,9 in Regular Season a 78,7 nei playoff.
Sarà comunque una serie bellissima, dura e spettacolare. Chi vincerà, difficile dirlo, sicuramente iniziare in casa è un grande vantaggio per la Virtus Bologna.