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E’ arrivato il giorno della finalissima, che vedrà di fronte EA7 Emporio Armani Milano e Dolomiti Energia Trentino, che in semifinale hanno avuto la meglio su Germani Brescia e Pallacanestro Trieste. Due gare non scontate, decise solo nell’ultimo quarto, ma che ci regalano la finale probabilmente migliore che potessimo attenderci: la prima della classe in LBA (Trento), contro la squadra oggettivamente più pronta e preparata, per roster e profondità dello stesso (Milano).

Calendario

EA7 Emporio Armani Milano – Dolomiti Energia Trentino
15/02/2025 ore 17.15, Inalpi Arena – Torino

I precedenti

Olimpia Milano e Aquila Trento si sono affrontate 45 volte nella storia, tantissime considerando che il primo scontro diretto risale alla stagione 2014/15, la prima in Serie A della squadra trentina. Di queste 45, 41 sono state in Serie A, due nelle coppe europee (stagione 2015/16, Eurocup, 2-0 Trento nei quarti di finale), una in Coppa Italia (sempre a Torino, lo scorso anno ai quarti di finale con vittoria Olimpia 80-57) e una in Supercoppa (campo neutro di Forlì, inizio stagione 2017/18, semifinale e successo biancorosso. Nel solo campionato il bilancio è favorevole all’Olimpia 29-12, mentre in assoluto è 31-14. Le due squadre si sono affrontate anche cinque volte nei playoff: nei quarti di finale del 2016 (3-0 Olimpia), nella semifinale 2017 (4-1 Trento), nella finale del 2018 (4-2 Olimpia), nei quarti di finale del 2021 (3-0 Olimpia) e nei quarti di finale del 2024 (3-1 Olimpia).

Cosa aspettarsi

Stando ai precedenti dovremmo puntare facilmente su Milano, ma ci aspettiamo una partita piuttosto equilibrata. Trento ha vinto largamente l’ultimo scontro diretto ed è in gas dopo le vittorie in volata su Reggio Emilia e Trieste. La squadra di Galbiati rappresenta, per Milano, il peggior ostacolo possibile: una squadra insidiosa, atletica, profonda e in fiducia che ha già dimostrato nel match d’andata in campionato di saper mettere in difficoltà la favorita formazione biancorossa.

Olimpia che è alla quarta finale di Coppa Italia in cinque anni e che arriva dopo il netto successo su Bologna e quello autoritario, nel finale, su Brescia. Due gare condotte in modo molto diverso: la prima gestita con fluidità e qualità, la seconda molto più nervosa, combattuta, in cui l’Olimpia ha dovuto ricorrere all’orgoglio, ai dettagli, ribaltando anche la propria indole, vincendola con Flaccadori da playmaker, quintetti piccoli e Mirotic da centro nominale in una gara di sacrificio per arginare MIro Bilan.

Saranno probabilmente i dettagli a essere fondamentali anche nella finale tra due compagini che arrivano in un buono stato di forma e con i giocatori migliori in crescita.

Assenze e recuperi

Recuperato Mirotic, seppur usato con minutaggio parsimonioso (siamo pronti però a vederlo in campo almeno 25/30 minuti nella finale di oggi), Messina ha a disposizione il roster quasi al completo, potendo contare su una profondità che Trento sicuramente non ha. In queste prime due gare di Coppa Italia l’Olimpia ha attinto molto dalla panchina, trovando buoni riscontri da tutti, italiani compresi: Flaccadori, Ricci, Tonut, Mannion sono tutti sul pezzo, pronti a dare il proprio contributo anche quando, come in semifinale, il leader LeDay gioca una gara da soli 3 punti tirando 0/6 dal campo. Chi si è dimostrato in grande forma invece è sicuramente Shavon Shields, al momento MVP della competizione.

Trento ha sicuramente meno da perdere in questa finalissima, ma sicuramente i ragazzi di Galbiati andranno in campo con la volontà di portare a casa la prima Coppa Italia della storia della società trentina. Per farlo il coach milanese si affiderà ai suoi pretoriani, che nel corso delle partite stanno diventando sempre di più, a dimostrazione del fatto che il roster della Dolomiti Energia non è poi così corto. Se Lamb, Ellis, Cale e Ford sono i giocatori di riferimento, in questa Coppa Italia è arrivata la conferma che anche il supporting cast è di altissimo livello. Pecchia, Niang, Mawugbe, Zukauskas e capitan Forray possono sopperire bene ai momenti di calo dei compagni, diventando in alcuni frangenti fondamentali anche in momenti chiave delle partite (come hanno fatto Pecchia e Niang con i loro 20 punti in coppia nella semifinale contro Trieste).

Nel complesso ci aspettiamo una gara giocata a viso aperto da entrambe, dove sarà importante da una parte e dall’altro l’aspetto difensivo, nel tentativo di arginare le qualità offensive dell’avversario. Fari puntati da una parte su Shields e LeDay e dall’altra su Lamb e Ford, pronti a far vivere al pubblico torinese (e a chi la vedrà da casa, live su Eurosport 1, Dazn, DMAX e NOVE in chiaro) il miglior spettacolo che la pallacanestro italiano possa offrire in questo momento.