Venerdì 4 aprile alla Segafredo Arena si troveranno di fronte, nuovamente, le due squadre più titolate del campionato italiano, che da 3 anni sono tornate ad essere avversarie anche sul palcoscenico più importante d’Europa, quello dell’Eurolega. Uno scontro che sa di storia e che, per una delle due squadre (Milano), potrebbe aiutare a scrivere anche un pezzo di storia recente del club, nonostante la situazione di classifica non permetta grandi sogni.
La graduatoria infatti dice che l’EA7 si trova ora all’11° posto in EL, con 2 vittorie in meno rispetto all’attuale 10a della classe (Parigi), che ha lo stesso ruolino di marcia di altre 3 formazioni (Efes, Real Madrid e Stella Rossa), tutte invischiate nella lotta per andare alla seconda fase, con un grosso vantaggio sulle inseguitrici (EA7 e Partizan). Un dato, quest’ultimo, che da un lato sembrerebbe sorridere all’Olimpia perché con più squadre coinvolte le possibilità di rientrare in gioco aumentano, ma dall’altro non lascia molte speranze alla squadra di Messina, costretta sicuramente a vincere gli ultimi 2 match a disposizione (Virtus e Baskonia) e sperare in un doppio passo falso di chi la precede, il che prevederebbe una serie di concomitanze ad oggi vicine alla totale utopia.
Cosa aspettarsi dalla partita
Le motivazioni delle due squadre sono diverse – una ne ha di reali, l’altra no – ma la sensazione è che la Virtus possa provare a fare lo sgambetto alle residue speranze meneghine di prolungare la stagione. Le V Nere delle ultime uscite – diciamo le recenti 2 con Alba Berlino e Reggio Emilia – sono una versione gagliarda, che se la può giocare alla pari con l’Olimpia, mentre se l’approccio bianconero fosse quelle delle settimane precedenti allora per l’Olimpia potrebbe essere una passeggiata di salute.
Dall’altra parte i biancorossi sono reduci da 2 partite disarmanti, con il match decisivo di Eurolega contro il Barça che ha lasciato sicuramente delle scorie, arrivate fino alla sconfitta di Napoli nel weekend in campionato. La squadra di Messina, infuriato dopo quest’ultima, non è mai stata in partita contro i blaugrana, dimostrando che quando pecca nell’approccio, difficilmente riesce a rimettersi in carreggiata in gare di EL contro squadre di alta caratura. E cosa ancor più grave è la perdita di solidità difensiva (da sempre marchio di fabbrica della squadra di Ettore Messina), con una media di quasi 100 punti subiti a match, a cui anche le invenzioni di Mirotic, Shields e LeDay non possono sopperire.
Rispetto alla partita di campionato, vista meno di un mese fa, il roster lombardo in Eurolega si potrebbe allungare, con la possibilità di rivedere in campo Josh Nebo, che si è allenato in settimana ma è fuori da mesi e ha giocato solo 4 gare in Europa in questa stagione. Su di lui vige il riserbo. Dubbia anche la presenza di Causeur, non al meglio, ma la cui presenza in EL si è dimostrata tante volte fondamentale per le sorti dell’Olimpia. In casa Virtus (da cui sono usciti definitivamente Visconti, Tucker e Grazulis) stanno tutti bene – dovrebbe rientrare anche Diouf – e con Ivanovic fresco di riconferma, la formazione bolognese potrebbe/vorrebbe congedarsi dal palcoscenico continentale davanti al proprio pubblico con una vittoria che saprebbe di festa. Un’opportunità ghiottissima per tutto il popolo virtussino.