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Dopo le festività natalizie torna in campo l’Eurolega, con Milano e Bologna attese da trasferte impegnative. L’Olimpia vola a Villeurbanne, per affrontare l’Asvel reduce dalla sconfitta di Bologna, la quale invece va in Grecia, ad OAKA per affrontare il fortissimo Panathinaikos campione in carica.

Il momento delle nostre formazioni è, come spesso capita, rispettivamente abbastanza diverso in campo europeo, con Milano che nelle ultime uscite ha faticato a ritrovare la continuità avuta tra novembre e dicembre, mentre la Virtus sembra essersi risvegliata sotto la guida di Ivanovic, vincendo tre delle ultime quattro partita.

LDLC ASVEL Villeurianne – EA7 Emporio Armani Milano

Serve una scossa su un campo difficile ma non impossibile da espugnare. La squadra di Messina va in Francia per affrontare l’Asvel, che prima della sconfitta di Bologna veniva da sei successi nelle precedenti otto partite. La squadra di coach Poupet ha trovato nelle ultime settimane una solidità prima impensabile, poggiandosi sul talento di Theo Maledon e l’esperienza di Nando De Colo. Se del secondo si sono spesi negli anni fiumi di parole e non sorprende il fatto che sia ancora decisivo a questi livelli, Maledon è indubbiamente tra le più positive sorprese di queste Eurolega: la guardia francese viaggia a 18.8 punti di media e non è mai andato sotto i 17 punti dalla nona giornata in poi, con dei picchi di 31 contro l’Olympiacos e 26 contro la Stella Rossa. Grazie alle sue prestazioni la formazione transalpina si trova in piena corsa per un posto tra le prime dieci della classifica e, con la continuità dimostrata nell’ultimo mese e mezzo, può serenamente lottare (almeno) per un posto al play-in.

Esattamente come l’Olimpia Milano, che ha una vittoria in più rispetto ai diretti avversari, ma sta vivendo un momento di calo. Dopo il filotto che l’ha vista vincere otto partite su nove, la squadra di Messina è incappata in tre sconfitte consecutive, di cui le ultime due in casa (entrambe di un punto). Insuccessi che hanno rimandato le scarpette rosse momentaneamente fuori dalla zona che conta della graduatoria di Eurolega, laddove invece Shields e compagni vogliono immediatamente tornare.

Per farlo servirà una gara più solida delle precedenti difensivamente parlando in quel di Villeurbanne, magari ritrovando anche la verve offensiva di Shavon Sheilds, MVP dell’ultima gara di campionato contro Treviso. L’americano, assente ingiustificato in molte delle ultime gare di EL, è troppo importante offensivamente per la struttura del team meneghino, che non può dover contare solo su Mirotic e LeDay. Difesa e Shields: due possibili chiavi per aprire il forziere dell’Asvel e riprendere il proprio cammino verso i play-in.

Panathinaikos AKTOR Atene – Virtus Segafredo Bologna

La cura Ivanovic funziona. L’arrivo del tecnico montenegrino ha mosso qualcosa nell’animo dei giocatori bianconeri, che soprattutto in Eurolega sembrano essersi destati dal sonno che li sopiva nell’ultima fase della precedente gestione. Nonostante l’assenza di Shengelia, che dovrebbe rientrare a breve, la squadra ha visto il rilancio di Clyburn, ma soprattutto di chi, come Polonara e Grazulis, sembrava essersi perso.

Nel caso dell’ex Trento e Trieste, si può serenamente parlare di reintegro vero e proprio, con un aumento considerevole del minutaggio nelle ultime quattro gare, rispetto a diversi match con Banchi nei quali non metteva piede in campo. Le sue prestazioni europee danno qualche garanzia in più al coach e alla proprietà, che al momento sono riuscite a non tornare sul mercato, provando ancora a fidandosi delle scelte fatte in estate. Non è da escludere che qualcosa la Virtus farà da qui al prossimo mese – Tucker era già stato ceduto alla Reyer Venezia ma poi è stato il giocatore stesso a far saltare una trattativa già chiusa – ma con l’arrivo del nuovo coach tutti si sono rimessi alla prova e i risultati stanno arrivando.

E’ forse proprio l’ampiamento delle rotazioni – nelle quali Ivanovic sta cercando di reinserire anche Tucker – che sembra aver ridato vitalità alla squadra, motivando giocatori apparsi fino all’arrivo del nuovo coach emarginati. La trasferta di Oaka non è sicuramente da annoverare tra quelle abbordabili (tutto il contrario), ma questa Virtus ha la faccia tosta per provare a tenere testa a Nunn e compagni.