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Trasferte dure da mandare giù quelle di Virtus e Olimpia nell’ultimo turno di Eurolega, con i bianconeri sconfitti al Pireo dall’Olympiacos e i biancorossi annichiliti ad Oaka dal Panathinaikos di uno strabordante Kendrick Nunn.

Il calendario propone però subito l’occasione del riscatto per entrambe, davanti ai rispettivi pubblici di casa. V Nere impegnate sotto la Torre degli Asinelli contro il Barcellona in corsa per i playoff, Scarpette Rosse al Forum di Assago contro il sorprendente Bayern Monaco, tra le più belle sorprese di questa stagione di EL.

Virtus Segafredo Bologna – Barcellona

Archiviata probabilmente la possibilità di raggiungere ancora i play-in, ora lontani 6 vittorie (decisamente tante per sperare in un ribaltone) la Virtus ha l’obiettivo di salvare la faccia da qui a fine stagione in campo internazionale, sfruttando l’impegno in EL per valorizzare i propri giocatori e “allenarsi” per la fase finale del campionato italiano, dove vorrà contendersi il titolo insieme all’Olimpia Milano.

Venerdì 20 alle 20 alla Segafredo Arena arriva il Barcellona, attualmente nona forza del torneo ma pienamente in corsa per un posto ai playoff. I blaugrana si presentano a Bologna senza Laprovittola (stagione finita) Metu e Neto, ma con un roster ugualmente di grande talento. Tra i catalani spicca il nome dell’ex bianconero Kevin Punter, rimasto nei cuori virtussini per essere stato l’MVP della cavalcata che ha portato l’allora squadra di Djordjevic alla vittoria della Champions League nel 2019.

Ivanovic dovrà prestare particolare attenzione all’esterno americano, così come a Jabari Parker, Jan Vesely e Willy Hernangomez, giocatori di riferimento del gruppo blaugrana. Le V Nere ritroveranno invece Marco Belinelli, mentre sarà assente fino a gennaio uno dei leader della squadra, Toko Shengelia, afflitto da problemi di ulcera.

Dopo il successo di Vitoria e la sconfitta di Atene, la Virtus cerca la prima vittoria in casa dell’era Ivanovic, che darebbe morale a una squadra che nell’ultimo mese è stata più volta sconquassata.

EA7 Emporio Armani Milano – Bayern Monaco

Lo schiaffo ricevuto ad Atene è stato forte, di quelli che ti fanno girare la testa, ma l’occasione di mostrare che quanto accaduto ad OAKA sia stato solo un passaggio a vuoto arriva subito. Venerdì 20 all’Unipol Forum c’è il Bayern, squadra che attualmente occupa il 4° posto della classifica (3° per punti perché appaiata a Zalgiris e Fenerbahce) e mina vagante da tenere molto in considerazione nella corsa a playoff e play-in.

Corsa nella quale vuole continuare a restare l’EA7, che con una sola vittoria in meno rispetto ai diretti avversari può serenamente cullare il sogno di restare nel lotto di chi si giocherà l’accesso diretto alla seconda fase di Eurolega. Per farlo però dovrà ritrovare la brillantezza non vista nelle ultime due uscite (Varese e Atene), affidandosi ai suoi uomini di fiducia, che anche nella disfatta greca hanno messo a referto cifre rilevanti: i 16 punti di Mirotic, i 15 di Dimitrijevic e gli 11 pro capite di Shields e Mannion sanciscono le gerarchie di un team che, aggiunti LeDay e Causeur, ha ora delle idee chiare su quali sono i giocatori cui affidarsi principalmente.

Dettaglio questo tutt’altro che trascurabile, che rispetto alla Milano dell’anno scorso sembra mostrare una squadra più compatta e con compiti meglio suddivisi, per la quale (si suppone) una battuta d’arresto dovrebbe non condizionare il buon andamento del periodo (almeno in campo internazionale). Continuerà a mancare Nebo, mentre nel Bayern tutti presenti, con grande attenzione nei confronti di Carsen Edwards (17 nell’ultima sconfitta col Monaco e oltre i 20 punti di media), Devin Booker (15.2), al tiratore da record Andreas Obst (10.4 col 42.9% da tre) e ai due ex Shabazz Napier (10.8) e Johannes Voigtmann (5.9 + 5.2 rimbalzi).