Il 3° turno della massima competizione di basket continentale propone scontri assai interessanti e un gradito ritorno alla Segafredo Arena. Da quello tra due delle tre imbattute, Real Madrid-Zalgiris Kaunas, all’altra capolista Barcellona che fa visita al Partizan Belgrado.
Impegni ostici ma alla portata per le due italiane: l’Olimpia ospita martedì 17 al Forum l’Olympiacos mentre la Virtus, mercoledì 18, tra le mura amiche avrà l’Alba Berlino dei due gioiellini azzurri Gabriele Procida e Matteo Spagnolo.
Real Madrid – Zalgiris Kaunas: decisivo il pitturato
Solo una delle due resterà imbattuta e prima del gruppone al termine di questa sfida. Il Real sembra aver finalmente trovato il vero Facundo Campazzo, che viaggia a 7.5 assist di media ed è secondo nella competizione. Sarà cruciale il suo confronto, difensivamente parlando, con Keenan Evans, che viaggia a 16.5 punti ad allacciata di scarpa ed è il leader offensivo dello Zalgiris.
Per le merengues occhio allo stato di forma di Guerschon Yabusele, che ha iniziato la stagione a 20 punti e 8 rimbalzi di media. Con lui bene fin qui anche Vincent Poirier, che ha fatto le veci di Walter Tavares, reduce dall’infortunio e non ancora al meglio. Nell’insieme il reparto lunghi del Real fa paura e la chiave del match potrebbe proprio essere nel pitturato, dove Kevarrius Hayes e Laurynas Birutis – centri dello Zalgiris – avranno il duro compito di opporre resistenza alle torri avversarie per cercare di ottenere lo scalpo dei blancos a domicilio.
Partizan Belgrado – Barcellona: Obradovic alla Stark Arena per superare la squadra più in forma
Gli imbattuti blaugrana, considerati tra i favoriti alla vittoria finale, fanno visita a uno dei campi più difficili dell’intera EL, la Stark Arena di Belgrado. La storia di questo confronto vede ampiamente favoriti i catalani – vincitori nelle ultime sette occasioni, dal 2010 – ma siamo certi che coach Zeljko Obradovic non lascerà nulla di intentato per cercare il colpo.
Un fattore potrebbe essere proprio il palazzetto, con il Partizan che gioca la prima gara di EL tra le mura amiche e avrà sicuramente una imponente e rumorosa cornice di pubblico a sostenerlo. I ragazzi di Obradovic, reduci dal bel successo esterno contro l’ASVEL (62-88), sanno di dover giocare una gara particolarmente attenta per avere la meglio. Gli ex Milano Leday, Punter e Nunnally sono in questo momento i giocatori più in palla per la squadra di Belgrado, e coloro su cui fare affidamento nell’assalto al Barça.
Dal canto suo la squadra di Roger Grimau sta giocando alla grande e, se in condizione di andare al proprio ritmo, rischia di diventare una schiacciasassi. Finora ha vinto due gare riuscendo a controllarne l’andamento, stando quasi sempre sopra e chiudendo l’ultima, contro l’Olympiacos, con un ultimo quarto senza storia. I blaugrana posso contrare su tante frecce al proprio arco, che di volta in volta stanno prendendosi la scena. Se pensiamo che Brizuela (0 punti in neanche 3′ di gioco contro l’Oly), Satoransky (5 in 20′), Parker (3 in 13′) ed Hernangomez (0 in 17′) non abbiano praticamente partecipato al successo sulla formazione del Pireo, è facile intuire come i vari Jokubaitis, Laprovittola e Abrines siano stati in grado di caricarsi la squadra sulle spalle portandola al successo. Questo è riprova di quante possibilità abbia questo roster, nel quale tutti possono dare il proprio contributo a livello continentale.
EA7 Emporio Armani Milano – Olympiacos Pireo: la prima notte di Mirotic al Forum
L’Olimpia torna in campo dopo la pausa di settimana scorsa (gara non disputata contro il Maccabi Tel Aviv per via del conflitto in atto tra Israele e Palestina) e lo fa contro l’Olympiacos, sconfitta nell’ultima uscita in casa dal fortissimo Barcellona ma in grado di battere nel derby all’esordio il chiacchieratissimo Panathinaikos.
I ragazzi di Bartzokas hanno in Milutinov il giocatore di riferimento, sul quale puntano forte anche in questa stagione, al quale hanno costruito attorno un gruppo di giocatori interessanti che già hanno saggiato le gare importanti di Eurolega, avendo raggiunto nelle ultime due edizioni le Final Four. Thomas Walkup, Alec Peters, Giannis Larentzakis, Isaiah Canaan e il pretoriano Kostas Papanikolaou sono gli uomini a cui l’Olimpia dovrà prestare maggiore attenzione.
Dal lato milanese, considerate le perduranti assenze di Baron e Lo, la squadra è reduce dal successo in campionato su Reggio Emilia, che ha messo in luce Alex Poythress, Stefano Tonut e Kevin Pangos, tre giocatori che sotto la lente d’ingrandimento dei detrattori di Messina e dell’Olimpia.
Se l’italiano siamo abituati e vederlo poco in campo nelle gare di EL, anche se ora meriterebbe qualche minuto in più; per quanto riguarda Pangos e Poythress ciò non può capitare. Sono tra i deputati principali a prendersi le responsabilità in attacco ed essere dei trascinatori: ma se per il lungo c’è ancora tempo e le attenuanti dell’essere arrivato da poco gli danno agio rispetto agli “haters”, KP è chiamato a immediate risposte soprattutto in Eurolega e, ancora meglio, se davanti al pubblico amico che spesso ha borbottato con lui in campo.
La chiave del match potrebbe essere il confronto tra Mirotic – stella di Milano alla prima uscita europea davanti al proprio pubblico – e Alec Peters, che all’esordio con il Barcellona aveva chiuso con 14 punti, 7 rimbalzi e 3 recuperi e si metterà sulle tracce proprio dell’ex blaugrana.
Virtus Segafredo Bologna – Alba Berlino: la rinascita di Iffe Lundberg
Mercoledì 18 ottobre scenderà in campo la formazione di Luca Banchi, che ospiterà l’Alba Berlino nella quale militano Gabriele Procida e Matteo Spagnolo. Una sfida suggestiva che potrebbe lanciare i padroni di casa verso un primo piccolo filotto di vittorie.
L’Alba è squadra affascinante ma non di certo tra le candidate alla vittoria finale, pur con un roster di tutto rispetto dove giocano con profitto Procida e Spagnolo, bravi fin qui a ritagliarsi il proprio spazio anche in Eurolega (17′ e 20′ in campo rispettivamente) viaggiando a 7 e 9 punti di media. Con loro, a spiccare, Tim Schneider (miglior realizzatore con 17 punti), Louis Olinde (11.5) e il campione del Mondo Johannes Thiemann (12.5): tutti giocatori di non primissima fascia ma solidamente legati alla causa berlinese, costituendone l’asse portante.
L’occasione è ghiotta per le V nere, che dopo il bel successo di Monaco vogliono ripetersi approfittando dell’avversario non insormontabile, almeno sulla carta. Anche il campionato ha portato sorrisi alla Virtus – cui mancherà ovviamente, e ancora per un po’, Achille Polonara – che ha in Belinelli, Shengelia e Mickey i punti di riferimento, a cui si è aggiunto proprio nel primo successo stagionale in EL quell’Iffe Lundberg che nessuno si sarebbe aspettato.
Proprio il danese, reintegrato in squadra da Banchi dopo l’affair con Scariolo, sembra poter essere l’uomo in più nelle gare oltre confine: giocatore di esperienza internazionale che ha allungato le rotazioni di Banchi, il quale ora sa di poter attingere ulteriormente dalla propria panchina per cambiare i match in corsa.