Deludente nel calcio, dove la stagione sembra avviata verso una lenta agonia, dominante nel basket. Questo lo stato dell’arte della polisportiva Barcellona, almeno stando ai primi passi dell’Eurolega 2021-2022.
Un buon Bayern non basta
Dopo aver schiacciato l’Alba Berlino nel turno inaugurale, infatti, la squadra allenata da Jasikevicius ha abbattuto un altro ostacolo tedesco, ma ben più insidioso, quello rappresentato dal Bayern Monaco, sconfitto 80-72.
All’Audi Dome si è disputata una partita di ottimo livello tecnico, con la squadra di coach Trinchieri che resta a quota zero punti dopo la sconfitta di misura all’esordio contro il Maccabi, confermando però la crescita già palesata nella scorsa stagione, quando per la prima volta nella propria storia la squadra raggiunse i quarti di finale, arrendendosi all’Olimpia Milano al termine di cinque, combattutissime partite.
Per la corsa alla Top Eight, insomma, ci sarà da fare i conti anche con Darrun Hilliard e compagni, traditi però contro il Barcellona dalle basse percentuali realizzative (52,7%) in un match comunque dal punteggio basso e nel quale hanno brillato entrambe le difese, con il Barcellona che si è fermato al 60% da due e al 50% da tre, risultando però quasi infallibile dalla lunetta, con l’80%.
Tra i blaugrana, che confermano di avere tutto per arrivare fino in fondo come nella passata stagione, ancora in doppia cifra Nikola Mirotic, autore di 11 punti, ma i best scorers sono Cory Higgins (16) e Brandon Davies (15).
Zenit corsaro
Barcellona a punteggio pieno insieme allo Zenit, passato sul parquet dello Zalgiris con il punteggio di 70-64.
Per i lituani è la seconda sconfitta consecutiva dopo quella contro Lione, che mette già in salita il già difficile cammino verso i playoff.
Russi ancora perfetti in difesa e trascinati davanti da un maestoso Jordan Loyd, autore di 19 punti con 6/8 da due, ma è decisivo anche il contributo dalla panchina del polacco Mateusz Ponitka, autore di sei punti, ma anche sei rimbalzi e sei assist.
Qualcosa di più sul reale valore dello Zenit si saprà dopo la terza giornata, quando è in programma il derby contro il Cska.
Le altre gare
Nelle altre due partite del giovedì, prime vittorie per Panathinaikos e Stella Rossa, rispettivamente in casa contro il Fenerbahce (91-87) e in trasferta contro il Maccabi Tel Aviv (75-63). I turchi si arrendono al termine di un match molto equilibrato, i greci di coach Priftis svoltano nel quarto periodo grazie a Nemanja Nedovic, autore di 20 punti e perfetto dalla lunetta (11/11).
Djordjevic tradito dalla cattiva prestazione di De Colo che annulla la serata di vena di Devin Booker (14 punti).
I serbi invece si aggiudicano un match con percentuali di tiro non esaltanti su ambo i fronti: top scorers Nikola Kalinic (19 punti, cinque rimbalzi e cinque assist) per la Stella Rossa e Wilbekin (18) per gli israeliani, ma l’mvp è Luka Mitrovic, a referto con 12 punti e 11 rimbalzi.
Il Maccabi, avversario dell’Olimpia nella terza giornata, non ha impressionato: il buon contributo di Scottie Wilbekin e Mathias Lessort non è bastato e tutto lascia pensare che come nella passata stagione la Top Eight resterà un sogno.
I fasti del 2014 con lo storico trionfo nella Final Four di Milano sono lontanissimi.
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