Scatta giovedì 26 ottobre il 5° turno di Eurolega, con il derby dei derby: il clasico spagnolo tra Real Madrid e Barcellona, le uniche due squadre ancora a punteggio pieno. Una partita che, dopo quattro turni di EL, fa andare tutte le altre in secondo piano, ma occhio anche ai match che vedono protagoniste le italiane: Milano impegnata a Berlino contro l’Alba; Bologna di scena in trasferta a Villeurbanne, con l’ASVEL.
Due sfide alla portata delle compagini nostrane, con l’Olimpia che cerca riscatto dopo il tonfo di Madrid e la Virtus che prova a proseguire il filotto di vittorie, ore fermo a tre consecutive.
Real Madrid – Barcellona: il derby dei derby
In questo momento della stagione non c’è partita migliore che l’Eurolega possa offrire. Due squadre fin qui imbattute in campo continentale e che nel proprio campionato si stanno dandosi battaglia per il primato; niente di nuovo sotto il sole. C’è stato un confronto nella Liga ACB tra le due, con successo delle merengues, in casa, per 86-79.
Il campo sarà lo stesso, il Wizink Center nella capitale spagnola, ma i temi potrebbero cambiare parecchio. Nel primo confronto stagionale il Real ha mosso meglio la palla, difendendo benissimo e costringendo a 14 palle perse gli avversari (contro le 6 dei blancos), pur tirando peggio sia da due che da tre punti, con il Barça che è andato anche meglio a rimbalzo.
Come fu equilibrata quella partita, vinta con 7 punti di margine da Rodriguez e compagni, facilmente lo potrebbe essere anche in questo caso. Si scontrano i due miglior attacchi del torneo, le due migliori squadre per valutazione, le due migliori per assist (prime a pari con 22 a partita), seconda e terza per % da tre. L’evidenza che attualmente Real e Barcellona sono i team di riferimento di questa competizione.
Un antipasto di quella che potrebbe essere una sfida da Final Four, che l’anno scorso arrivò in semifinale e vide prevalere la squadra della capitale. Due roster che rispetto a quella partita sono cambiati si e no: perché se il Real ha aggiunto “soltanto” Facundo Campazzo, il Barcellona ha puntellato non poco il proprio roster con le addizioni principali di Jabari Parker e Willy Hernangomez.
Proprio il lungo di scuola spagnola potrebbe essere uno dei protagonisti, con una match che potrebbe svilupparsi e decidersi all’interno dell’area pitturata. L’attualità dice che la sfida nella sfida sarà proprio quella tra Hernangomez e Poirier, che sta vivendo un momento di entusiasmante splendore; al contempo anche i due veterani dei team, Jan Vesely e Walter Tavares, potrebbero ritrovarsi a battagliare sotto le plance e decidere, in un senso o nell’altro, la gara.
Impossibile fare un pronostico, sicuro invece aspettarsi una gara molto tattica, che potrebbe andare anche oltre i 40′ regolamentari, con un livello tecnico di livello altissimo, il più alto attualmente in circolazione nel continente europeo.
Alba Berlino – EA7 Emporio Armani Milano: l’importanza del “nuovo” Tonut
Olimpia impegnata in trasferta nella capitale tedesca, contro una delle due squadre ancora ferme a 0 vittorie: l’Alba di Spagnolo e Procida. Recentemente incontrata, e battuta, dalla Virtus, la squadra berlinese è un avversario alla portata per quella di Messina, reduce si dalla sconfitta con il Real Madrid ma anche dal successo in campionato sulla Bertram e che deve iniziare a vincere queste partite, considerabili “da vincere”, per puntare con ambizione alla qualificazione ai prossimi playoff.
Una buona notizia arriva dall’infermeria: Maodo Lo ci sarà contro la sua ex squadra dopo aver smaltito il problema ai muscoli adduttori della coscia sinistra, che l’aveva tenuto fuori già alcune settimane. Ancora tempo per il rientro di Baron, previsto per fine novembre, ma ora il roster biancorosso può considerarsi quasi al completo.
Il bel successo esterno con Tortona in campionato deve dare fiducia alla compagine lombarda, che sta trovando in Stefano Tonut un elemento su cui poter investire anche, e finalmente, in EL. Il boost positivo ricevuto dalla rassegna iridata estiva sembra aver dato all’ex Venezia una marcia in più, almeno rispetto agli altri reduci dal Mondiale, in campionato come in coppa. Più pronto allo scotto dei parquet internazionali, ha più fiducia dei suoi mezzi, sfruttando al meglio uno dei suoi marchi di fabbrica: la penetrazione al ferro, dove può spesso sfruttare un vantaggio fisico (almeno in LBA) rispetto ai diretti avversari. Proprio delle sue azioni in tal senso sono state fondamentali domenica contro Tortona, risultando decisive nel momento di massima difficoltà.
Un salto di qualità notato e premiato da Ettore Messina, che lo manda in campo oltre 12′ anche in EL sfruttando la momentanea assenza di Baron. Ma se le prestazioni dovessero continuare su questa linea, il talento di crescita triestina potrebbe diventare un fattore per l’EA7, in tutte le competizioni.
LDLC ASVEL Villeurbanne – Virtus Segafredo Bologna: caccia al poker
Contro la peggior difesa del torneo (93 punti subiti a partita), la Virtus cerca il quarto successo consecutivo, potendo contare sul 6° miglior attacco della competizione. Le statistiche non vanno il campo ma aiutano a leggere le partite e l’andamento delle stagioni, e quella delle V nere fino a questo momento è molto positiva: non solo per le tre vittorie in quattro partite giocate, che la fanno stare al momento al 3° posto dietro alle imbattute Real e Barça, ma anche per la capacità della squadra di Banchi di trovare ogni volta diverse soluzioni in attacco e di sapere far fare fatica agli avversari (3a miglior difesa con 74 punti subiti di media).
Virtus che è anche tra le prime del gruppone per assist (5a con 20.8 di media), percentuale da tre (4a col 41.4%) e da due (4a col 57%). Un mix che sta funzionando, che ha in Shengelia e Mickey i punti di riferimento ma che, di volta in volta, riesce a lanciare protagonisti diversi: da Belinelli a Lundberg, da Cordinier a Dobric. A questi manca Achille Polonara, per il quale si è saputo che i tempi di recupero potrebbero essere più lunghi del previsto.
Notizia di qualche giorno fa è che il giocatore ha iniziato una chemioterapia adiuvante, che lo terrà fuori per almeno quattro settimane e, al termine della quale verrà rivalutato il suo inserimento in gruppo. Nel frattempo Achille ha ripreso ad allenarsi individualmente, per essere il più in forma possibile al momento del rientro.