L’Olimpia, in Eurolega, cade sul parquet dell’Anadolu Efes. La Virtus, in Eurocup, sconfigge l’Ulm. Questo, in estrema sintesi, quanto capitato alle due più forti squadre italiane del momento.
I biancorossi, decisamente incerottati, sono ora sotto (1-2) nella serie che qualifica alla Final Four del più importante torneo continentale per club.
Dovranno vincere gara-4, che si giocherà sempre a Istanbul, per portare alla bella la squadra di Ergin Ataman. Chi si aspettava che l’Efes avrebbe avuto vita facile martedì sera ha dovuto ricredersi, perché gli uomini di Ettore Messina sono stati in partita fino a pochi minuti dalla fine.
Merito della voglia di vincere di Sergio Rodriguez (condizionato dai problemi alla caviglia, lo spagnolo è stato protagonista di un match intelligente e coraggioso) e dei suoi compagni di squadra, che hanno lottato su ogni pallone, mettendo paura ai padroni di casa e ai numerosi tifosi presenti al palazzetto.
Eppure, nel secondo quarto, sul +14, Larkin e soci sembravano avere messo le mani sul 2-1: Hall e Grant, invece, hanno limato il punteggio, con l’intervallo lungo raggiunto con l’Efes avanti di 7.
Nel terzo quarto i biancorossi si sono avvicinati sensibilmente e all’inizio del quarto conclusivo hanno addirittura messo la testa avanti, sono stati sorpassati, e sono andati ancora avanti.
Poi, però, la stanchezza, un po’ di imprecisione e le giocate di Larkin e Micic hanno spostato l’ago della bilancia dalla parte dei campioni in carica, che si sono imposti con il punteggio di 77-65.
Ettore Messina, a fine gara, ha mostrato di crederci ancora: “L’unica cose che è mancata sono state le percentuali. Purtroppo abbiamo costruito tanto ma sbagliato tanti tiri aperti. Ci riproveremo con quello che abbiamo“. Il Real Madrid, vincendo a Tel Aviv con il Maccabi per 87-76, ha intanto chiuso la serie sul 3-0.
Bene la Virtus che approda alle prime quattro
Sergio Scariolo aveva mostrato una certa preoccupazione nel presentare la gara con Ulm, una sfida secca, valida per i quarti di finale dell’Eurocup che i bianconeri hanno giocato sul parquet amico.
Il coach dei felsinei ha avuto ragione, perché i tedeschi hanno venduto cara la pelle, tanto è vero che dopo avere chiuso il primo quarto sotto di 8 sono arrivati all’intervallo lungo avanti di 2, sul 45-43.
Nel terzo quarto c’è stata un’altalena di emozioni, con la Virtus che sorpassato, è stata risorpassata, andando sotto anche di 5, e poi ha rimesso la testa avanti sulla sirena (67-62).
I mai domi teutonici si sono ben guardati dall’alzare bandiera bianca, hanno anzi piazzato un parziale da 10-2, creando fibrillazione negli emiliani.
Nel finale, però, Jaiteh ha fatto la voce grossa sotto alle plance e, grazie ai suoi punti, e alla precisione di Hackett dalla lunetta, Bologna ha tagliato il traguardo sull’83-77.
Nell’altro quarto di finale giocato in serata, Andorra si è imposta in trasferta in casa di Gran Canaria nel derby iberico: 79-77. Mercoledì si disputeranno gli altri due quarti di finale tra gli spagnoli del Valencia e i francesi del Boulogne Metropolitans 92 e tra gli sloveni del Lubiana e i turchi del Bursaspor che nel turno precedente si sono sbarazzati del Partizan Belgrado.