Finalmente Clyburn! Dopo quattro partite a singhiozzo, l’acquisto di punta dell’estate virtussina ha sfoderato una prova da MVP. In una gara vinta solo nei secondi finali, giocata punto a punto contro un ottimo Partizan, a Belgrado, l’americano arrivato in estate in bianconero è riuscito a siglare una prestazione da vero leader, supportando la squadra nella prima vittoria stagionale in Eurolega.
La partita
Dopo quattro partite con massimo 16 punti a referto (all’esordio ne fece zero in 18 minuti) e una più che discreta fatica a prendersi sulle spalle la squadra, Clyburn è stato determinante. 27 punti con 9/12 da due e 3/10 da tre, cui ha aggiunto due rimbalzi, un recupero, una stoppata, per 18 di PIR.
Prestazione da esperto giocatore di Eurolega, quello che si aspetta la Virtus dal suo arrivo sotto le torri, che sembra ora essere finalmente atterrato nel mondo bianconero. E’ stato lui a segnare il canestro decisivo, quello che per lui è una regola, ma che fino a qui non gli si era ancora visto fare. Clyburn è stato il cosiddetto uomo in missione, redento nel momento in cui ha capito che senza le sue giocate la stagione di Bologna avrebbe rischiato di deragliare ben prima del previsto.
Una luce che si è riaccesa e che ora dà qualche speranza in più alla squadra di Banchi, ferma a una sola vittoria in EL, ma chiaramente ora con un po’ più di fiducia.
Un MVP al quale affidarsi
Arrivato come nome più gettonato del mercato bianconero dopo l’ultima stagione travagliata all’Efes a causa degli infortuni, è stato considerato da subito il fiore all’occhiello della campagna acquisti bianconera.
Con la maglia del CSKA Mosca prima e dell’Efes poi, Will ha fatto vedere di essere capace di prendersi iniziative individuali e di farsi trovare pronto sugli scarichi. Le statistiche mostrano un giocatore efficace sia da due che da tre punti – spesso sopra il 40% dall’arco – con anche spirito di sacrificio. La sua miglior annata è sicuramente quella del 2018-19, quando con il CSKA Mosca vinse l’Eurolega insieme Daniel Hackett, ritrovato ora a Bologna. Quell’anno fu anche l’MVP delle Final Four, vinte ai danni di quell’Efes dove poi sarebbe andato a giocare.
Un talento che ci ha messo un po’ per entrare negli schemi di Banchi ma che, sperano i tifosi virtussini, sembra aver trovato il proprio posto. I suoi isolamenti sono sempre pericolosi, ma vanno inseriti in un contesto di squadra che ha già al suo interno giocatori in grado di costruirsi il tiro da soli. Da quest’ultima partita però sembra essersi chiarita una cosa: Will Clyburn è la prima soluzione d’attacco, il resto arriva dopo.