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Per quanto possa sembrare strano, è la prima volta in cui Mike James viene scelto, su queste pagine, come MVP della giornata di Eurolega. Non che l’esterno americano non se lo fosse mai meritato prima, ma nelle precedenti occasioni capitava sempre che ci fosse qualche altro giocatore che, per un motivo o per l’altro, avesse numeri migliori oppure che la singola prestazione portasse la squadra a un risultato particolarmente rilevante.

Il 19° turno ci mette davanti alla necessità di indicare Mike James e il Monaco come giocatore e squadra della settimana: per i numeri del primo e per il primo posto nell’attuale classifica della regular season della seconda. L’ampia vittoria con l’Alba Berlino lancia la squadra di Spanoulis al vertice della competizione e conferma la bontà del roster e le velleità della compagine monegasca, che ha in Mike James il suo indiscusso leader.

La partita

La prestazione dell’ex Milano è di quelle da segnare in rosso sul calendario. 23 punti in 27 minuti con 5/10 da due, 3/7 da tre, 4/6 ai liberi, 5 rimbalzi, 7 assist, 5 falli subiti per 25 di PIR.

Season high per punti segnati, la gara di James è fatta di tante cose, su entrambe le metà campo. Oltre alle buone percentuali, sono da annotare i 7 assist, ormai diventati una routine (5.6 a partita), e le sole 2 palle perse, che per un playmaker sono un dato assai rilevante. Più in generale lo è il fatto che di media ne perda appena 1.5 a gara, sintomo di un giocatore che è riuscito a trovare un proprio equilibrio tra le soluzioni personali e il gioco di squadra, con una più costante lucidità durante i 40 minuti.

A caccia di un’altra Final Four

Giunto alla sua quarta stagione nel Principato, MJ è diventato un’istituzione per i tifosi monegaschi. Il suo innato senso di leadership e la capacità di creare pallacanestro dal nulla, lo hanno fatto entrare nel cuore dei sostenitori biancorossi, pronti ancora una volta a vedere la propria stella e la propria squadra lottare per un posto tra le grandi d’Europa.

L’arrivo di James a Monaco ha infatti consentito alla società, prima affidata in panchina a Obradovic, di raggiungere per 3 anni di fila i playoff della massima competizione continentale, andando nel 2022-23 alle Final Four (chiudendo al 3° posto). Questo è chiaramente l’obiettivo anche per questa stagione, nella quale se è vero che la classifica è ancora molto corta per poter fare delle previsioni, lo è altrettanto che il Monaco sia sempre stato in piena zona playoff e plausibilmente ci resterà fino al termine della stagione regolare.

In questo contesto di squadra, James è diventato quel trascinatore che può consentire di essere costanti, ben diverso dal giocatore sregolato che si ricordano a Milano. In un roster in cui al suo fianco ha anche un playmaker ragionatore come Calathes e in panchina un altro che della genialità, dell’estro e della concretezza hanno fatto una ragione di vita (Spanoulis), Mike ha trovato una nuova comfort zone per potersi esprimere al meglio, libero di inventare ma al contempo solido nella gestione di ogni possesso.