La notizia era nell’aria ma ora è arrivata anche la conferma ufficiale: Eurolega e Eurocup sono state interrotte definitivamente.
Oggi sarebbe dovuta essere una giornata molto importante per il futuro del basket continentale e così è stato: l’ECA si è riunita in giornata per discutere della prosecuzione o meno di Eurolega e EuroCup. I club hanno confermato la volontà di interrompere tutte e due le competizioni che quindi non verranno concluse. Le 18 squadre di Eurolega che hanno partecipato alla competizione 2019-2020 saranno riconfermate in toto così come quelle in EuroCup con Virtus Bologna e Venezia ai nastri di partenza.
“Non è una fine ma un nuovo inizio. Siamo stati costretti ad interrompere la stagione più di successo nella storia recente del basket europeo per ragioni che non dipendono da noi”, le parole del CEO dell’Eurolega, Jordi Bartomeu: “È una decisione che arriva dopo due mesi e mezzo in cui abbiamo cercato in ogni modo di riportare il basket ai nostri tifosi. Proprio il loro affetto è quello che ci spinge a cominciare a progettare una pianificazione per rendere il 2020-21 ancora migliore. Sono orgoglioso dei nostri proprietari per le decisioni che hanno preso e l’impegno nelle rispettive comunità. E sono orgoglioso di giocatori, allenatori e tifosi per come ci hanno supportato. Avevamo tanti motivi per ricominciare il 2019-20, ma in una situazione così eccezionale abbiamo messo la salute delle persone al primo posto e davanti a qualsiasi interesse commerciale, rimanendo così fedeli ai valori in cui crediamo e che rappresentiamo”, il pensiero del numero 1 della massima competizione in Europa per club. La decisione, sacrosanta, è arrivata dopo un incontro fiume con le 11 squadre in possesso della licenza permanente che erano comunque favorevoli allo stop definitivo, così come i giocatori che avevano ritenuto impossibile riprendere. E l’Eurolega, che aveva progettato la ripartenza il 6 luglio con una pianificazione, non ufficiale, di partite e location al vaglio si è dovuta arrendere. Meglio fermarsi e riorganizzare il futuro anche perché alla fine del torneo mancavano 54 partite più i playoff e la Final Four, mentre l’Eurocup avrebbe dovuto disputare la Final Eight conclusiva. Troppe sfide per garantire sicurezza e non rischiare di rovinare le prossime stagioni.