Con la Virtus Bologna che rinnova Daniel Hackett, tra i protagonisti della stagione bianconera, la squadra di Banchi fissa un tassello per un futuro prossimo in buone mani. Ma in ancora migliori lo è il presente, che vede le V Nere al 2° posto della Regular Season di Eurolega, impegnate giovedì 25 a Istanbul sul parquet del Fenerbahce. Una gara non facile, che la Virtus può giocarsi a viso a aperto e che, in caso di sconfitta, sarebbe ad ogni modo sostenibile nel computo del torneo disputato fin qui dalla squadra bolognese.
Tutt’altro clima si vive a Milano, dove nonostante il rientro dall’infortunio di Shields, la squadra in Eurolega non è riuscita a trovare quella continuità e quelle vittorie che potevano rilanciarla con decisione verso un posto tra le prime 10 del lotto. E la partita di venerdì 26 sarà tutt’altro che facile, perché al Forum di Assago arriverà il Barcellona, appaiato al 2° posto del torneo con Bologna e seria candidata alle Final Four. Un’avversaria che negli ultimi anni ha regalato serate memorabili ai tifosi biancorossi presenti ad Assago e, una vittoria, darebbe nuove speranze – forse le ultime – all’EA7 in cerca di un posto tra le migliori d’Europa.
Fenerbahce Beko Istanbul – Virtus Segafredo Bologna: scontro ad alta quota, che può consolidare le ambizioni bianconere
Per chi se la ricorda, la partita di andata fu uno dei manifesti della stagione europea della Virtus. Andata sotto nel primo quarto, la squadra di Banchi riuscì a rientrare e mantenere la testa avanti per tutto il match, chiudendo 87-79 alla Segafredo Arena e lanciando un segnale importante alla competizione.
La Virtus c’era allora, c’è a maggior ragione oggi, dopo 15 vittorie e l’ultimo successo sull’Asvel, che aveva rimesso in carreggiata i bianconeri dopo le 2 sconfitte consecutive con Maccabi ed Efes. La trasferta turca non è impegno semplice, ma è l’ennesima occasione di dire alle avversarie che i bianconeri ci sono e che lotteranno fino all’ultimo non solo per un posto ai playoff, ma per andare avanti anche lì, sognando le Final Four (traguardo che a inizio stagione non era immaginabile).
Il Fener, 5°, lotta per lo stesso obiettivo ed è reduce da 3 vittorie nelle ultime 4 partite, l’ultima delle quali è stata la sconfitta di Kaunas con lo Zalgiris. La squadra di Jasikevicius, partita col freno a mano tirato, ha trovato quella continuità di cui aveva bisogno, poggiandosi sui suoi leader tecnici e carismatici: Wilbekin, Hayes-Davis, Motley, Dorsey, con Calathes spesso ondivago, segno che il Fener non ha ancora forse toccato i punti più alti della sua stagione.
EA7 Emporio Armani Milano – Barcellona: l’Olimpia deve ripetere la gara dell’andata
Milano è stata l’unica squadra che ha vinto al Palau Blaugrana in dicembre, con 21 punti di Hall, che trascinarono i biancorossi al successo. I blaugrana hanno perso 6 delle ultime 8 partite in trasferta, di cui l’ultima con 24 punti di scarto sul campo dell’Efes.
Occasione per l’Olimpia, che però deve andare oltre la propria inconsistenza, quella dimostrata nell’ultima sconfitta patita a Valencia e, più generale, quella che ha causato fin una classifica assai deficitaria. Partita, quella disputata settimana scorsa in Spagna, che ha visto il debutto di Rodney McGruder, giocatore che si vedrà di fronte Tomas Satoransky, super veterano della competizione, nonché giocatore di riferimento del Barcellona. Proprio questo scontro diretto sarà una delle chiavi del match.
Gli ospiti sono quasi certi di un posto ai prossimi playoff, mentre per l’EA7 il discorso è completamente diverso. La squadra meneghina è al momento al 13° posto, con 2 vittorie di ritardo rispetto alla decima classificata, che al momento è il Valencia, con cui l’Olimpia ha la differenza canestri a favore e in caso di arrivo a pari punti, sarebbe inclusa nel play-in, ad oggi unica speranza biancorossa per raggiungere la post-season.
Mancando ancora 12 partite al termine della stagione regolare, la storia di questa Eurolega va ancora tutta scritta, ma quelle 2 vittorie da recuperare, via via che si giocano le partite, diventano sempre più difficili. Milano ha bisogno non solo di una vittoria col Barcellona in questa occasione, ma di un filotto che comprenda dei successi con le dirette antagoniste nella corsa al play-in, unica (ad oggi flebile) speranza per dare un senso a una stagione di Eurolega che fino a questo momento è andata ben sotto le aspettative di inizio anno.