Alla vigilia del 12° turno di Eurolega, a fronte dell’attuale classifica, Barcellona-Virtus Bologna è a tutti gli effetti il match clou. Una sfida che, se l’avessimo immaginata all’inizio della competizione, a questo punto della stessa, difficilmente l’avremmo inserita in calendario come gara di cartello.
Lo stupore è evidentemente dato dalla posizione occupata da Bologna (quarta), che ha fin qui disputato una super Eurolega, fatta di 7 vittorie e 4 sconfitte, record che condivide con una delle ultime semifinaliste della competizione, il Monaco. Giusto per dare ulteriore valore a quanto fatto dalle V nere. La Virtus ha fin qui dimostrato di essere all’altezza della posizione che occupa e il match della Segafredo Arena sarà un importante e difficile banco di prova per la squadra di Banchi, così come per il Barcellona, secondo in classifica con un record di 9-2 e costruito per ripetere le Final Four della passata stagione… auspicando però un risultato diverso.
Se per Bologna anche una eventuale sconfitta non causerebbe nulla di anomalo, rispetto a una stagione fin qui oltremodo positiva in Italia come in Europa, completamente diversa è la situazione dell’Olimpia Milano, che nel weekend ha perso la quinta partita in Serie A (su 10 giocate), a Sassari. La notizia di lunedì 4 dicembre, dopo le insistenti voci di un possibile addio di Messina, è l’inatteso rinnovo del coach siciliano fino al 2026. News che ha lasciato e lascia tutt’ora abbastanza sorpresi, vista la serie di risultati negativi che stanno caratterizzando la stagione biancorossa. Peraltro la trasferta di Monaco, contro il Bayern che settimana scorsa ha battuto proprio la Virtus, non promette niente bene: i bavaresi sono avversari tosti, soprattutto se affrontati all’Audi Dome, il parquet di casa.
Virtus Segafredo Bologna – Barcellona: il rientro di Mickey per contrapporsi a Vesely ed Hernangomez
Ormai non possiamo più definire sorprendente la stagione della Segafredo, che sta legittimando giornata dopo giornata il proprio valore e un nuovo status nel panorama europeo. Quella che fino all’inizio di questa stagione era considerata una squadra che si stava riaffacciando sul grande palcoscenico europeo ma con poche speranze di arrivare anche solo ai playoff, ad oggi è una formazione solida, che sa giocare e sfruttare le proprie qualità, anche contro squadre sulla carta più preparate.
Lo dice il record e lo dicono i numeri, che vedono la squadra bianconera terza per assist, per percentuale da due e quinto attacco della competizione, con Shengelia leader da 16.7 punti di media, attorniato da un gruppo che ha fatto scudo attorno a Banchi – arrivato per sostituire l’esonerato Scariolo – e si è compattato trovando di settimana in settimana nuovi protagonisti, tra cui il recuperato Iffe Lundberg, messo alla porta dall’ex tecnico.
La buona notizia, in vista del match contro il Barça sono i rientri degli infortunati Mickey e Polonara, che tornano a disposizione anche per l’Eurolega, con il lungo che dovrà battagliare sotto le plance con Vesely ed Hernangomez, due dei giocatori di riferimento avversari, nonché dell’Eurolega stessa.
Il Barcellona ha rotazioni lunghissime e la ciliegina del mercato estivo Jabari Parker, ex stellina NBA che in questa squadra è uno dei protagonisti, non IL. Sorprende infatti come il miglior realizzatore del team blaugrana sia Nicolas Laprovittola (14.6), mai stato un bomber di riferimento ma che in questa stagione ha visto i suoi numeri salire notevolmente; il che dimostra come questa squadra sia capace di suddividere le responsabilità in campo a seconda del match.
Bayern Monaco – EA7 Emporio Armani Milano: senza Mirotic, l’Olimpia ritroverà Melli?
12° contro 15° record della competizione, all’Audi Dome si scontrano due tra le peggiori squadre del torneo. Un record di 5-6 per il Bayern, uno ancor più triste di 4-7 per l’Olimpia. Nonostante il poco fatto finora però, entrambe possono ancora concedersi la possibilità di sognare un posto ai playoff, distante appena una/due vittorie.
I bavaresi vivono un periodo positivo in EL, con le ultime due vittorie consecutive contro Asvel e Virtus a dare morale a un pubblico che, in casa, darà sicuramente man forte alla formazione di Pablo Laso, che vanta nel proprio roster l’ex NBA Ibaka nonché i Campioni del Mondo Giffey, Obst e Bonga. Un gruppo fatto di ottimi giocatori, che ancora non è riuscito a togliersi grosse soddisfazioni, ma che ha margine per lottare al fine di guadagnarsi un posto ai playoff.
Due Campioni del Mondo tedeschi li ha anche l’Olimpia (Lo e Voigtmann), ma la situazione in casa Milano è talmente complessa che i nomi a roster non cambiano, né contano nulla. Detto del clima che si respira attorno alla squadra e soprattutto rispetto alla posizione di Ettore Messina, confermato nuovamente dalla società con il rinnovo del contratto fino al 2026, si farà sentire non poco l’assenza di Mirotic, fermo almeno un mese per via di una tendinopatia fastidiosa al tendine d’Achille. L’attuale leader di punti di Eurolega, lascerà un vuoto importante nelle fila dell’Olimpia, dove potrebbe inserirsi – riguadagnando un po’ dei galloni persi dall’arrivo del montenegrino con passaporto spagnolo – Nicolò Melli, fin qui decisamente sottodimensionato rispetto al suo ruolo di capitano e di leader, ricoperto fino alla passata stagione.
Il match di Monaco avrà un’importante valenza per il prosieguo della stagione dell’EA7, che dopo la nuova riconferma di Messina è chiamata a una risposta e a ricercare quella continuità di prestazioni e risultati fin qui assenti.