Si è giocata ieri la quarta giornata di EuroCup di Basket, dove la Virtus di coach Scariolo, unica italiana in campo, era impegnata in casa sul parquet del Pala Dozza, contro gli spagnoli del Valencia.
Partita a due facce in cui le V nere dominano a lungo, ma gli ospiti sono bravi e non mollando riescono nell’impresa di risalire dal -21 andando addirittura a vincere il match espugnando la Unipol Arena di Casalecchio. Difesa da rivedere in casa Virtus con troppi errori sotto canestro a cui non basta Weems e Teodosic.
Dopo le prime due partite vinte contro i turchi del Bursaspor e i tedeschi dell’Ulm ieri sera è arrivata la seconda sconfitta consecutiva in Eurocup dopo il ko contro il Buducnost: ora la strada in Europa si fa in salita anche se Bologna ha tutto il tempo per recuperare il tempo perduto.
Nei 40 minuti di ieri sera si sono viste le due Virtus che stanno caratterizzando questo avvio di stagione. Nel primo tempo quella debordante, vincente, tonica che entusiasma e che era stata capace di vincere la Supercoppa, nel secondo invece va in scena la versione negativa, quella di una squadra in difficoltà, fragile, capace di farsi surclassare da chiunque come già successo anche in campionato.
Crollo inspiegabile
È una Virtus che dopo aver dato il meglio di sé chiudendo le prime due frazioni in vantaggio (33-23 e 24-22) ed essendo in grado di segnare ben 57 punti si scioglie e non da segni di ripresa, anzi sono gli spagnoli a salire in cattedra.
Pur essendo finiti a -21 (46-25) Valencia ha il merito di non perdersi d’animo, arrivando all’86-87 quando ci sono ancora 2’27’’ da giocare. Buona parte di questo cambio di inerzia lo si spiega con la questione falli che costringe la V nera a non essere aggressiva quanto dovrebbe, poi Teodosic prova a togliere le castagne dal fuoco, ma nonostante il calore del pubblico, la V nera non riesce ad arginare la straripante grinta e precisione degli avversari guidati da un Prepelic in grande serata.
Sarebbe fin troppo facile forse puntare il dito contro la guida tecnica, a cui va dato ancora del tempo per trovare giusti equilibri e feeling, ma uno dei problemi principali di questa Virtus è che nelle ultime sei partite ne ha perse quattro, evidenziando come la scarsa precisione sotto canestro sia uno dei punti deboli di una squadra che pensava di essere una corazzata.
Jaiteh commette troppi errori, Tessitori non può diventare il centro titolare e non ci si può affidare soltanto alla monumentale prova di Weems che chiude il match con 30 punti. Ieri sera non è stato un gran che nemmeno l’atteggiamento difensivo di Harvey, giocatore dotato di grande talento, ma anche poca personalità, a differenza di Isaia Cordinier, capace di grande carattere ma ancora acerbo nella qualità delle sue giocate.
Non fa drammi il patron Zanetti che con ottimismo guarda già alla prossima partita: “In effetti sono due partite in cui alla fine subiamo un crollo piuttosto netto. Adesso tocca al coach capire e vedere cosa e perché è successo. Non facciamone una tragedia, nello sport si vince e si perde e dobbiamo accettarlo. Anche il pubblico questa sera è stato ancora una volta meraviglioso stando sempre vicino alla squadra, vinceremo la prossima“.
Delusione, certo, ma nulla è compromesso anche perché Valencia fino a ieri sera aveva vinto solo una partita, mentre il Buducnost l’altra sera è caduto sotto i colpi di Venezia, prossima avversaria proprio della Virtus.
Tuttavia, è chiaro che Bologna debba accelerare i tempi per chiudere il cantiere-squadra che sembra ancora aperto. Solo continuando a giocare, trovando la giusta amalgama tra giocatori e reparti la squadra di Scariolo terminerà di plasmarsi.
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