Ricorre il 61° compleanno di una stella di assoluta grandezza. Rivoluzionò il ruolo di play maker: estro e talento allo stato puro nell’epoca d’oro dei Lakers
Earvin Johnson Jr., meglio conosciuto come Magic Johnson è nato a Lansing il 14 agosto 1959 è considerato uno dei più grandi giocatori mai visti in campo nella storia della pallacanestro. Magic Johnson ha vinto cinque titoli NBA con i Los Angeles Lakers, la medaglia d’oro alle Olimpiadi 1992 e al Tournament of the Americas 1992 con il Dream Team statunitense, nonché un titolo NCAA con Michigan State nel 1979. È stato eletto tre volte miglior giocatore della NBA e miglior giocatore delle Finali NBA. Il suo nome figura nel Naismith Memorial Basketball Hall of Fame e nella lista dei 50 migliori giocatori della storia NBA. Magic Johnson è stato capace di rivoluzionare la pallacanestro: pur in possesso di doti fisiche ed atletiche di grande stazza giocò infatti da playmaker, un ruolo tradizionalmente riservato al giocatore più basso e agile di una squadra. Con i suoi 206 centimetri di altezza è stato il play più alto nella storia della NBA, ma al tempo stesso si è dimostrato un giocatore dinamico e dotato di un’eccellente visione di gioco. E’ divenuto celebre per le doti nel palleggio, i passaggi dietro la schiena, gli alley-oop e i passaggi no-look. Nel corso degli anni Ottanta è stato protagonista di un’accesa rivalità sportiva con l’ala dei Boston Celtics, Larry Bird. Fino al 1992, anno del ritiro di Bird, i due si divideranno in totale otto titoli NBA. Magic ha annunciato più volte il ritiro dall’attività agonistica. La prima nel novembre 1991, quando rivelò al mondo di aver contratto il virus dell’HIV. Tornò però a giocare il 9 febbraio 1992, avendo ricevuto il nulla osta per poter prendere parte all’All-Star Game 1992. Partecipò poi alle Olimpiadi, al termine delle quali si ritirò nuovamente. Si dedicò all’attività di commentatore televisivo per la NBC (1992-1994), allenò brevemente i Lakers nella stagione 1993-1994, e fu nominato vicepresidente della squadra nella stagione 1994-1995. Riprese a giocare nel 1996, disputando 36 incontri in maglia Lakers e terminando così la carriera NBA. Nel maggio 1999 stipulò un accordo di sponsorizzazione di un anno con la squadra svedese Borås M7, con cui giocò 6 partite di Svenska basketligan. Nel 2000 ripeté l’esperienza con i Great Danes danesi, di cui divenne presidente e giocatore. Nel 1991 ha dato vita alla “Magic Johnson Foundation”, con lo scopo di raccogliere fondi per la lotta contro l’AIDS e per sensibilizzare l’opinione pubblica in merito ai temi della prevenzione e della cura del virus. In 906 incontri disputati nella stagione regolare in NBA, Magic Johnson ha messo a referto 17.707 punti, 6.559 rimbalzi, 10.141 assist e per1.724 volte ha recuperato palla. Nei playoff ha disputato 190 incontri, collezionando 3.701 punti, 2.346 assist, 1.465 rimbalzi e “rubando” 358 palloni. Earvin Johnson figura al primo posto di sempre nella classifica per numero di assist a partita sia in stagione regolare (grazie alla media di 11,2), sia nelle partite di playoff con la media di 12,3. È al quarto posto nella classifica per numero di assist totali realizzati. Nel 1988-1989 ha tenuto la migliore media in assoluto nei tiri liberi, con il 91,1% di canestri realizzati (513 su 563). Magic Johnson è uno dei soli sette giocatori che nel corso della propria carriera hanno vinto almeno un campionato NCAA, un titolo NBA e una medaglia d’oro ai Giochi olimpici. Insieme a lui figurano: Clyde Lovellette, Bill Russell, K.C. Jones, Jerry Lucas, Quinn Buckner e Michael Jordan. È stato selezionato dodici volte per il NBA All-Star Game: la prima volta fu nel 1980, e poi consecutivamente dall’edizione 1982 sino a quella del 1992. In suo onore il 16 febbraio 1992 i Los Angeles Lakers hanno ufficialmente ritirato la maglia numero 32. Lo stesso privilegio è stato riservato dalla società californiana a Jerry West (numero 44), Wilt Chamberlain (13), Elgin Baylor (22), Gail Goodrich (25), Kareem Abdul-Jabbar (33), James Worthy (42), Shaquille O’Neal (34) e Kobe Bryant (8 e 24). Dal 2002 il nome di Magic Johnson figura tra quello dei membri del Naismith Memorial Basketball Hall of Fame, massimo riconoscimento del mondo della pallacanestro. Nel 2010 anche il Dream Team di cui fece parte nel 1992 è stato ammesso nell’elenco. Nel 1996 è stato inserito tra i 50 migliori giocatori del cinquantenario della NBA. Nel 1992 è stato insignito del «J. Walter Kennedy Citizenship Award», premio della NBA intitolato a Walter Kennedy e consegnato al miglior allenatore o cestista che più si è impegnato nel sociale. È l’unico giocatore della storia ad aver vinto il premio MVP delle Finals nell’anno da rookie.