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Tra mercoledì e giovedì si è tenuto al Barclays Center di Brooklyn il draft Nba e gli Atlanta Hawks hanno selezionato il francese Risacher con la prima chiamata. Nel frattempo, le franchigie si stanno muovendo sul mercato, in attesa della free agency.

Draft Nba

Quattro giocatori francesi scelti al primo giro, di cui tre nelle prime sei posizioni. Si potrebbe riassumere così il Draft 2024, in cui Zaccharie Risacher è stato scelto alla numero 1 dagli Atlanta Hawks, mentre Alex Sarr è finito alla 2 ai Washington Wizards. Il terzo e quattro francese sono Tidjane Salaun (numero 6 agli Hornets) e Pacome Dadiet (numero 25 ai Knicks), una sorta di dominio transalpino.

Ma c’è di più. I Rockets si aggiudicano un prospetto super interessante con la chiamata numero 3, ovvero il tiratore Reed Sheppard, mentre i Blazers (numero 7) e i Grizzlies (numero 9) firmano rispettivamente l’ormai ex UCONN Donovan Clingan e l’ex Purdue Zach Edey, i due migliori centri di questo draft. Protagonisti anche gli Spurs, che mettono le mani sul talentuoso Stephon Castle (chiamata numero 4) e anche su Rob Dillingham (numero 8), quest’ultimo scambiato subito a Minnesota in cambio di una scelta al primo giro del Draft 2031 e di una pick swap (2030). Infine, Matas Buzelis (numero 11) finisce ai Bulls, l’ex Stella Rossa Nikola Topic viene scelto alla 12 da OKC, mentre i Lakers piazzano un possibile colpo con la chiamata numero 17, scegliendo Dalton Knecht (Tennesse Volunteers).

Al secondo giro, si è fatta la storia. I Lakers hanno infatti scelto alla numero 55 Bronny James, il quale dunque raggiunge suo padre Lebron a Los Angeles – prima coppia padre e figlio a giocare in Nba nella stessa era. Per il resto, Filipowski, dato al primo giro, è finito al secondo a Utah con la chiamata 32, mentre alla 36 gli Spurs hanno scelto lo spagnolo Núñez.

Primi due scambi degni di nota

La prima trade del mercato Nba ha coinvolto Oklahoma e Chicago. I Thunder, dopo aver disputato una stagione clamorosa con un gruppo giovanissimo e guidato da Shai Gilgeous-Alexander, hanno deciso di guardare al presente. OKC ha dunque effettuato uno scambio secco con i Bulls: l’australiano Josh Giddey è finito ai tori, mentre Alex Caruso ha fatto il percorso inverso. Una prima lettura ci indica che, probabilmente, i Thunder hanno fatto un affare, dato che, attualmente, Giddey non ha brillato ai playoff e invece Caruso è un giocatore già pronto e più che affidabile, specie nella metà campo difensiva, un atleta perfetto per bilanciare il talento del duo Shai-Williams. Dall’altra parte, i Bulls si sono assicurato comunque un giocatore giovane (21 anni, classe 2002) e che ha dei margini di miglioramento, anche se  bisogna capire quali possano essere i piani futuri di Chicago.

Qualche giorno fa invece i Knicks si sono assicurati un giocatore solidissimo, al secolo Mikael Bridges. Quest’ultimo passa dunque da Brooklyn a New York, andando a rimpolpare di qualità un roster che ora conta ben quattro membri che vinsero la NCAA con la maglia di Villanova (gli altri sono Brunson, Hart e Di Vincenzo). In cambio i Nets ottengono Bojan Bogdanovic, quattro prime scelte non protette (2025, 2027, 2029 e 2031), la prima scelta 2025 dei Bucks, lo swap del 2028 e la seconda scelta 2025. Una “giocata” importante di New York, che, visto il potenziale in questa stagione del proprio team (fermatosi causa infortuni), ha deciso di fare un’altra mossa decisa per provare a competere per il titolo.

Poco prima del primo giro del Draft inoltre, i Wizards hanno spedito Deni Avidija a Portland, in cambio di Malcolm Brogdon, la scelta numero 14 di quest’anno (Carrington), la prima scelta 2029 e due seconde scelte. Inoltre, i Kings hanno tradato Davion Mitchell, Sasha Vezenkov e la 45 scelta al Draft 2024 a Toronto in cambio di Jalen McDaniels per aprire un posto a roster e stare sotto la luxury tax.

Discorso allenatori

Quattro sono state fin qui le notizie più importanti per quanto concerne le panchine. Innanzitutto Monty Williams è stato scaricato dai Pistons, dopo una stagione disastrosa (14-68 il record) e un contratto faraonico (6 anni a 78.5 milioni di euro) firmato all’inizio della scorsa annata.

È finita anche la telenovela che riguardava il nuovo coach dei Lakers. Colto il rifiuto di Dan Hurley (rimasto a UCONN in NCAA, nonostante un’offerta importante), J.J. Redick ha impressionato la dirigenza gialloviola e l’ha convinta a firmarlo. Nella sua prima conferenza stampa, l’ex giocatore dei Magic ha spiegato che sa bene quali siano le aspettative di una franchigia come quella di Los Angeles, ovvero vincere il titolo, e che è proprio questo il motivo per cui ha deciso di firmare. Per ora, tra le altre cose, ha deciso di dire basta con i suoi podcast, dato che di lavoro ne avrà parecchio.

Infine Kenny Atkinson è il nuovo allenatore dei Cavs, mentre coach Chris Finch rimarrà saldamente sulla panchina dei Timberwolves. Il primo, che nelle ultime annate era stato prima capo allenatore dei Nets e poi assistente ai Warriors, va a sostituire coach J.B Bickerstaff, il quale ha portato in questa stagione in Cavs al secondo turno di playoff. Il secondo, Finch, firmerà invece un prolungamento di contratto con Minnesota, dopo la grande cavalcata nella post season di quest’anno: per lui pronti altri quattro anni sulla panchina dei lupi.

Altre firme

Andiamo ora a dare una carrellata di firme di queste due settimane di mercato.

Paskal Siakam e Malik Monk rimangono rispettivamente ai Pacers e ai Kings: il primo ha firmato un contratto da 189 milioni per i prossimi quattro anni, mentre il secondo da 78 milioni sempre per le prossime quattro stagioni. Estensione anche per Scottie Barnes, con i Raptors che puntano molto su lui, offrendogli un contratto da 270 milioni in 5 anni, e per Bam Adebayo, che rimane agli Heat con un triennale (166 milioni). Degne di nota anche le permanenze di Kevon Looney ai Warriors (8 milioni) e di OG Anunoby ai Knicks, il quale, da free agent, firma un quinquennale (212.5 milioni), rimanendo dunque nella Grande Mela.

Ancora in bilico invece il futuro di Jimmy Butler e Klay Thompson, intenzionati a sondare il mercato dei free agent.