Dalla partita pre-natalizia, disputata lo scorso 22 dicembre contro Amburgo, Trento aveva infilato una serie terrificante di 18 sconfitte in 19 gare tra Serie A, Eurocup e Coppa Italia.
L’unica vittoria raccolta nella tempesta risaliva al 23 gennaio, oltre due mesi fa, contro la GeVi Napoli. La classifica, ottima in avvio con quel record di 8-4 che era valso anche il quarto posto, aveva spinto l’Aquila all’esterno della zona playoff. Con uno sguardo molto preoccupato alle spalle, dove la linea rossa della retrocessione si faceva sempre più vicina.
Contro Trieste, altra squadra in enorme difficoltà in questo momento della stagione, franata dopo aver chiuso il girone d’andata in terza piazza alle spalle delle sole Milano e Virtus Bologna, serviva una vittoria salvifica, per rasserenare l’ambiente e allontanare lo spettro della crisi. La vittoria è arrivata, per un punto, 75-74, sofferta e artigliata soltanto nel finale, grazie anche alla tripla impiccata – e sbagliata – da Alessandro Lever sulla sirena.
Una vittoria che ha avuto come protagonista assoluto Diego Flaccadori.
Diego Flaccadori “hot” contro Trieste: career-high con 26 di valutazione
Con 23 punti, 4 rimbalzi e 5 assist raccolti in 30 minuti, Flaccadori ha registrato un complessivo 26 di valutazione (suo massimo in carriera) e sfiorato il suo career-high di punti messo a referto lo scorso 12 dicembre nel successo contro Tortona (24 in 39 minuti). Le cifre sono ottime, ma il campo ha saputo dire molto di più.
Flaccadori ha aggredito la partita sin dalla palla a due, impostando un ritmo rapido, serrato e veloce. Le sue accelerazioni con la mano mancina hanno spaccato la difesa di Trieste a più riprese. E con quel suo fondamentale “old school”, in palleggio-arresto e tiro dalla media distanza, ha saputo far frusciare la retina nei momenti giusti.
Il finale, giocato punto-a-punto, si è trasformato in un personalissimo terreno di caccia. Flaccadori ha attaccato incessantemente dal palleggio, creando situazioni vantaggiose e trovando falli per realizzare tiri liberi importanti (5/6) quando la partita si è fatta dura e fisica, con crollo generale delle percentuali realizzative.
Una stagione da exploit in un nuovo ruolo
In quest’anno di rientro in prestito a Trento dopo due stagioni trascorse all’estero con il Bayern Monaco di coach Andrea Trinchieri, Flaccadori sta mostrando progressi evidenti rispetto alla sua prima parte di carriera in bianconero. Dopo un periodo di assestamento iniziale, Flaccadori si è calato molto bene nel suo nuovo ruolo di playmaker costruttore e realizzatore, e sta registrando le sue migliori cifre in carriera.
I punti sono schizzati a 15.1 a partita, un dato che lo colloca all’11esimo posto nella classifica marcatori, come secondo italiano alle spalle del leader, Amedeo Della Valle. Ma anche gli assist sono raddoppiati rispetto alle sue precedenti esperienze con l’Aquila (3.4), a testimonianza di un upgrade notevole nel livello generale delle letture.
In questa Trento di coach Lele Molin ha ormai un ruolo importante da leader, con possibilità di aggiungere esperienza a livello internazionale attraverso un’Eurocup disputata da titolare. L’anno prossimo, quando sarà destinato a rientrare al Bayern dopo la stagione in prestito, dovrà dimostrare di essere pronto a giocare minuti di qualità anche in Eurolega.