Manca solo la sfida tra Trento e Brindisi, che si recupererà il 5 maggio, per concludere il penultimo turno della stagione regolare di Serie A, e abbiamo già i primi verdetti: innanzitutto la retrocessione di Cantù e, in secondo luogo, Trieste, che conquista i playoff, lasciando così un solo posto libero per la post season.
Sette sono i nomi che di certo continueremo a sentire ancora questa stagione: Olimpia Milano, Brindisi, Virtus Bologna, Venezia, Sassari, Treviso e Trieste. Per conoscere l’ordine finale e quindi gli abbinamenti nel tabellone playoff è ancora troppo presto, quello che sappiamo di certo è che queste sette temibili formazioni ci saranno. Le squadre favorite per l’ottavo posto sono Trento e Cremona, attualmente a pari punti e con i lombardi con gli scontri diretti a favore. A queste due formazioni mancano, però, degli scontri davvero proibitivi: Trento sfiderà nel prossimo turno la Virtus Bologna (terza al momento), e poi dovrà recuperare il match, saltato ieri a causa di alcuni tamponi positivi degli avversari, contro Brindisi (seconda); non meglio per Cremona, che ha ancora una sola partita da giocare ma contro l’Olimpia Milano, l’attuale capolista. Tutte e tre queste avversarie, inoltre, hanno ancora qualcosa per cui giocare, dato che Bologna è certamente almeno terza, ma può ancora ambire al secondo posto; Milano è in testa ma potrebbe ancora essere superata; e Brindisi, la squadra a cui mancano più partite da recuperare, potrebbe finire ancora in una qualsiasi delle prime tre posizioni.
Questa giornata però ci ha anche lasciato due verdetti certi: Trieste batte Varese in una partita molto tirata e si qualifica matematicamente ai playoff e la retrocessa di questa stagione, l’Acqua San Bernardo Cantù. Le squadre ancora a rischio erano tre: Cantù e, due punti sopra, Brescia e Fortitudo Bologna. Il calendario di questa giornata prevedeva che Brescia fosse ospite di Cremona e lo scontro diretto tra Fortitudo e Cantù. La vittoria degli emiliani e il contemporaneo successo di Brescia condannano definitivamente i brianzoli alla retrocessione in A2… forse. Perché forse? Innanzitutto perché la storia recente del nostro campionato ci ha insegnato che spesso e volentieri non lascia la massima categoria chi fa peggio sul campo, ma chi non può più permettersela. Tra rinunce, penalizzazioni, sanzioni e fallimenti vari è capitato più volte che alla fine a lasciare la categoria non fosse l’ultima classificata, ma chi non aveva i conti in ordine (ultimo esempio di questo è la Virtus Roma in questa stagione). Per di più la Lega Basket ha detto a più riprese nel corso dell’annata di voler salvare tutte le partecipanti a questa complessa e impari stagione (fortemente condizionata dalla pandemia), anche a costo di rimanere con un numero dispari di squadre. Staremo a vedere come evolverà la situazione, sta di fatto che il campo ha parlato e ha detto che Cantù, una formazione tra le più storiche e vincenti della pallacanestro tricolore, non giocherà in Serie A il prossimo anno.
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