La stagione del basket è appena iniziata, eppure la sua capitale italiana sembra già viaggiare su due binari differenti che vanno su ritmi molto diversi.
Da una parte l’alta velocità che risponde al nome della Virtus Bologna, dall’altra una Fortitudo il cui ambizioso progetto tecnico estivo sembra essere già deragliato.
Repesa abbandona
L’apertura, a dispetto della classifica, non può che andare all’Aquila, prima squadra a cambiare coach, proprio malgrado, dopo appena quaranta minuti di campionato. Dopo il derby contro Reggio Emilia, infatti, Jasmin Repesa ha rassegnato le dimissioni.
Più che la sconfitta onorevole, seppur la quinta in stagione comprendendo anche la Supercoppa, ma giunta al termine di un match che ha visto Bologna, seppur sempre sotto, giocare alla pari con la formazione di Attilio Caja, a convincere l’esperto tecnico croato a gettare la spugna sembra essere stata la distanza tra le proprie ambizioni e quelle della società.
Repesa era stato espulso nel finale di match per due falli tecnici nell’arco di un minuto, il secondo dei quali decretato da Silvia Marziali, secondo arbitro donna nella storia del massimo campionato italiano di basket, trentadue anni dopo Antonella Fabretti.
L’ex tecnico di Milano si era legato con un triennale al club con il quale vinse lo scudetto nel 2005, ma che la nuova avventura fosse partita male, risultati a parte, lo si era capito da settimane: quelli del tricolore sono tempi lontanissimi, tanto per la Fortitudo che per Repesa, arresosi anche a un problema di salute subito a fine partita, un attacco di tachicardia che lo ha spinto a mollare.
Il presidente Pavani non ha perso tempo, scegliendo un usato sicuro per la sostituzione di Repesa: si tratta di Antimo Martino, che torna sulla panchina della Effe un anno e mezzo dopo il frettoloso divorzio del maggio 2020, in pieno lockdown, che pose fine a un’avventura coronata dal ritorno in A1 e dalla qualificazione alla Champions League.
Per la Virtus arriva Sampson
Tutt’altro il clima che si respira in casa Virtus, dove l’unico problema, seppur non marginale, sembra essere la sfortuna.
Dopo una manciata di partite, infatti, Sergio Scariolo ha già perso per tutto l’anno due pedine come Ekpe Udoh e Awudu Abass. L’ex Milano è stato l’ultimo a fermarsi, vittima della lesione del crociato del ginocchio destro nello straripante, per la squadra, debutto in campionato a Trento.
L’amministratore delegato Luca Baraldi aveva promesso un innesto nel roster dopo la gara contro la squadra di Molin ed è stato di parola perché i campioni d’Italia hanno ufficializzato l’ingaggio di Jakarr Sampson, esperto centro classe 1993 con oltre 200 caps in NBA con 76ers e Pacers.
Resta da capire se la società interverrà ancora sul mercato, dato che l’innesto di Sampson, destinato a completare il reparto lunghi che può già contare su Tessitori e Jaiteh, viene dopo l’ufficializzazione dell’acquisto di Ty-Shon Alexander, play-guardia reduce dall’aver giocato alcune partite nella scorsa stagione con i Suns vice campione NBA.
Il classe ’98 era stato scelto per tamponare l’assenza di Nico Mannion nonostante nel reparto Scariolo potesse già dormire sonni tranquilli avendo a disposizione una coppia con pochi eguali, quella formata da Alessandro Pajola e da un Milos Teodosic parso a Trento già in forma smagliante.