La Federazione Italiana Pallacanestro ha ratificato la decisione di chiudere i campionati maggiori di basket e di non assegnare né titolo né retrocessioni. Ecco il resoconto
La pallacanestro in Italia mette un punto e si va a capo. Oggi si è tenuto, rigorosamente in teleconferenza, il Consiglio Federale della FIP presieduto dal dott. Giovanni Petrucci. C’erano tanti temi all’ordine del giorno ma si è fatto il punto della situazione su ogni aspetto, a partire dalle decisioni circa il campionato: “Come stabilito il 15 aprile scorso, il Consiglio federale ha disposto la conclusione della stagione sportiva 2019/2020 dei campionati di Serie A e di Serie A2. Il Consiglio ha quindi stabilito di non assegnare i titoli di Campione per la Serie A e A2 e di non prevedere retrocessioni nel Campionato di Serie A né promozioni e retrocessioni nel Campionato di Serie A2”, ribadisce la nota della FIP che però aggiunge altre considerazioni.
Il presidente della FIP ha chiesto alle società di indicare delle date per la partenza della prossima stagione 2020/2021, per avere tutto il tempo a disposizione per il prossimo Consiglio federale in modo tale da deliberarne l’approvazione. Petrucci ha indicato (ma non imposto) una deadline di partenza che non vada oltre la fine di ottobre, in modo da non avere ripercussioni sul campionato seguente e su tornei estivi (c’è l’Olimpiade con l’Italia potenzialmente in gara per un pass). La FIP, poi, ha annunciato di aver stanziato 700.000 euro da destinare ai Comitati Regionali, che autonomamente potranno destinarli alle attività sportive del proprio territorio. Tale supporto integra i risparmi già individuati dai singoli Comitati per la mancata attività in seguito all’emergenza COVID-19. I 700mila euro si sommato ai 6 milioni di aiuti già effettuati dalla Federazione: 4 milioni di euro in tasse da non versare per le società nella stagione 2020/2021, 2 milioni di euro di premialità confermate da destinare alle società aventi diritto. Infine, la FIP ha confermato di aver avviato una collaborazione con il Politecnico di Torino per capire quali possano essere le tappe corrette prima della ripartenza, sia per le squadre che per gli atleti. Insomma, la rivoluzione del basket parte da oggi. Si è messo un punto e si riparte. Tutti insieme. Il che appare anche un monito per altri sport (vero, Calcio?) che sono ancora lontani da un accordo.