La terza giornata del campionato di Serie A1 di basket vede Virtus Bologna e Olimpia Milano restare da sole in vetta a punteggio pieno dopo i successi esterni contro Venezia (84-65) e Varese (82-79).
Quelle delle squadre di Scariolo e Messina sono state partite molto diverse come diverso era il peso specifico degli avversari, al netto dell’ottima prestazione offerta da Varese.
Per il momento comunque, provando a leggere la classifica, la sensazione è che i campioni d’Italia siano un passo avanti a Milano. La profondità della rosa a disposizione di Scariolo non ha eguali anche se sul rendimento di Milano, che ha finora steccato solo la finale di Supercoppa proprio contro i grandi rivali, brillando però nelle due partite di Eurolega disputate, stanno iniziando a pesare le gare continentale che, seppur per il momento non troppo impegnative a livello tecnico, impongono a Messina di applicare un significativo turnover.
Bologna straripante, Milano umana
Certo, quanto visto al Taliercio lascia poco spazio ai dubbi sulla qualità del gioco e dei singoli della Virtus, capace di fare tre su tre con una media di 25 punti di scarto. Peraltro contro i veneti Teodosic si è pure concesso il lusso di giocare una partita “normale”, lasciando il proscenio al duo Pajola-Weems.
Buono l’esordio di Sampson e impressionante il cambio di marcia di Bologna dopo aver chiuso sotto di cinque il primo quarto. Nelle ultime tre frazioni di fatto non si è giocato e Venezia è riuscita a segnare appena 24 punti.
Assai meno dominante è stata Milano: solo un errore di Alessandro Gentile all’ultimo secondo ha evitato all’Olimpia l’appendice dei supplementari nel derby, che sarebbe stata sicuramente poco gradita in vista del doppio, ravvicinato impegno di Eurolega contro Maccabi ed Efes.
Difficile trarre indicazioni definitive per una squadra che ha giocato senza Hines e Delaney, ma se l’anima italiana ha ruggito grazie alle super-prestazioni di Melli e Ricci, qualche nube all’orizzonte c’è, dal sovrautilizzo di Shields, per il quale al momento non è ipotizzabile il turnover, alla prova non esaltante di Grant, che ha costretto Rodriguez agli straordinari.
Lodi comunque a Varese, in campo finalmente con i titolari e meritevole di aver giocato alla pari con Milano sul piano fisico: un’impresa che non era riuscita neppure al Cska… Qualcosa di più preciso si potrà dire tra dieci giorni quando inizierà l’Eurocup, che non sarà l’Eurolega, ma che è pur sempre il primo obiettivo stagionale della Virtus proprio in vista del ritorno nella Coppa più importante dalla prossima stagione. E se in campionato Bologna continuerà a dominare così…
Terza forza cercasi
Molto incerta si prospetta la corsa al ruolo di terza forza del campionato. Venezia resta la favorita, anche se al momento in casa Reyer mancano equilibri di squadra, Watt predica nel deserto e Tonut non è quello della passata stagione.
Si accettano quindi candidature, visto che Reggio Emilia e Treviso hanno fallito la prova della verità, cadendo rispettivamente contro una Sassari in crescita e contro Napoli, che centra il primo successo stagionale nel giorno della panchina numero 650 di Pino Sacripanti.
Chi ha ben altri problemi è Brescia, unica squadra a zero punti dopo il ko contro una pimpante Trieste. La panchina di Magro inizia a scricchiolare, mentre quella di Martino mette radici grazie alla prima, sospirata vittoria della Fortitudo su Pesaro: anche per la Vuelle l’inizio della stagione è molto diverso rispetto ai piani e ai sogni estivi di Petrovic.
Ma nel “campionato delle altre”, dopo le prime due superpotenze, c’è ancora posto per tutti…
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