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Come anticipato su questi schermi, è cambiato il format della partita delle stelle e, dunque, in questa nuovissima edizione gli atleti più votati sono stati divisi in tre squadre, scelti appositamente dai GM d’eccezione, Shaquille O’Neal, Charles Barkley, e Kenny Smith (analisti di TNT). In vista del mini-torneo in programma nella notte tra domenica e lunedì (dalle ore 2.20 su Sky Sport), a queste tre se ne aggiungerà una quarta, ovvero il team (della GM Candace Parker) che vincerà il Rising Star.

Team Shaquille O’Neal

Non c’è alcun dubbio sul fatto che Shaq abbia voluto puntare sull’usato sicuro. Il roster scelto dall’ex leggenda dei Lakers può vantare una serie di giocatori esperti, a cominciare da Lebron James, il più votato nelle scorse settimane e giunto alla ventunesima apparizione all’All-Star Game. LBJ si sarebbe potuto ritrovare, almeno per questo evento, con il suo ormai ex compagno di squadra Anthony Davis, passato da Los Angeles a Dallas in una trade già storica, ma l’infortunio di AD ha cambiato i piani. Lebron ritroverà comunque Kyrie Irving, il quale era stato escluso in un primo momento dalla partita delle stelle (scelta criticata dai fan), anche se alla fine sarà presente in campo, sostituendo proprio il suo nuovo compagno ai Mavs Davis. A loro si uniscono altri tre giocatori che hanno vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi: si tratta di Stephen Curry, Kevin Durant (quindicesima apparizione per lui) e Jayson Tatum. A concludere una squadra più che interessante ci pensano James Harden (preferito durante le votazioni iniziali al suo attuale compagno ai Clippers Norman Powell), Jaylen Brown e Damian Lillard.

Team Charles Barkley

“Chuck” ha invece puntato sugli atleti che, al giorno d’oggi, stanno rendendo di più in Nba. Domenica sarà possibile infatti vedere nello stesso team il duo Shai Gilgeous Alexander-Nikola Jokić, entrambi in corsa per il premio di Mvp della Regular Season. Oltre a loro, Barkley ha scelto altri due giocatori che, ad ora, si collocano nella top5 per il premio sopracitato: stiamo parlando di Giannis Antetokounmpo, leader indiscusso dei Bucks, e Karl-Anthony Towns, uno dei migliori lunghi in circolazione. Il greco però non sarà della partita, in quanto l’infortunio al polpaccio lo terrà fuori per un paio di settimana e dunque al suo posto giocherà Trae Young. Non si possono dimenticare neanche Donovan Mitchell, che sta guidando i Cavs ad un’annata storica, e Victor Wembanyama, il futuro dell’Nba, mentre a completare la squadra ci pensando Alperen Sengun (Rockets) e Paskal Siakam (Pacers).

Team Kenny Smith

Sulla carta, il gruppo di Smith sembrerebbe quello meno favorito, anche se presenta al suo interno atleti di assoluto valore. I leader potrebbero risultare Anthony Edwards e Jalen Brunson, che in stagione stanno trascinando rispettivamente Timberwolves e Knicks, ma occhio anche alla verve di Darius Garland ed Evan Mobley, compagni di squadra di Mitchell a Cleveland. Da non sottovalutare Cade Cunningham, membro dei Pistons alla prima chiamata all’All-Star Game, e Jalen Williams, braccio destro di Shai ad OKC. Le capacità difensive di Jaren Jackson Jr. (Grizzlies) e quelle offensive di Tyler Herro (Heat) proveranno a fare il resto.

Gli allenatori

Non potevano che essere nominati coach di una delle quattro squadre dell’All-Star Game Mark Daigneault (Oklahoma) e Kenny Atkinson (Cleveland), i due allenatori che hanno portato Thunder e Cavaliers ai primi posti delle rispettive Conference.

OKC si colloca in vetta ad Ovest, forte di un record più che positivo di 43 vittorie e sole 9 sconfitte, mentre Cleveland rivede i fasti di qualche anno fa e rimane in prima posizione ad Ovest (43-10). Due record simili che sono valsi la chiamata per i due coach, così come per i loro due assistenti, i quali andranno ad allenare gli altri due team all’All-Star Game.

La formula in breve

Quest’anno il format prevede un mini-torneo in cui a partecipare saranno quattro squadre: i tre team precedentemente descritti (Shaq, Barkley e Smith) ai quali si aggiungerà una quarta formazione (Team Candace), ovvero quella che si poterà a casa il Rising Star (in programma nella notte tra venerdì e sabato).

Tre sono le partite che si giocheranno domenica: due semifinali (Team Kenny-Team Barkley e Team Shaq-Team Candace) e la finalissima (tra le due vincenti). Ogni sfida di questa mini-competizione si disputerà ai 40 punti (vince chi prima arriva a questo target o lo supera) e, ovviamente, ci saranno dei premi in denaro (125 mila dollari per ogni giocatore della squadra prima classificata, 50 mila per i secondi, 25 mila per terzi e quarti).