La carta di identità di Adrian Banks e il tabellino della partita tra Reggio Emilia e Trieste sono legati da un numero. 36. Gli anni del cannoniere dell’Allianz.
Ma anche i punti realizzati nel suo massimo di sempre in Serie A. La miglior versione della carriera italiana di Banks ha permesso a Trieste di spezzare una lunga striscia di 7 sconfitte consecutive, letale per quella splendida terza posizione in classifica con cui la squadra di coach Franco Ciani ha chiuso il girone d’andata. Ora, precipitata all’esterno della zona playoff, ha assoluta necessità di ricompattarsi per tentare un colpo di coda in questa fase conclusiva della stagione.
E può riuscirci soltanto facendo quadrato attorno al suo “Pistolero”.
Una serata da realizzatore straordinario
Le colt di Banks hanno fumato a ripetizione sul parquet del PalaDozza. 7/9 da due, 3/9 da tre, 13/15 in lunetta. Il tutto accompagnato da 11 rimbalzi, 6 assist e 10 falli subiti in 46 minuti di utilizzo. Una vera partita all-around, premiata anche dal massimo in valutazione registrato in assoluto in questa stagione: 51.
I canestri di Banks sono arrivati, come sempre, nei modi più disparati, confermando l’istinto purissimo per il canestro di un attaccante straordinario, capace di lottare ancora nella classifica dei marcatori nonostante si trovi ormai nella fase discendente della carriera. L’ex-stella di Brindisi è il quarto realizzatore della Serie A con una media di 16.8 punti a partita, alle spalle di Amedeo Della Valle, Marcus Keene e Nick Perkins.
Il suo martello è costante. In 29 gare disputate tra Supercoppa, Coppa Italia e campionato è andato in doppia cifra in 26 occasioni. E ora, considerando tutte le competizioni, sta cavalcando una striscia di 17 doppie cifre consecutive.
Banks ha salvato Trieste nel momento cruciale. Quando, dopo aver condotto a lungo toccando anche un margine in doppia cifra, si è vista raggiunta dalla Reggiana nel finale dei regolamentari e costretta all’overtime. In quel momento, la UnaHotels ha allungato in maniera pericolosissima sul +4, e il Pistolero si è scatenato con il suo marchio di fabbrica.
Due triple consecutive, la seconda difficilissima, in transizione, per far fumare le sue colt e ribaltare un’inerzia tendente verso la sponda opposta. 14 dei suoi punti sono arrivati negli ultimi 7’30” di gara, a cavallo tra i due overtime. Decisivo anche per la freddezza con cui si è affacciato spesso in lunetta con palloni pesantissimi tra le mani.
Una stagione con tanti exploit personali, ma nessuno come Adrian Banks
La super-prestazione da 51 di valutazione rappresenta il miglior dato degli ultimi quattro anni della nostra Serie A. In precedenza, Jalen Reynolds aveva registrato un 52 nella stagione 2017/18.
Ma non è il primo exploit di un’annata che si sta rivelando particolarmente ricca di super-prestazioni personali. Alle spalle di Banks si piazzano Jordan Parks, autore di un 50 di valutazione in losing-effort nella sconfitta della sua GeVi Napoli contro la Fortitudo Kigili Bologna nella 14ª giornata, e Andrea Pecchia, che ha invece toccato quota 48 nel successo della Vanoli Cremona sul Banco di Sardegna Sassari nel 15° turno.
La 26ª giornata è stata invece teatro per due delle migliori cinque valutazioni assolute della stagione. Perché al 51 di Banks si è affiancato il 43 di Diego Flaccadori, protagonista nella larga vittoria della Dolomiti Energia Trentino sulla Happy Casa Brindisi. Sul parquet del PalaDozza, il grande avversario di Banks è stato Andrea Cinciarini, capace di sfruttare al meglio i 47 minuti in campo per mettere a referto una tripla-doppia da 20 punti, 12 assist e 11 rimbalzi, la sua seconda stagionale.
Ma i tanti errori al tiro (5/21) non gli hanno permesso di registrare una valutazione elevata (31). Il record del Cincia, buono per la quarta miglior prestazione in assoluto di questa annata, risale invece alla 17ª giornata, quando ha raggiunto quota 48 mancando un’altra tripla doppia per un solo rimbalzo.