
Domenico Morfeo: genio e sregolatezza
Talvolta, meglio i piedi che le braccia di Morfeo. Di sicuro, quelli di Mimmo – cioè, Domenico – avevano un potere tutt’altro che soporifero: l’unico tratto in comune era composto
Talvolta, meglio i piedi che le braccia di Morfeo. Di sicuro, quelli di Mimmo – cioè, Domenico – avevano un potere tutt’altro che soporifero: l’unico tratto in comune era composto
Il calcio dà e il calcio toglie. Anche a livello lessicale, strettamente legato ai vocaboli. Non può sorprendere come, nel corso degli anni, numerosi termini siano arrivati proprio da quel
L’ultimo ricordo, per una volta non attorniato dal dolore, è arrivato nel cuore di Reggio Calabria. È che lì ci ha passato una vita, il Professore. Partito da quaranta chilometri
Segnare i tempi, oltre ai gol. Carolina Morace continua a far parlare di sé, del suo messaggio, di quel coraggio che non ha unità di misura ma che resta d’indiscutibile
Gennaio 2005. Mezzanotte è passata e negli studi del celebre ‘Controcampo’, Sandro Piccinini tiene a bada i suoi ospiti. Tutti sono in subbuglio, ognuno è in ammirazione. Nel salotto del
La volatilità di un sentimento. E di una difesa. Se sei un portiere, certi sentimenti li comprendi più facilmente. E lo sguardo, prima acceso e poi spento di Giancarlo Alessandrelli
Come incastrare una storia secolare in una classifica di frasi? Come fare a racchiudere l’Avvocato in un cumulo di momenti, stati d’animo, pensieri e soprattutto opinioni? Riflettendoci: forse non c’è
Di primo impatto e primo ragionamento: questa è una formazione che farebbe bene anche in Serie A. Certo, sarebbe da rivedere la linea difensiva, e magari qualcuno a centrocampo che
“Se sei in area e non sai cosa farne del pallone, mettilo in porta e poi discuteremo delle opzioni”. Bill Shankly Cos’è il genio, se non questa frase di Bill
Il potere delle storie è tutto nella loro trasmissibilità: se è unica, bella, emozionante, riesce a resistere al tempo che passa e alle intemperie che provano a gettare ombre e
Chi l’ha detto che i tedeschi sono solo forza bruta e costanza? Chi l’ha detto che, nel bel mezzo delle miniere e del rigore sociopolitico, non possa fiorire il talento
Non c’è storia d’Italia senza storie di pallone. L’abbiamo scoperto, ahinoi, col passare del tempo e dell’esperienza: troppo forte il connubio tra lo sport nazionale e la nazione stessa. Troppo
Una sorta di progetto Erasmus (da Rotterdam, non per caso), affinato nel tempo e diventato connubio invincibile a metà degli anni Novanta. La scuola olandese fusa, fattasi tutt’uno, con quella
Vicini rumorosi. E talentuosi. I francesi in Italia hanno saputo creare pian piano un mito a parte, costruito non tanto dai gol o dai numeri difensivi (di per sé mostruosi,
C’è chi ha fatto la storia e chi la sta facendo. C’è chi ha alzato le coppe più grandi e chi a stento ha collezionato qualche presenza in nazionale. C’è
Una squadra fortissima. Questo è il primo pensiero che arriva al solo stilare la formazione. Chiaro: stavolta siamo andati sul velluto, sul bel calcio, sull’oceano che ha portato in dote