Gli Houston Astros sono ancora vivi.
Grazie a una spettacolare rimonta la squadra di Dusty Baker si impone in gara 5 per 9-5 ed riesce ad allungare le World Series 2021, portandosi sul 3-2 nella serie contro gli Atlanta Braves.
Il risultato e soprattutto l’andamento della partita potrebbe davvero riaprire tutti i giochi e seminare il panico tra i Braves, che al termine del primo inning sembravano avere già lo champagne in ghiaccio per festeggiare un titolo che manca dal 1995.
Niente di tutto questo e 43.000 del Truist Park letteralmente gelati.
Houston ancora viva
Adesso l’inerzia della serie si sposta nuovamente dalla parte di Houston, che avrà la possibilità di giocare in casa gara 6, quella del potenziale pareggio, e soprattutto l’eventuale bella decisiva. Un vantaggio, quest’ultimo, accordato da regolamento grazie al successo dell’American League nell’All Star Game di luglio.
Una beffa nella beffa l’ha subita Adam Duvall, autentico trascinatore dei Braves nel primo inning grazie a un eccezionale grande slam, il primo in carriera nelle World Series per l’esperto esterno.
Suoi quindi i quattro punti che sembravano aver fiaccato la resistenza degli Astros e invece la partita cambierà improvvisamente verso nel secondo inning. Bregman e Maldonado riaccendono la speranza con i primi due punti e qui le certezze di Atlanta cominciano già a vacillare, così all’inizio del terzo inning un doppio di Correa riequilibra già il punteggio.
Il punto di Brantley chiude il terzo inning riportando avanti i Braves, ma per Atlanta si tratterà del canto del cigno. Dopo un quarto inning all’insegna delle difese, la partita si decide nel quinto, prima con il pareggio di Maldonado, favorito da una base on ball regalata dal lanciatore partente dei Braves Minter, e poi con il colpo del campione di Gonzalez che, a basi occupate, trova un singolo a sinistra che permette a Gurriel e Bregman di ribaltare la situazione.
Il 7-5 sarà un colpo definitivo per Atlanta, che crolla sotto i colpi di Tucker e Altuve.
Momento della verità
Il titolo 2021, quindi, si assegnerà in ogni caso al Minute Maid Park, ma Brian Snitker dovrà essere bravo nelle prossime ore a ricaricare i suoi al fine di creare le condizioni ideali per fare almeno un colpo nella tana del nemico, meglio se già nella prossima sfida.
Se insomma gara 4, come accade nei match di playoff NBA, è stata una sorta di pivotal game, il match “perno”, o svolta, attorno al quale sono ruotati gli equilibri di tutta la serie, fornendo ai Braves il primo match point, gara 5 potrebbe avere rimescolato tutti gli equilibri a livello tecnico, ma soprattutto psicologico.
Perché se da un punto di vista dei valori del campo, quelli assoluti e quelli emersi durante la stagione, gli Astros hanno qualcosa in più rispetto agli avversari, a giocare dalla parte dei Braves erano sempre stati l’incoscienza e l’entusiasmo degli underdogs.
Proprio questi ingredienti avevano permesso ad Atlanta di aggiudicarsi gara 1, l’unico match della serie che, prima dell’esito a sorpresa di gara 5, non aveva seguito l’andamento del fattore campo.
Ora ci sarà da capire cosa è rimasto nelle teste dei giocatori di Atlanta della festa pregustata dopo il primo inning di gara 5, perché il titolo tanto agognato i Braves dovranno andare a prenderselo in quel Minute Maid Park nel quale Houston, oltre al supporto dei tifosi e alle proprie qualità tecniche, potrà contare sul classico entusiasmo del “sopravvissuto”, di chi era a un passo dal baratro e si ritrova ancora vivo.
Oltre che sull’esperienza di chi sa tenere i nervi a posto, dato che gli Astros sono alle terze World Series in cinque anni, tutte terminate in gara 7, con una vittoria, nel 2017 sui Dodgers, e una sconfitta, nel 2019 contro gli Washington Nationals.
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