Agli Europei di nuoto in vasca corta in corso a Kazan la terza giornata di gare, quella di giovedì 4 novembre, è stata ancora una volta positiva per i colori italiani.
Gli atleti azzurri hanno infatti conquistato ben sei medaglie, una d’oro, tre d’argento e due di bronzo, portando il totale degli allori azzurri a 15 medaglie. Nessuno finora ha fatto meglio e il secondo posto nel medagliere si spiega solo con il superiore numero della Russia, cinque contro i tre dell’Italia.
Martinenghi d’oro, Paltrinieri ancora beffato
Sul gradino più alto del podio è salito Nicolò Martinenghi, che nei 100 rana ha dominato con il tempo di 55”63 precedendo il bielorusso e primatista mondiale Ilja Shymanovich e fissando il nuovo record italiano. Per l’atleta varesino si tratta della conferma ad altissimi livelli dopo il doppio bronzo conquistato ai Giochi di Tokyo, uno nella stesa specialità e l’altro nella staffetta 4×100 mista insieme a Thomas Ceccon, Alessandro Miressi e Federico Burdisso.
Il modo migliore per iniziare il lungo avvicinamento a Parigi 2024, dove Nicolò si presenterà con tanta autostima e parecchia esperienza in più, sperando di aver fatto incetta di medaglie anche nelle prossime rassegne, il mondiale in vasca corta di Abu Dhabi, ma soprattutto la rassegna iridata in vasca lunga di Fukuoka del maggio 2022 e gli Europei di Roma dell’agosto successivo.
Chi di esperienza ne ha da vendere è invece Gregorio Paltrinieri, che evidentemente sembra destinato ad archiviare il suo 2021 all’insegna dei rimpianti. Nei 1500 infatti il carpigiano si è arreso solo al solito Florian Wellbrok, avversario storico di Greg, lo stesso che a Tokyo aveva fatto gara a sé nei 10 km di fondo.
Il tedesco, che aggiunge alla propria collezione di medaglie il primo titolo in vasca corta della carriera, ha realizzato il terzo miglior tempo della storia (14’09”88), staccando Paltrinieri di poco più di tre secondi in una gara che ha visto l’altro italiano, Domenico Acerenza, chiudere al settimo posto in 14’38”85. Paltrinieri, costretto a cedere il titolo conquistato nel 2019 a Glasgow, è stato a lungo sulla scia di Wellbrok, salvo cedere nel finale, ma al termine di una stagione così dispendiosa e sofferta, nella quale l’olimpionico di Rio non si è di fatto mai fermato, è vietato avere rimpianti: e comunque all’orizzonte ci sono ancora gli 800 metri.
Le altre medaglie azzurre
Prezioso l’argento di Lorenzo Zazzeri nei 50 stile con il tempo di 20″84, a 15 centesimi dal primato italiano, così come i bronzi di Ilaria Bianchi nei 200 farfalla e della 4×50 mista donne: la dorsista Silvia Scalia, la ranista Arianna Castiglioni la delfinista Di Liddo e la stileliberista Silvia Di Pietro stampano anche il nuovo record italiano con il tempo di 1’44”46 (precedente primato 1’44”92).
Molto significativo infine l’argento strappato da Margherita Panziera nei 200 dorso nella gara vinta dall’olandese Kira Toussaint, con il tempo di 2’01″26.
La veneta ha ceduto il titolo vinto a Glasgow, ma è riuscita a confermarsi ad alto livello al termine di un’annata difficile che l’ha vista steccare completamente l’appuntamento olimpico. Per Margherita il tempo di 2’02″05, con tanto di rimpianto finale per un tentativo di rimonta iniziato troppo presto, ma anche il sollievo di aver ritrovato sensazioni che mancavano dall’oro di Budapest nell’europeo in vasca lunga del 2020.
La giornata di venerdì promette altrettante soddisfazioni per i rappresentanti italiani, presenti ancora numerosi nelle finali del pomeriggio.
Alberto Razzetti e Thomas Ceccon si presenteranno infatti con buone speranze nei 200 misti, anche se le attenzioni maggiori saranno per Simona Quadarella, in gara con Martina Rita Caramignoli nei 1500 stile libero. La romana, costretta ad accontentarsi dell’argento negli 800 dominati dalla russa Anastasiya Kirpichnikova, punta alla medaglia d’oro per chiudere una stagione all’insegna di luci ed ombre.
Da seguire anche Matteo Rivolta, che sarà impegnato nella finale dei 100 dorso insieme a Lorenzo Mora, ma anche nelle semifinali dei 50 farfalla, dove il milanese è entrato dopo aver migliorato il record italiano fissandolo in 22″47. Nulla da fare invece per Michele Lamberti, eliminato con il tempo di 22″81