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Amedeo Della Valle, capitano della Germani Brescia, nel match disputato lo scorso weekend contro Pistoia ha superato quota 4000 punti in LBA (4006), diventando il secondo giocatore in attività a riuscirci dopo Andrea Cinciarini. Con 16.2 punti di media a partita, ADV è attualmente il primo italiano della classifica marcatori e il settimo in generale, nonché quinto assoluto nella storia della Leonessa, che vede davanti a lui i mostri sacri Motta, Palumbo, Mitchell e Branson.

Punta dritto ai 5000

“Non un obbiettivo dichiarato, ma una soddisfazione raggiungerlo. Soprattutto perché partito da un sogno gigante quando avevo pochi anni, realizzatosi lentamente giorno dopo giorno, dopo infinite cadute. La vita è così bella e la motivazione così alta che ora puntiamo dritto ai 5000. Troppe le persone da ringraziare, ma quella nella seconda foto ha realizzato i sacrifici più grandi per me“.

Così Amedeo ha espresso sui propri canali social tutta la propria soddisfazione, per un traguardo che è il raggiungimento di un sogno partito da Alba tanti anni fa, che l’ha portato a girare l’Europa giocando per club importanti come l’Olimpia Milano, Gran Canaria e Buducnost. E non si vuole fermare, puntando a segnarne altri 1000 per scollinare anche quota 5000.

Reggio Emilia, Milano e Buducnost, tappe importanti prima di diventare Re a Brescia

Una storia, la sua, iniziata di fatto nella stagione 2014-15, quando dopo alcuni anni al college di Ohio State e un oro europeo con la nazionale Under 20 in Estonia nel 2013, approdò a Reggio Emilia (arrivò al termine della stagione precedente, vincendo l’Eurochallenge ma non da protagonista), dove riuscì a raggiungere nell’annata successiva la finale scudetto, persa con Milano. Per quattro stagioni divenne il leader di quella squadra, diventando celebre per la sua “faccia cattiva”, quell’espressione incattivita di chi non vuole mollare neanche un pallone, con la grinta di arrivare in alto.

E così andò, perché dopo Reggio ci furono le due stagioni all’Olimpia Milano, dove vinse una Supercoppa ma fece molta fatica a trovare spazio. La voglia di giocare era però ancora tanta e da lì iniziò un tour per l’Europa che lo portò prima per qualche mese del 2020 a Gran Canaria (esperienza rivedibile) e poi per la stagione 20-21 al Buducnost, dove si tolse molte soddisfazioni, vincendo il campionato montenegrino e la coppa nazionale. Dopo di che, ancora a fare i bagagli per trasferirsi a Brescia, città, squadra e tifosi che l’hanno definitivamente adottato e dove è presumibile chiuderà la sua carriera ad alto livello. Alla Leonessa dal 2021, ha condotto la squadra alla prima storica vittoria di una Coppa Italia (2023) e oggi ne è il leader e capitano. 31 anni però sono ancora un’età sufficientemente giovane per guardare avanti con ottimismo e voglia di portare il progetto biancoblu a un livello ancora più alto, magari disputando nuovamente una coppa europea con ambizioni.

Nazionale: un rapporto mai sbocciato

E poi c’è il capitolo nazionale, nella quale lui e tutti noi lo vedremmo ancora molto bene come guardia tiratrice, ma il rapporto con Pozzecco non è mai sbocciato e lui ha accolto la situazione con grande signorilità, ben sapendo di non poterci fare nulla.

“Affronto il discorso senza problemi – ha dichiarato in una recente intervista – Non tutto ciò che si vuole diventa poi concreto, nessuno può controllare sempre ciò che gli accade. Non sono io, nel rapporto con la maglia azzurra, ad avere rimpianti o qualcosa da rimproverarmi”. Molto chiaro e schietto in questo discorso, come in ogni sua scelta, Amedeo Della Valle è pronto a guidare la Leonessa verso i playoff del campionato di Serie A, dove i biancoblu proveranno a dare fastidio fino alla fine alle favoritissime Milano e Bologna, candidate principale a raggiungere le Finals.