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Cosa fare con Douglas Luiz? È una domanda che la Juventus dovrà porsi con lucidità nella prossima estate. Il brasiliano, arrivato con aspettative alte e con la promessa di essere il cuore pulsante della mediana bianconera, ha offerto sprazzi di classe, ma anche momenti di incertezza. E così, il suo futuro a Torino si tinge di sfumature diverse, tra la conferma come perno del progetto o la possibile cessione per rinnovare ulteriormente la rosa.

Può ancora servire Douglas Luiz alla Juventus?

Non si può negare che Douglas abbia portato un tocco di classe al centrocampo della Juventus, a prescindere dalle difficoltà incontrate, soprattutto fisiche. Il suo stile è fatto di ordine e coraggio, di giocate mai banali e di quella capacità di governare il ritmo che nel calcio moderno è merce rara. Il brasiliano ha una sensibilità tattica raffinata e un piede educato, capace di accarezzare il pallone con la delicatezza di un pittore.

Il punto è cosa gli viene chiesto: può fare il regista, in futuro, in questa Juve? In fase di costruzione, è un faro che illumina le trame offensive, mentre in fase difensiva sa farsi valere, anche se talvolta pecca di continuità nell’intensità del pressing. Il vero dilemma, quindi, non è tanto il valore del giocatore, ma il suo adattamento a un sistema che esige intensità costante e un dinamismo che forse ancora fatica a esprimere al massimo.

Il dilemma tattico

La Juventus è ancora una squadra in transizione. E chissà cosa sarà in futuro. Dovesse restare, Thiago Motta potrebbe voler modellare il centrocampo in base alle sue esigenze, spingendo per un’interpretazione moderna della mediana, dove i centrocampisti devono essere intercambiabili, aggressivi e sempre pronti alla corsa. Douglas Luiz ha la qualità, ma la domanda resta: è l’uomo giusto per la Juventus del futuro?

Nel 4-3-3 ideale di Motta, Douglas Luiz potrebbe essere il regista con libertà di orchestrare, ma deve dimostrare di poter garantire la rapidità d’esecuzione richiesta per stare al passo con le idee dell’allenatore. Se invece si volesse un centrocampo più fisico e verticale, allora la Juventus potrebbe pensare di sacrificare il brasiliano per un altro tipo di profilo.

La questione economica: sacrificio o conferma?

Un altro aspetto da considerare è il valore di mercato del giocatore. Douglas Luiz è un elemento appetibile per diversi club in Europa, specialmente in Premier League, dove il suo stile di gioco è già stato apprezzato. Se la Juve decidesse di venderlo, potrebbe ricavare una somma importante per finanziare nuovi innesti.

D’altro canto, cedere un giocatore del suo calibro significherebbe anche perdere una fonte di qualità e leadership in mezzo al campo. La Juventus deve quindi valutare attentamente: tenere Luiz come architrave del proprio centrocampo o lasciarlo partire per ricostruire con un’idea diversa? C’è un altro discorso, enorme: la Juve teme di poter vedere svalutare il cartellino del calciatore, dunque se dovesse diventare un’opportunità di mercato – mettiamo il caso di uno scambio – a quel punto potrebbe partire. Eccome.

La richiesta del calciatore

Oltre alle considerazioni tecniche e finanziarie, c’è un altro aspetto che non va sottovalutato: la volontà del giocatore. Douglas Luiz è un combattente, un calciatore che ama la sfida e che potrebbe voler dimostrare di essere il regista giusto per questa Juventus in crescita. Se accetterà la sfida e saprà adattarsi alle richieste di Motta, potrebbe diventare una colonna portante del progetto. Dall’altra parte, se le sensazioni dovessero essere di incompatibilità tattica o se arrivassero offerte irrinunciabili, i bianconeri potrebbero scegliere di voltare pagina.

A prescindere, la prossima estate sarà un bivio per l’ex Villa e per la stessa Juventus. Confermarlo significherebbe puntare su una visione di calcio raffinata e strutturata, capace di costruire dal basso con intelligenza e personalità. Cederlo, invece, potrebbe aprire la porta a un nuovo corso, più aggressivo e verticale. Di sicuro, fino ad ora, non ha per nulla sostenuto le attese.