Nelle prossime settimane il Milan nominerà il nuovo Direttore Sportivo, una figura rimasta scoperta nell’attuale organigramma del club di Via Aldo Rossi. Uscito dalla lista dei papabili Andrea Berta, destinato all’Arsenal, il nome più caldo è quello di Fabio Paratici, la cui squalifica sta per scadere, ma sta prendendo piede nelle ultime ore anche la candidatura di Igli Tare, che ha lasciato la Lazio un paio di anni fa dopo 15 stagioni di esperienza dirigenziale, più 3 da giocatore.
CHI AFFIANCHERA’ IBRAHIMOVIC?
La figura del Direttore Sportivo ritornerà presto dalle parti di Milanello. Messa da parte in questa stagione assai deludente per non dire surreale, è già stata prevista di nuovo nell’organigramma societario del Milan, in affiancamento a Zlatan Ibrahimovic, che effettivamente un vero e proprio dirigente non è. L’ex fuoriclasse svedese infatti ricopre solamente il ruolo di Senior Advisor della proprietà di Gerry Cardinale. In un primo momento era stato contattato l’attuale ds dell’Atletico Madrid Andrea Berta. Ipotesi che però è tramontata quasi subito, dal momento in cui si è capito che prenderà con tutta probabilità la strada di Londra, sponda Arsenal.
IL PALMARES DI PARATICI E TARE
Anche ieri sera prima della partita con la Lazio, persa per 2-1, l’Amministratore Delegato rossonero Giorgio Furlani ha lasciato intendere la volontà di un nuovo innesto nella società, anche se, ha specificato, nessuna decisione è stata ancora presa in via definitiva. Il favorito per la corsa al ruolo dirigenziale resta Fabio Paratici. Per lui parlano i 9 scudetti vinti da dirigente della Juventus in 11 anni, quando era affiancato a un certo Beppe Marotta. Dopo la sua infelice esperienza al Tottenham, conclusa nel 2023, è stato squalificato per 30 mesi per il caso plusvalenze del club torinese. La sanzione scadrà a fine giugno, in tempo per lavorare in vista della nuova stagione.
Anche Igli Tare è fermo di fatto dal 2023, quando ha deciso di lasciare la Lazio dopo ben 18 anni di militanza, i primi 3 da calciatore e gli altri 15 da dirigente, dal 2008, quando inziò a ricoprire il ruolo di coordinatore dell’area tecnica, per poi diventare a tutti gli effetti il Direttore Sportivo al posto di Sabatini. Il club biancoceleste si è fregiato di 3 Coppe Italia e altrettante Supercoppe sotto la sua direzione tecnica.