I casi di commistione tra il mondo del poker e quello degli eSports, cioè i videogame competitivi, sono frequenti. Con il passare del tempo, alcuni grandi esporters sono diventati grandi poker player. Ad esempio Bertrand Grospellier (campione di StarCraft), e Griffin Benger, “cecchino” di Counter Strike. Altri professionisti delle carte hanno scelto di investire negli eSports, come ha fatto Luca Pagano, recordman di final table Main Event EPT, che ha fondato un’organizzazione esportiva italiana (QLASH), coinvolgendo poker player internazionali come Eugene Katchalov, Phil Hellmuth, Daniel Negreanu e Dan Cates.
E poi ci sono coloro che sono passati da un settore all’altro per poi ritornare all’ovile. Qui troviamo Xuan Liu.
La canadese – ma di chiare origini asiatiche – è stata una “mina vagante” del poker tra il 2010 e il 2016. In quegli anni, Xuan Liu si è affermata come top player, andando a premio ben 47 volte.
Tra i suoi itm più preziosi di quel periodo ci sono la vittoria nel 1.100 euro dell’IPT Sanremo 2010 e il 3° posto nell’EPT, sempre a Sanremo, un anno dopo. E soprattutto, la 4a piazza raggiunta nel Main Event PCA 2012, per $600.000. Il tutto arricchito da 13 piazzamenti alle WSOP, che comprendono anche il 6° posto nell’evento $1.500 Seven Card Stud Hi/Lo 2012, per un totale di poco inferiore ai due milioni di dollari vinti.
Poi, dal 2017, la pro canadese ha iniziato a ridurre l’impegno nel poker – solo 5 itm dal 2017 al 2019 – per dedicarsi agli eSports. Non come giocatrice, ma come promoter di questo settore.
“Ho vissuto un paio d’anni davvero folli“, ha raccontato Xuan Liu a PokerNews nel 2018. “Sono appena uscita da una relazione turbolenta che mi ha stordita. In questo periodo mi sono trasferita tre volte, ho organizzato due matrimoni e due funerali. Non ho giocato molto a poker, ma mi sono avvicinata a un’altra parte della community che mi ha aperto gli occhi su molte dinamiche di potere nel poker. Terrò sempre un piede dentro a questo settore, ma sto cercando di passare allo sviluppo del business negli esports. Ultimamente sto imparando di più sull’industria esportiva, anche grazie alla collaborazione con un’azienda canadese che sta costruendo il primo stadio dedicato agli esports del paese.“
La svolta verso i videogame competitivi è quindi frutto di una scoperta, di un nuovo interesse emerso in un momento particolare della giocatrice che, tra le altre cose, è anche una grande appassionata di fumetti, ambito non così lontano dagli eSports. Ma è anche il risultato di una visione del poker più consapevole.
“Ho gestito male il mio bankroll per molto tempo. Spendevo soldi che non avevo ancora, prima che i contratti venissero firmati,” spiega la player canadese. “Spendo pochissimo per me stessa, ma sono molto cinese nel senso che per me era importante potermi prendere cura dei miei amici e della mia famiglia quando andavo bene o venivo percepita come in buona forma, spesso in maniera eccessiva o per le ragioni sbagliate. Il tema del denaro in generale mi ha fatto sentire estremamente ansiosa e a disagio per la maggior parte della mia vita. Era la causa di molte tensioni in famiglia. Vedevo negativamente il fare qualsiasi cosa solo per aumentare il profitto, ma ora vorrei aver preso il grinding più sul serio quando il field era più facile.“
Se c’è una cosa di cui Xuan Liu è consapevole, è proprio la trasformazione che il poker ha avuto negli ultimi 10 anni. Una trasformazione ancora in corso e che è difficile valutare appieno, ma che di sicuro indica come oggi sia molto più difficile vincere giocando a poker. La cino-canadese lo ha specificato a PokerNews.
“Ci saranno sempre aspetti positivi e negativi nel gioco, ma ora ogni sua sfaccettatura è evidente a tutti. Non credo che qualcuno si inganni più, avvicinandosi al gioco come se fosse un modo facile per fare soldi. Il punto è che il poker è qui per restare, ma il gioco, anche livello di base, è davvero diventato molto più difficile. C’è molto meno denaro facile di una volta. Forse questa è una buona cosa, perché il grande pubblico ora capisce che non è così semplice guadagnare rapidamente.”
Ma se “il poker è qui per restare”, significa che si può giocare anche per altri motivi, come il divertimento e la passione(Felix Schneiders docet). Sono probabilmente questi i motivi che hanno riportato Xuan Liu nelle pokeroom di tutto il mondo.
Dal post pandemia a oggi, la canadese ha aggiunto altri 32 itm al suo curriculm di poker player, molti targati WSOP. E ha portato a quota 2,4 milioni di dollari le sue vincite, cifra che la colloca in questo momento al 19° posto della All Time Money List femminile.
Immagine di testa: Xuan Liu (credits RIHL)