Vai al contenuto

Se una squadra compete per lo Scudetto, non può commettere passi falsi. Così, anche un pareggio casalingo contro un’ottima Udinese diventa motivo di scandalo, e d’interrogazione profonda. Le dichiarazioni di Conte nel post-partita – «l’anno scorso siamo arrivati fuori dalle prime otto, e mi è stato chiesto di tornare in Europa, quindi anche al settimo posto» – non fanno che rinfrancare il concetto a contrario: il Napoli è lì, è nella sala da ballo, e non può non ballare.

Ma all’Olimpico di Roma i partenopei incontreranno una squadra in forma, quarta in classifica in campionato e in lotta per due traguardi: la Coppa Italia e l’Europa League, che ha dominato nella prima fase chiudendo al primo posto del mini-torneo iniziale. Soprattutto, la Lazio per il Napoli di Conte rappresenta uno spauracchio, antico e sempre presente. Vi ricordate perché?

Spauracchio Conte

Prima di perdere contro la Lazio, in casa, con gol di Isaksen a 20’ dalla fine, il Napoli veniva da otto vittorie consecutive in Serie A. L’altra sconfitta, di tre giorni più anziana, era arrivata in Coppa Italia. Indovinate contro chi? Proprio la Lazio di Marco Baroni, l’unica squadra ad aver battuto già due volte il Napoli in questa stagione.

  • La partita: Lazio v Napoli, Serie A Tim 2024/25
  • Quando si gioca: sabato 15 febbraio, ore 18:00
  • Dove si gioca: Stadio Olimpico di Roma
  • Dove vederla in TV: DAZN, anche in streaming sull’app

Conte, dunque, dovrà lavorare potentemente sulla testa dei propri ragazzi, perché la Lazio, che è una squadra in grande forma, sa come battere il Napoli, e l’ha già fatto con l’aggregato di quattro reti a uno, in due partite. Il gol del Napoli, in Coppa, lo aveva siglato David Neres, l’esterno brasiliano che ha egregiamente sostituito Kvaratskhelia e che non sarà disponibile per almeno un mese, a causa di una lesione muscolare. Un’assenza pesante che si aggiunge a quelle di Spinazzola e Olivera sulla fascia sinistra, regalando un’ulteriore motivo d’ansia a Conte, ma anche un’opportunità. Quale?

Lukaku contro Castellanos, gemelli diversi

Il Napoli di Conte è una squadra che si esalta nella lotta e nella ripartenza. Contro la Lazio, senza Neres, potrebbe farlo a maggiore ragione. L’assenza del brasiliano infatti impone prudenza nel giro palla, e una certa disposizione al sacrificio dietro, per poter ripartire davanti. In una parola, il Napoli deve fare la partita che la Lazio ha fatto contro di la squadra partenopea all’andata. Difesa, lotta furente e cinismo davanti.

Un piano partita che non può prescindere dall’apporto di Romelu Lukaku. Il belga è a quota 9 reti stagionali, ma non è questo il dato sorprendente. Se facciamo un paragone con il Taty Castellanos, che dall’altra parte del campo gli opporrà resistenza a distanza, i gol sono gli stessi: nove. L’argentino ha messo a segno 3 assist, Lukaku 6. Il belga e l’ex Girona sono entrambi giocatori fondamentali non solo per la realizzazione ma per la manovra della propria squadra.

La differenza tra i due è sul piano della mera finalizzazione. Castellanos ha infatti tirato 83 volte verso la porta, di cui 29 nello specchio. Lukaku, con gli stessi gol, ha tirato meno della metà: 35 volte, di cui 12 in porta, con una percentuale di 34,3 (34,9 quella del Taty). Tradotto: Lukaku è cinico da morire, Castellanos molto meno. Ma l’argentino crea tantissimo ed è l’attaccante che in Serie A manda più volte davanti alla porta i compagni.

Sarà un duello magnifico tra i due, anche sul piano tecnico. Lukaku ha tentato 305 passaggi, mettendone a segno 213 per i compagni (il 69.8%). Castellanos, che ne tocca molti di più (397 passaggi tentati), ha una percentuale leggermente inferiore (del 64.7 con 257 passaggi trovati) ma gioca anche un calcio differente, fatto più di visioni e filtranti che di sponde atte a far salire la squadra. Dal duello tra questi due grandi giocatori, passerà una grossa fetta del risultato finale.