Oltre al danno, la beffa. La partita con l’Udinese di domenica sera non solo non ha permesso al Napoli di allungare sull’Inter, e anzi, ha consentito ai nerazzurri di rifarsi sotto a un solo punto in classifica con il successo di 24 ore più tardi con la Fiorentina. E’ costata molto di più ai partenopei, che hanno perso uno dei suoi uomini migliori, l’ala brasiliana David Neres, i cui esami hanno riportato la lesione alla coscia sinistra.
QUALI PARTITE SALTA LA FRECCIA BRASILIANA
Neres era uscito nelle battute finali del match di domenica scorsa al Maradona pareggiato 1-1 con l’Udinese, fissato dal botta e risposta nel primo tempo di McTominay e Ekkelenkamp nel giro di 3 minuti. Sembrava un lieve risentimento muscolare e nulla di più, invece gli esami successivi hanno evidenziato una lesione distrattiva del semimembranoso della coscia sinistra. Un infortunio che richiede solitamente un mese di stop.
Quindi non ci sarà nelle prossime due trasferte dei partenopei, all’Olimpico con la Lazio e al Sinigaglia con il Como di Fabregas. Ma, soprattutto, dovrà saltare la sfida contro l’Inter in programma nel primo weekend di marzo, che assegnerà punti molto pesanti nella lotta per il titolo, ristretta proprio tra partenopei e nerazzurri, con l’Atalanta sullo sfondo e un po’ più defilata. Magari Neres farà giusto un tentativo, però non verranno presi rischi eccessivi, considerando che dopo la super sfida mancheranno altri due mesi e mezzo prima della fine del campionato. Più verosimile un suo recupero nella partita successiva contro la Fiorentina o, alla peggio, a metà marzo contro il Venezia in Laguna.
COME CAMBIA IL NAPOLI
Ironia della sorte, il Napoli si trova in emergenza proprio nel ruolo in cui aveva perso già un pezzo da novanta durante l’ultima sessione di mercato, Kvicha Kvaratskhelia, ceduto al Paris Saint Germain in cambio di 75 milioni, bonus più bonus meno. Il posto del georgiano nell’organico a disposizione di Conte è stato preso da Noah Okafor, arrivato in prestito dal Milan proprio sul gong, dopo che erano saltati i colpi più suggestivi Garnacho e Adeyemi, che il tecnico salentino avrebbe sicuramente più gradito rispetto al rossonero.
E’ difficile immaginare infatti che Conte punti subito sull’elvetico, che può giocare sia come punta centrale che come esterno. La soluzione più logica è rappresentata da Raspadori, che però ha caratteristiche completamente differenti da Neres, molto più funambolico dell’ex Sassuolo. Non è da escludere un cambio di modulo e magari un ritorno alla difesa a tre, proposta nelle prime partite e poi accantonata, per avere maggiore spinta dagli esterni di fascia che diventerebbero Mazzocchi e Spinazzola, con Di Lorenzo più accentrato nella linea a tre e Politano alle spalle di Lukaku. In ogni caso, il Napoli dovrà cambiare il suo modo di giocare per far fronte a quella che rimane un’assenza pesantissima, proprio quando la volata finale per la conquista del titolo inizia a entrare nel vivo.