Ci sono squadre che vincono, squadre che convincono e squadre che incantano. Il Milan, nella sua storia, ha saputo fare tutte e tre le cose, spesso contemporaneamente. I rossoneri hanno portato a San Siro alcuni dei più grandi talenti stranieri mai visti nel calcio, giocatori che hanno fatto la storia, cambiato il gioco e scritto poesie con i piedi.
Abbiamo scelto di schierare una Top 11 con il modulo 4-3-3, ideale per un Milan che ha sempre saputo coniugare spettacolo e risultati. Ecco i nostri undici eroi venuti da oltreconfine.
Portiere: Dida (Brasile)
Silenzioso, imperturbabile, decisivo. Nelson de Jesus Silva, per tutti semplicemente Dida, è stato il guardiano delle notti magiche rossonere. Campione d’Europa nel 2003 e nel 2007, ha sempre trasmesso sicurezza con le sue parate felpate e i riflessi felini.
Difensore: Cafu (Brasile)
Un treno inarrestabile sulla fascia destra. Cafu ha portato la sua energia infinita anche al Milan, vincendo tutto e insegnando che il segreto della longevità nel calcio è la gioia di giocare. Con i rossoneri, un campionato e una Champions League.
Difensore: Thiago Silva (Brasile)
Elegante, intelligente, dominante. Un difensore che ha unito potenza e grazia, imponendosi come uno dei migliori centrali della storia rossonera. Un solo, grande peccato: ha fatto parte di una squadra non esattamente tra le più vincenti, a cavallo tra un’epoca d’oro e l’altra.
Difensore: Jaap Stam (Olanda)
Un muro difensivo, roccioso e implacabile. La sua fisicità e la sua leadership hanno reso la retroguardia milanista ancora più solida. Ha fatto parte di un Milan fortissimo, anche perché tostissimo. Lui è stato una grande rappresentazione.
Difensore: Serginho (Brasile)
Un fluidificante dal talento cristallino. Velocità, tecnica e cross perfetti: ha fatto della fascia sinistra il suo regno. In pochi sono stati abili passatori come Serginho. Semplicemente, un mancino devastante.
Centrocampista: Frank Rijkaard (Olanda)
Un centrocampista totale, capace di recuperare palloni e trasformarli in oro. Rijkaard era la perfetta combinazione di potenza e classe, un punto di riferimento per ogni squadra che ha avuto la fortuna di schierarlo. Simbolo di una delle squadre più forti di tutti i tempi.
Centrocampista: Ruud Gullit (Olanda)
L’incarnazione della versatilità, Gullit poteva giocare ovunque. Tecnicamente sublime, fisicamente devastante, ha regalato al Milan la sua anima da leader e le sue giocate da fuoriclasse.
Centrocampista: Kakà (Brasile)
Un fulmine inarrestabile, un giocatore capace di bruciare il campo con le sue accelerazioni e di segnare gol memorabili. Pallone d’Oro nel 2007, è stato il simbolo di un Milan che sapeva incantare il mondo.
Attaccante: Andriy Shevchenko (Ucraina)
Il killer gentiluomo. Con il Milan ha vinto, segnato, dominato. Scarpa d’Oro, Pallone d’Oro, eroe della notte di Manchester. Un attaccante letale, ma sempre elegante.
Attaccante: Marco van Basten (Olanda)
Un artista del gol, un genio assoluto dell’area di rigore. Van Basten ha reso il calcio una forma d’arte, segnando reti che restano scolpite nella memoria. Tra i migliori attaccanti di tutti i tempi.
Attaccante: George Weah (Liberia)
Potenza, tecnica, carisma. Un Pallone d’Oro che al Milan ha mostrato al mondo quanto il calcio potesse essere spettacolo puro. Nel Milan degli anni Novanta, era semplicemente immarcabile, il flusso costante di una squadra in grado di strabiliare tutti e di raccogliere un’eredità pesantissima.
La panchina
- Mike Maignan (Francia)
- Dejan Savicevic (Montenegro)
- Zlatan Ibrahimovic (Svezia)
- Ronaldo “Il Fenomeno” (Brasile)
- David Beckham (Inghilterra)
- Clarence Seedorf (Olanda)
- Alexandre Pato (Brasile)