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Quando un giocatore italiano lascia il nostro campionato, a meno che non giochi in Eurolega, c’è il rischio di dimenticarsi di lui. Per fortuna però le notizie corrono, le coppe europee mostrano le loro performances e di fatto tengono tutti al corrente di quanto accade. Eppure, se è vero che più o meno tutti conosciamo come stanno proseguendo le stagioni di Gabriele Procida e Matteo Spagnolo all’Alba Berlino, per non parlare di Simone Fontecchio ai Detroit Pistons, in pochi parlano – e quindi forse sanno – ciò che sta facendo Marco Spissu con la maglia di Saragozza.

Una delle migliori stagioni di sempre

I numeri dicono infatti che l’ex giocatore di Sassari e Venezia sta disputando una delle stagioni più prolifiche della sua carriera, al suo primo anno in Spagna. Con la casacca di Casademont Saragozza, il sassarese viaggia a 10.2 punti, 2.4 rimbalzi e 5 assist di media, complessivamente la seconda miglior stagione di sempre in un campionato di massima serie dopo la straordinaria annata con la Dinamo Sassari 2020-21 (13.2 punti, 3.7 rimbalzi, 5.4 assist).

Per Spissu, che in LIGA ACB ha giocato tutte e 14 le partite a disposizione, ci sono state 7 uscite in doppia cifra, con due massimi da 18 punti contro Bilbao e nell’ultima giornata contro Tenerife (con un clamoroso 4/4 da tre). Anche le percentuali nel torneo spagnolo danno credito all’annata di Spissu: 61.1% da due e 40% da tre con quasi 5 assist di media. Cifre che confermano quanto la scelta di Marco di lasciare l’Italia – per la seconda volta dopo l’esperienza non felicissima del 2021-22 all’Unics Kazan – sia stata stavolta azzeccata.

L’aria spagnola ha ridato vigore alla carriera di un ragazzo che a Venezia nell’ultima stagione era andato in calando, ma che resta uno dei punti fermi (nel ruolo di playmaker) della Nazionale italiana guidata da quel Gianmarco Pozzecco che lo fece definitivamente esplodere durante la sua esperienza nella terra dei Quattro Mori.

A 29 anni può ancora dire la sua

Spissu, che ancora non ha compiuto 30 anni (li farà il prossimo maggio) è nel pieno della sua crescita sportiva, fisica e mentale, e probabilmente ha ancora margine per giocare anni ad altissimi livelli, anche in squadre che possano ambire a traguardi più importanti rispetto a quelli di Saragozza, che in Liga ad oggi occupa il 7° posto e gioca la Fiba Europe Cup non con l’obiettivo di vincerla.

Playmaker vecchia scuola con un’ottima mano da dietro l’arco, è un giocatore che necessita di tanta fiducia, quella che forse sta trovando proprio quest’anno con Porfirio Fisac a Saragozza. In Liga, Spissu, gioca più di 23 minuti a partita, con le chiavi della squadra e mano quando è in campo e libertà d’azione quando può sparare da fuori, prendendosi anche 6 o 7 tiri da tre a partita. Difficilmente troverà un’alchimia come quella creatasi con Gianmarco Pozzecco – che probabilmente rivedeva qualcosa del suo modo di giocare nel “piccolo” play sardo – ma questa stagione in Spagna potrebbe rilanciare la carriera di Spissu, consentendogli di ritrovare squadra in Italia, o magari anche in Eurolega.