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A prescindere da quelle che sono le competenze calcistiche di chi sta leggendo questo articolo, non è contemplato al 100% che un giocatore come Jonathan David debba essere conosciuto dalla totalità di chi si occupa di cose sportive e, in questo caso, calcistiche.

L’idea di scrivere un pezzo sul giocatore nato a Brooklyn ma di nazionalità canadese, nasce dal fatto che adesso cominciano ad essere tante le squadre che vorrebbero usufruire delle prestazioni dell’attaccante ora in forza al Lille e da tutta quella che è la sua storia, che ha destato più di un interessamento di stampa, addetti ai lavori, tifosi e semplici appassionati.

Jonathan David, classe 2000, agognato da tanti

Se siete invece appassionati di geografia e fate a gara coi vostri amici a localizzare città, nazioni e/o territori sparsi in tutto il nostro pianeta, avrete certamente ben presente dove Jonathan David ha incominciato la sua carriera da giocatore, Ottawa, capitale federale del Canada che prende nome dal fiume che attraversa il Paese, prima con i Gloucester e poi con l’Ottawa Internationals.

Il Gent ci vede subito lungo e lo acquista all’età di 18 anni, portandolo a Gand, cittadina belga, dove ha la possibilità di mettersi in mostra, segnare 26 reti in due stagioni e mezzo e, infine fare le valigie, visto che l’interesse del Lille è troppo grande per lasciarsi sfuggire il talento nord americano.

E così succede che l’undici agosto del 2020 la squadra francese lo porta in rosa, sborsando un totale di 30 milioni di Euro ed è un acquisto azzeccato, poiché il delirio dei tifosi del Lille, che a fine stagione vinceranno il titolo di Ligue 1, è originato anche dalle prestazioni di David, che chiude la sua prima stagione con 13 gol in 48 partite.

Il ruolino di marcia dell’attaccante in terra francese non è mai deludente e sempre in crescendo: 19 reti realizzate nella seconda stagione al Lille, poi 26, poi ancora 26 e quest’anno siamo già a quota 17 con la meta delle partite giocate gli anni scorsi.

Tutto ma non esterno

Già ai tempi del Gent, con chi aveva in mano le redini della squadra, David fu molto chiaro: “sono un centrale d’attacco, se mi prendete, vengo a fare quello”.

In effetti David corrisponde alla perfetta descrizione dell’attaccante centrale, che può sicuramente variare la sua posizione su tutto il fronte offensivo dalla trequarti in su, ma non chiedetegli di fare l’esterno alto.

Punta centrale è il suo ruolo di formazione, ma David gioca benissimo anche nel ruolo di seconda punta e trequartista, ma non aspettatevi un 10 alla Baggio, stiamo parlando di uno che vive per il gol.

Struttura fisica importante, 1,78 di muscoli a atletismo, Jonathan David è salito agli onori della cronaca per via della scadenza del contratto fissata per il prossimo 30 giugno e, come sempre accade quando gli accordi stanno per spirare, le parti cercano di incontrarsi senza inserire in pentola troppi ingredienti piccanti per evitare scontri “diplomatici” che non gioverebbero alla trattativa di rinnovo o di cessione, a questo punto pericolosamente in bilico, laddove pericolosamente, cela, e nemmeno tanto, la possibilità che il Lille non ci guadagni nulla.

Il contratto e dove giocherà Jonathan David

Volenti o nolenti, i dirigenti del Lille si sono probabilmente mossi piuttosto tardi per provare a tenere il giocatore, ma non si può imputare tutto alla società francese, visto che Jonathan David sembra essere tutto, tranne uno che non tiene a cuore la propria posizione finanziaria.

Quest’anno David è, se ce ne fosse stato bisogno, ha dimostrato di potersi ergere ad attaccante dei sogni di parecchi top club, alla luce delle 11 reti segnate in sole 15 presenze, capocannoniere della Ligue 1, 17 in tutte le competizioni e in Champions League.

Il Presidente del Lille, Olivier Létang, più volte contestato per questo tipo di decorrenza dei termini dai propri tifosi, ha provato a rimettersi in carreggiata, ma non è certo questo il modo per chiudere un accordo senza farsi del male.

Ed è così che quella carreggiata appare ora irta e, soprattutto costosa. Letang non perde infatti occasione per far trapelare via social e a mezzo stampa, quelli che sono i passaggi della trattativa.

L’ultimo di questi parrebbe essere un passo in avanti in cui a David è stata proposta un’estensione di due anni. “Siamo in trattativa, ma non è stata ancora presa una decisione definitiva”, ha detto David in un’intervista alla rivista regionale La Voix du Nord lunedì. “La porta rimane aperta. È una situazione di coin flip”.

Non certo a gennaio

Lo stesso presidente Letang, ha messo in chiaro che, qualsiasi cosa accadrà da qui ai prossimi giorni, David non verrà ceduto durante la finestra di mercato di inizio anno.

Molto semplicemente sarebbe impossibile rimpiazzare David fino alla fine della stagione, ma è comunque una situazione che andrebbe vista in tutta la sua interezza.

Vi è un altro elemento di cui tenere conto ed è quello che David appare tutt’altro che sordo alle sirene che arrivano da altre parti dell’Europa calcistica che conta, ma il problema è che di concreto, almeno fino ad oggi, non si è visto nulla.

L’amore incondizionato che David ha dichiarato di avere nei confronti della Premier League e, ad esempio, di una squadra come il Barcellona, non è stato seguito da alcun fatto degno di nota, per cui, esiste davvero questo interessamento da parte dei club stranieri?

Lo stesso David sembrerebbe essere sulla stessa lunghezza d’onda del suo attuale presidente, visto che sarebbe troppo difficile adattarsi a metà stagione in una nuova squadra.

Va da sé che il trasferimento a titolo gratuito di un giocatore con il contratto scaduto, aumenta e non di poco la possibilità di guadagno per il giocatore, per il quale, da adesso in poi, si scatenerebbe un’asta al termine della quale il giocatore sarebbe piuttosto felice. Questo è garantito.

Furbizia e fine dell’amore?

Il tutto porta a pensare che questo 50%-50% di cui ha parlato David, sia solo una sorta di acqua che allunga il brodo per tenere tutti sulla corda e non sprecare quella che potrebbe essere la più dorata occasione della sua carriera, tutta da sfruttare da qui fino al momento in cui l’interesse di una squadra non sia quello definitivo e, soprattutto, effettivamente gradito dall’attaccante canadese.

Il trasferimento al Liverpool è stato quello di cui si è parlato maggiormente, addirittura in tempi non sospetti, ben prima del passaggio al Lille, e i Reds continuano ad essere l’opzione più ragionevole per il giocatore, anche se, e questo fa il paio con la stagione del Liverpool, non c’è alcuna necessità di prenderlo a gennaio.

Più o meno di pari passo sono le esigenze dell’altra squadra a cui David è stato accostato più di una volta, il Barcellona, le cui caratteristiche del canadese, sono affini al modo di giocare “storico” della squadra Blaugrana, i cui tifosi preferiscono bella e possibilmente vincente, piuttosto che orfana del proprio modo di scendere in campo.

Per quanto riguarda le squadre italiane, la Juventus è stata quella che ha puntato maggiormente sul canadese, ma anche in questo caso, non si è andato oltre il canonico interessamento per capire quali fossero gli spazi di manovra.

In ultima analisi, la rivale storica della Juventus, l’Inter, ha provato a mettere i bastoni tra le ruote alla dirigenza bianconera nella scorsa estate, tanto da pensare di liberarsi di Arnautovic e tenere 4 attaccanti di grande respiro internazionale, Lautaro Martinez, Thuram, Taremi e lo stesso David.

E poi ci sarebbe anche il Napoli, ma l’idea è quella che per il mercato italiano, il giocatore aspetti la fine della stagione e l’elenco delle squadre che giocheranno la Champions.

Insomma, l’idea di chi vi scrive è che questa prova di estensione di contratto, lasci davvero il tempo che trova e che David stia preparando una primavera da asta a chi offre ( solo a lui ) di più, con buona pace della tifoseria del Lille.

Le percentuali

  • Barcellona 30%
  • Liverpool 25%
  • Juventus 20%
  • Inter 15%
  • Altre 10%